“I fratelli Wright hanno creato la più grande forza culturale dopo l’invenzione della scrittura. L’aereo è diventato il primo World Wide Web, che avvicina persone, linguaggi, idee e valori.” (Bill Gates)
La storia del trasporto aereo tricolore di merci e passeggeri comincia dall’esigenza di gestire il trasporto aereo civile in Italia e nelle colonie: così, il 28 ottobre del 1934 nasce la prima compagnia aerea italiana statale, l’Ala Littoria S.A, che riportava un’azzurra rondinella come logo. L’azienda riuniva tutte le piccole aziende che si occupavano di trasporto aereo in Italia e i voli incrementarono, da 1.630. 830 a ben 3.570.905 ed i passeggeri arrivarono a circa 50.000 l’anno. Oltre alle merci e ai passeggeri, gli aerei dell’Ala Littoria avevano l’importante compito di trasportare la corrispondenza “da” e “per” l’Italia.
Storia del volo in Italia
Il primo volo commerciale di linea regolare italiano venne inaugurato il 1° Aprile 1926 dalla S.I.S.A. – Società Italiana Servizi Aerei, la tratta Torino-Trieste. Per la cerimonia due idrovolanti partirono da Trieste per raggiungere Torino e nello stesso momento altri due velivoli dello stesso tipo decollarono da Torino verso Trieste. I quattro Idrovolanti si incontrarono nello scalo intermedio sul fiume Po a Pavia. Dopo questo volo inaugurale iniziarono i collegamenti regolari, il prezzo del biglietto era di 350 lire per la tratta completa, e nel prezzo erano compresi una coperta ed una borsa dell’acqua calda in quanto il velivolo era privo di pressurizzazione e riscaldamento.
Fra le tante linee percorse, quella che allora destò più entusiasmo nel popolo fu la cosiddetta “Linea dell’Impero”, inaugurata nel dicembre 1935, che collegava con ben quattro voli settimanali Roma a Mogadiscio. Il 20 marzo 1938 si sperimentò il primo collegamento tra l’Italia e l’America Latina. Quali erano i principali aerei utilizzati dall’Ala Littoria? Non parliamo dei giganti Boeing a cui siamo abituati ora, ma dell’idrovolante Cant Z.506 “Airone”, dei Savoia -Marchetti S.73 e S.75, dei Caproni Ca.133 e Ca.148. La flotta poteva contare su idrovolanti e apparecchi terrestri, capaci di trasportare fino a 18 passeggeri alla velocità di 200 km/h. Per le linee internazionali, invece, l’Ala Littoria disponeva di quadrimotori capaci di trasportare fino a 24 passeggeri alla velocità di 300 km/h. Il Siai S.74 era un quadrimotore che disponeva addirittura di una lussuosa cabina, un bar e una toilette. L’S.73 era considerato come il più veloce trimotore di linea del mondo, in grado di raggiungere i 340 km/h. All’interno, i 18 posti erano disposti su due file, con dotazione di toilette, riscaldamento, ossigeno per le alte quote e bagagliai.
Lo sviluppo dell’aeronautica e la tendenza a spostarsi sempre di più con i mezzi aerei rese necessario un adeguamento della struttura organizzativa della società, con la creazione di sei Direzioni di rete (Roma Lido, Roma Aeroporto del Littorio, Trieste, Bengasi, Spagna, Addis Abeba) e 3 Scali principali. Con la fine del fascismo, nel secondo dopoguerra, dalle ceneri dell’Ala Littoria, il 16 settembre 1946, venne fondata a Roma con capitali privati la Alitalia-Aereolinee Internazionali Italiane. Per differenziarsi dall’azienda precedente la Compagnia adottò come simbolo una “freccia alata”. Il 6 luglio dello stanno anno si effettuò il primo collegamento internazionale, da Roma a Oslo.
Aviazione italiana: gli scali più frequentati
Nella storia dell’aviazione tricolore non può mancare il riferimento agli storici aeroporti italiani. Il primo aeroporto costruito in Italia è stato il Campo di aviazione di Centocelle, nel 1908. In questo campo di volo arrivò nel 1909 il mito dell’aviazione Wilbur Wright, che fondò la prima scuola di aviazione in Italia e rilasciò il primo brevetto ad un pilota italiano, Mario Calderara. L’aeroporto, successivamente ridenominato Aeroporto F. Baracca, è stato utilizzato fino agli anni 70. Nel 1909 i fratelli Caproni cominciano le prove di volo dalla piana di Malpensa e il 27 Maggio 1910 decolla per la prima volta, il biplano a motore CA1, primo velivolo di matrice italiana. Nello stesso anno nasce l’Aeroporto di Mirafiori (Torino).
Ad oggi il traffico aereo in Italia è in continua crescita: nel 2018 i passeggeri sono aumentati del 5,8% rispetto all’anno precedente e sono stati 184.810.849. Nel 2018 è aumentato anche il numero dei movimenti aerei commerciali (decollo o atterraggio di un aeromobile su un aeroporto) del 3,6% rispetto al 2017, per un totale di 1.413.466 movimenti. Catania-Roma è la tratta nazionale più scelta, seguono palermo-Roma e Roma-Milano. Parlando di tratte verso l’estero, invece, si vede come dall’Italia si viaggi soprattutto per spostarsi in Spagna: Barcellona e Madrid sono le destinazioni più scelte, prima di Londra e Parigi. Ma dall’Italia si viaggia molto anche verso le nazioni che non sono comprese nei confini dell’Unione Europea. Da Roma si decolla spesso per Tel Aviv e New York, le mete che spiccano nella classifica delle tratte con maggior traffico passeggeri.
Fin dalla sua comparsa l’aereo ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nell’universo dei trasporti e anche l’Italia ha la sua lunga e variegata storia in fatto di aviazione. Le distanze si annullano, il mondo diventa un posto da percorrere in lungo e in largo. Luoghi e tradizioni, paesaggi e culture di popoli lontani, ammirati solo sui libri di geografia e sulle guide turistiche, si trasformano in realtà da vivere, raccontare e ricordare.