La storia d’amore della televisione italiana. La coppia per eccellenza del piccolo schermo. Un rapporto durato una vita, passata a far sorridere intere generazioni, tra ironia, gag esilaranti e il grande pregio di non prendersi mai troppo sul serio. Spazio ad una coppia d’eccezione tra le Iex Stories, un duo comico che ha affascinato l’Italia intera: Raimondo Vianello e Sandra Mondaini.
Sandra e Raimondo Vianello: dagli esordi alla sit-com
Cominciamo da lui, Raimondo Vianello (Roma il 7 maggio 1922 – Milano il 15 aprile 2010). Figlio di un ammiraglio della Regia Marina, dopo la laurea in Legge, capisce di voler fare il comico. Il suo sarcasmo naturale lo spinge a diventare attore, rinunciando così ad una brillante carriera di calciatore di successo nel Palermo. La svolta della sua vita arriva quando i celebri autori Garinei e Giovannini gli fanno un provino. Debutterà di lì a poco nelle vesti di un soldato.
Nel 1958 conosce Sandra Mondaini (Milano il 1 settembre 1931 – Milano il 21 settembre 2010), una ragazza cresciuta in teatro, che precedentemente aveva fatto la modella per aiutare economicamente la famiglia. Il suo carattere pepato e il suo umorismo pungente le avevano fatto guadagnare un posto nella compagnia di Macario nel 1955. Sandra e Raimondo si conoscono dietro le quinte di Sayonara Butterfly, una parodia della Madama Butterfly di Puccini. Durante una cena dell’intera compagnia, Raimondo ordina una cotoletta alla milanese, si volta verso Sandra e le dice: “Ma lo sai che mi sono innamorato di te?”. Galeotta fu quella tournée: quattro anni dopo si sposeranno e quel momento resteranno insieme per sempre.
Il primo grande successo televisivo di Sandra Mondaini arriva con la trasmissione musicale “Canzonissima”. Poi arrivano gli show in coppia con il marito: “Sai che ti dico?” (1972), “Tante scuse” (1974), “Noi… no” (1977), “Io e la Befana” (1978), “Stasera niente di nuovo” (1981). Versatile e divertentissima, Sandra resterà il fulgido esempio di una showgirl che non ha avuto bisogno di mostrare nient’altro che la sua verve.
Fino al 1981 conducono una vita fatta di televisione e teatro, insieme ai personaggi di spicco dell’epoca, come Gino Bramieri, Johnny Dorelli, Ugo Tognazzi. Proprio insieme a quest’ultimo Raimondo Vianello regalò alcune delle storiche scenette di satira al pubblico della televisione italiana. poi approdano in Rai, portando sulla rete pubblica i loro battibecchi e i loro sketch colmi di punzecchiature. Raimondo butta l’occhio verso le giovani e bellissime soubrette, scatenando la reazione di Sandra: il pubblico si diverte, ne vuole sempre di più. Così comincia ad andare in onda uno spazio interamente dedicato a loro: Casa Vianello.
Casa Vianello: Sandra e Raimondo nelle case degli italiani
L’amore non è bello se non è litigarello, l’Italia lo sa e si innamora della loro vita quotidiana, fatta di risate, scherzi e freddure continue. Indimenticabile l’iconica scena delle lenzuola, la chiosa di ogni puntata della sit-com trasmessa dalle reti Mediaset dal 1988 al 2007, posizionandosi come una delle serie più longeve del piccolo schermo. Sandra e Raimondo sono a letto e, mentre Sandra vorrebbe attenzioni da Raimondo, ma lui è intento a leggere la mitica Gazzetta dello Sport alla luce della lampada. Così Sandra comincia a scalciare vistosamente sotto le lenzuola, scandendo quello che è diventata la frase più celebre della coppia: “Che barba che noia, che noia che barba!”.
Nel 1991 Raimondo Vianello passa alla conduzione di “Pressing“, programma di commento al campionato di calcio di Italia 1. Il suo modo pacato e ironico di condurre una trasmissione sportiva gli fecero meritare il Telegatto 1992, quale migliore programma sportivo dell’anno. Le sue capacità vengono notate da tutti, al punto che Raimondo viene chiamato nel 1998 a presentare il Festival di Sanremo. Condurrà un’edizione ricca di verve, quella dote innata che ha da sempre accompagnato il suo cammino professionale.
La famiglia Vianello: l’amore immenso per i figli adottivi
Lontano dai riflettori, nella vita privata, Sandra e Raimondo consolidarono il loro amore adottando la famiglia di filippini che viveva con loro. Il loro affetto venne completamente riversato sui figli della coppia di filippini, diventati nipoti dell’incredibile duo della tv italiana. Dopo 50 anni insieme, Raimondo lasciò la sua Sandra, nell’aprile del 2010 a causa di un’insufficienza renale. Nel settembre dello stesso anno, dopo dieci giorni di ricovero, è morta al San Raffaele di Milano anche Sandra Mondaini. Il cancro che stava combattendo da anni ha avuto la meglio: dopo la morte del suo unico grande amore Sandra si lasciò andare.
Ancora oggi sono ricordati con immenso affetto e tanta allegria, simboli di un umorismo sempre pungente, ma elegante. In un mondo pieno di incertezze, la loro unione resta imperituro esempio di sentimento e fedeltà. Un connubio che nemmeno la morte è riuscita a separare: per tutti resteranno sempre, insieme, Sandra e Raimondo. Un connubio che ha fatto ridere fino alle lacrime intere generazioni di italiani. Un sodalizio artistico e una grande storia d’amore, il sorriso in due che nemmeno la morte è riuscita a dividere: per tutti resteranno sempre, insieme, Sandra e Raimondo.