La seconda bevanda più bevuta dagli italiani, dopo il caffè. Stiamo parlando del cappuccino, una vera e propria arte. Per ottenere il cappuccino perfetto ci vuole tanta manualità e un pizzico di pazienza. Chi ama la bevanda che fonde perfettamente l’aroma del caffè e la densità del latte sa che si deve valutare il colore della crema dell’espresso e dell’emulsione del latte. Undici milioni di italiani cominciano la loro giornata con un cappuccino, veicolo di energia e di sorriso. Scopriamone insieme i segreti, partendo dalle origini, passando per le curiosità meno conosciute e imparando l’arte di dare vita ad un ottimo cappuccino anche tra le mura domestiche.
Storia del cappuccino
Chi ha inventato il cappuccino? Come suggerisce il nome, l’origine di questa bevanda Made in Italy va ricercata nella cappa dei sai indossati, appunto, dai monaci cappuccini, il movimento riformista nato dalla corrente francescana. Ogni volta che i bambini incrociavano la loro barba lunga e il loro abbigliamento grossolano, erano soliti gridare: “Scappucci!” al loro indirizzo. Questa parola vuol dire letteralmente “Senza cappuccio”, ma veniva utilizzata con il valore di “eremita”. A uno di questi monaci dal saio marrone chiaro, proprio come il miscuglio di acqua e caffè, Marco Da Aviano si deve l’attribuzione del nome cappuccino alla bevanda servita in Italia fin dal 1500. All’epoca il caffè si otteneva per infusione, e il latte veniva scaldato o sostituito con la panna. Leggenda vuole che nel 1683, quel frate cappuccino, recatosi a Vienna per conto del Papa, si ritrovò a bere in una caffetteria della città una bevanda scura e dal sapore intenso. Per stemperarla chiese al barista di addolcirla con del latte: il barista guardò la bevanda e guardò il colore del saio del monaco ed esclamò “Kapuziner!”.
Il cappuccino che conosciamo oggi è il risultato di un lungo processo di sviluppo nell’utilizzo delle macchine per caffè espresso, che riscaldano il latte e producono schiuma.
Curiosità sul cappuccino
E tu lo sapevi che?
- Il cappuccino perfetto contiene circa 150/180 millilitri di liquido. 25 sono di puro caffè espresso, i restanti sono di latte vaccino intero pastorizzato. Dopo la preparazione, il cappuccino va servito in una tazza di porcellana e la bevanda deve arrivare fino al bordo superiore della tazza. Per quanto riguarda la temperatura, poi, non deve superare i 65/70 gradi. Al di sopra di questo limite si produce un aroma sgradevole e manca la schiuma desiderata, quella che fa di un semplice caffelatte un cappuccino.
- Per scaldare il latte è necessario un bricco di acciaio, che conduce bene il calore e scalda il latte in modo uniforme. La lancia con beccuccio della macchina espresso va tenuta a un centimetro di profondità dal bordo esterno del latte. Subito dopo l’utilizzo, il bricco va pulito con un panno umido.
- Il miglior cappuccino? Lo preparano ogni anno a Londra i baristi di tutto il mondo in una competizione mondiale, vinta puntualmente da un italiano. Anche il cappuccino più grande del mondo è stato preparato in Italia, a Milano, nel 2013: 33 baristi hanno mixato 800 litri di caffè e 3500 litri di latte. Esistono anche i campioni di latte art, l’arte di disegnare sulla schiuma di latte: ad Osaka, in Giappone, Kazuki Yamamoto crea figure di persone in 3d che escono dalla tazza.
- Nei ristoranti stellati il cappuccino diventa gourmet, servito con melanzane, funghi e zucca.
- In Inghilterra è stato lanciato anche uno spettacolo teatrale ispirato alla bevanda italiana: “Cappuccino Girls” racconta la storia di un gruppo di donne che si raccontano le rispettive vite proprio davanti a un cappuccino.
Come fare il cappuccino
Come si fa il cappuccino? Contrariamente a ciò che si pensa, il procedimento è discretamente complicato, specialmente quando non si dispone dell’apposito cappuccinatore. Ecco una pratica mini guida per la creazione di un cappuccino perfetto. Vediamo insieme come fare un buon cappuccino a casa.
Iniziamo dagli ingredienti:
- 125ml di latte intero
- 25ml di Caffè moka oppure Caffè Espresso con cialde o capsule
- Zucchero q.b.
- Cacao
Procediamo con la preparazione del cappuccino:
- Prendete un pentolino di acciaio e scaldate il latte sul fuoco, ma toglietelo prima dell’ebollizione;
- Montate il latte fino a ottenere una schiuma densa. Come?
In mancanza della macchina per vapore vi suggeriamo diverse soluzioni:
-Fruste elettriche;
-Frullatore e frullatore a immersione;
-Sbattitore per il latte;
-Barattolo e microonde: in un barattolo di vetro versate il latte e chiudete con il coperchio. Sbattetelo per 30 secondi per shakerarlo. Poi scaldatelo nel microonde per 30 secondi, ottenendo una bella schiuma;
-Bottiglia di plastica: versate il latte dentro, agitate velocemente fino ad ottenere la schiuma.
- Preparate il caffè;
- Versate il caffè nella tazza e aggiungete il latte;
- Zuccherate a piacere e spolverate con un velo di cacao.
Schiuma di latte bianco, profumo di caffè, e il caratteristico baffo che lascia sul labbro superiore. Il buongiorno degli italiani si chiama Cappuccino: un caldo abbraccio che riempie la tazza fino all’orlo.