“Il miele, nettare di Afrodite, dorato tesoro della Terra, frutto dell’anima dei fiori e del lavoro delle api, era servito per addolcire la vita molto prima che venisse scoperto lo zucchero. Il sapore e l’aroma dipendono dai fiori che le operaie alate hanno succhiato.” (Isabel Allende)
Un alimento amato sin dall’antichità, dalle numerose virtù terapeutiche. Nel Rinascimento i più famosi cuochi italiani ne fanno un protagonista in cucina: il miele diventa più di un dolcificante, un ingrediente di prestigio, da abbinare alle carni arrosto, al pesce, alle zuppe e alle minestre.
Miele: valori nutrizionali e caratteristiche
Preferito allo zucchero, il miele italiano non contiene solo saccarosio, ma anche sostanze nutritive importanti, come fruttosio, glucosio, maltosio, acidi organici, vitamine, oligoelementi, enzimi, fitostimoline ormonali, sostanze aromatiche. Questo superalimento può essere immediatamente assorbito, senza digestione, perché ricco di preziose sostanze vitali. Le sue virtù terapeutiche sono note: è antianemico, antimicrobico, disinfettante intestinale, riequilibratore generale dell’organismo, antinfettivo, antiacido per lo stomaco, antibiotico e tonico digestivo. Inibisce germi pericolosi come lo streptococco e lo stafilococco. Non solo: è febbrifugo, sedativo, regolatore del tono psichico e del funzionamento degli organi sessuali femminili, calmante per la tosse, rilassante. Aiuta il fegato a neutralizzare l’alcol, gli additivi chimici e la nicotina. E, meraviglia delle meraviglie, riesce anche a prevenire le carie. Quando parliamo di miele biologico italiano, parliamo di un miele che proviene da un alveare distante non meno di 3 chilometri da strade ad alta percorrenza, impianti industriali, colture estensive specializzate. Le arnie che lo contengono devono essere costruite totalmente con materiali naturali ed è assolutamente vietato l’utilizzo di antibiotici, antiparassitari e altri prodotti nocivi.
Le migliori varietà di miele italiano
Il miele italiano si distingue per la genuinità e per la grande varietà di fiori che lo compongono. Il Bel Paese è un territorio ricco di biodiversità che regala barattoli di miele di alta qualità. Dal miele millefiori al miele di castagno, sono innumerevoli le tipologie di questo dorato alimento. Scopriamo insieme le tipologie di migliore miele italiano che hanno meritato il marchio DOP.
Miele Varesino- Lombardia
Robinia pseudoacacia, questo il nome della pianta utilizzata nella provincia di Varese per consolidare i pendii delle scarpate. Da questo fiore si ottiene il principale miele di acacia italiano, l'”oro delle Prealpi”. Un prodotto di cui è stata preservata l’eccellenza, sin dal 1934, con la creazione del Consorzio provinciale Obbligatorio fra Apicoltori, poi Associazione Produttori Apicistici della Provincia di Varese, diventata definitivamente Consorzio Qualità Miele Varesino.
Consistenza liquida, cristallizzazione rara e colore trasparente. Sapore molto dolce, profumo leggero e delicato, nessun particolare odore, ma un aroma confettato e vanigliato. Da conservare lontano da fonti di luce e di calore, questo miele è impiegato soprattutto nella prima colazione, sul pane o sulle fette biscottate, insieme a burro o ricotta. Ottimo dolcificante per latte, tè e tisane. Insieme allo yogurt forma un’accoppiata vincente, ma viene usato anche sui piatti tipici regionali e con i formaggi stagionati.
Miele della Lunigiana- Toscana
Un miele dalle origini antichissime, utilizzato in ricette tipiche e piatti della tradizione locale. Due varietà: miele di acacia e miele di castagno italiano. Quello di acacia si presenta liquido e limpido, dal colore molto chiaro. L’odore è leggero, fruttato e simile a quello dei fiori. Il sapore è altrettanto dolce. L’aroma è molto delicato, vanigliato. Il Miele della Lunigiana di castagno si mantiene per lungo tempo allo stato liquido, ha il colorito dell’ambra scura e tende al rossastro. Un odore forte e penetrante si accompagna ad un sapore intenso: il dolce si fonde perfettamente con l’amaro.
Il miele va conservato in luoghi riparati dalla luce e dal calore. Si apprezza tanto al naturale, spalmato su una fetta di pane, o viene utilizzato come ingrediente nella preparazione di dolci tipici della tradizione toscana. Consigliatissimo per la dieta dei bambini, per le persone anemiche e per gli sportivi.
Miele delle Dolomiti Bellunesi- Veneto
Nelle aree incontaminate delle Dolomiti viene prodotto un ottimo miele in tre differenti varianti principali: miele millefiori, miele di acacia e miele di castagno. Ma ci sono anche zone che hanno avviato la produzione particolare di miele di tarassaco e di tiglio. Una vera rarità è poi il miele di rododendro e quasi totalmente sconosciuto il miele di melata di abete. Il Millefiori (o Multiflora) ha un colore che varia dal giallo chiaro all’ambrato, un sapore dolciastro, morbido e una spiccata tendenza alla cristallizzazione.
Quello di Acacia (o Robinia) presenta invece un colore ambrato e trasparente, un sapore dolce e delicato. Il colore del miele di Tiglio varia dal giallo chiaro al verdolino, ed ha un sapore dolce con leggero retrogusto amaro. Quello di Castagno presenta un colore bruno scuro, sapore amarognolo, odore pungente. Il miele di Rododendro può essere anche trasparente, dall’odore fruttato e dal sapore delicato. Infine il Tarassaco è un miele con riflessi gialli, leggermente amaro. Rende al meglio se abbinato ai formaggi tipici della zona di produzione, come il Piave DOP. Ottimo da utilizzare anche come ingrediente di piatti e dolci della tradizione bellunese.
Il dolce nettare dei boccioli illuminati dal sole d’Italia, il frutto del paziente lavoro delle api. Di corolla in corolla, raccogliendo l’anima polverosa di ogni fiore, per regalare alle tavole di tutto il mondo un prodotto pregiato, dal colore dell’oro e dal sapore altrettanto prezioso.