7.000 chilometri che percorrono tutta l’Italia, da Nord a Sud, isole incluse. Una passeggiata spettacolare nei luoghi più incantevoli della Penisola. C’è chi lo chiama il cammino dei cammini, per tutti è il Sentiero Italia CAI, un sogno per gli amanti del trekking. E allora scopriamolo insieme questo progetto, questa rete di sentieri che collega tutte le Regioni d’Italia, il percorso che unisce tutti i percorsi di trekking italiani.
Sentiero Italia CAI: la storia
La storia del percorso Italia comincia nel 1981, quando Riccardo Carnovalini attraversa gli Appennini e pensa ad un percorso escursionistico. Un sentiero che potesse percorrere tutte le montagne e proseguire anche in Europa. L’idea iniziale è di collegare in un sentiero unico i segmenti principali dei grandi percorsi già esistenti. Dopo otto anni l’idea si concretizza in un fascicolo di 26 pagine, pubblicato dal CAI e dall’Associazione Sentiero Italia.
Si comincia a lavorare attivamente alla costruzione del progetto. I singoli segmenti del sentiero vengono tracciati, migliorati, resi percorribili e dotati di segnavia orizzontali e di posti-tappa. Sono tantissimi i volontari del Club Alpino Italiano che si attivano nelle regioni del Sud, ancora parzialmente prive di efficienti sentieri.
Nel 1995 nasce il Camminaitalia, oltre 6mila chilometri che collegano le isole a Trieste. Il Sentiero Italia in Sardegna comincia a Santa Teresa in Gallura, per proseguire per oltre 8 mesi di cammino, con due sole tappe di riposo. Le statistiche lo confermano: questo è il trekking più lungo del mondo, un record e un vanto per l’Italia.
Un percorso che si snoda lungo la dorsale appenninica, che include anche le isole, più il versante meridionale delle Alpi. E quel gruppo di giornalisti escursionisti che raccolse la sfida negli anni ’80, vede ora trionfare quell’idea, portata a compimento.
Ma non è finita qui: l’obiettivo del CAI è quello di completare un’infrastruttura intera, che possa collegare senza interruzioni l’intera penisola. Ammirare le cime italiane con lo zaino in spalla, percorrendo tutta la mappa del Sentiero Italia.
Sentiero Italia CAI: tappe
Ogni tappa del lungo percorso di montagna è identificata attraverso una segnaletica apposita, di colore rosso-bianco-rosso. Sono 400 le tappe che uniscono le Alpi agli Appennini, alle catene montuose delle isole e agli Appennini meridionali, per arrivare ad ottenere un sentiero tra i più lunghi del mondo, un serpentone di 7000 km. Si passa lungo vie sentieristiche già esistenti, come la Grande Traversata delle Alpi in Piemonte (1.000 km), l’Alta Via dei Monti Liguri in Liguria (400 km), si passa per il Sentiero Italia Lombardia, per poi attraversare la Grande Escursione appenninica della Toscana e dell’Emilia Romagna (425 km) e il Sentiero del Brigante in Calabria (120 km).
La mappa del Sentiero Italia è in continua evoluzione: le tappe segnate in grigio non sono ancora state verificate, quelle viola sono state verificate nel nuovo Sentiero Italia CAI, le rosse sono quelle già verificate e quelle approvate sono in rosso-bianco-rosso.
Lungo il tracciato del SI CAI ci sono strutture adatte al pernottamento. Inoltre, i posti tappa sono quasi sempre collocati in paesi pieni di trattorie e strutture ricettive.
Permettere alle persone di vivere un’esperienza di trekking particolare ed unica: questo lo scopo con cui è nato il Sentiero Italia CAI. Prima di partire per quella che si può definire come una vera e propria avventura, è bene fare un po’ di pratica, soprattutto se è vostra intenzione percorrere tratti di considerevole lunghezza e munirsi della giusta attrezzatura. Percorrete tratti sempre più lunghi di cammino nei giorni che precedono la partenza per il Sentiero Italia, così non correrete il rischio di stancarvi troppo presto e imparerete a misurare le forze nel modo più adatto per il vostro corpo.
Sentiero Italia CAI: cosa portare in escursione
Ai piedi: scarponcini o pedule impermeabili a collo alto e con suola tipo Vibram, che permettono di muoversi in sicurezza anche su terreno bagnato e accidentato, in salita e in discesa. Evitate di partire con calzature appena acquistate, ma mettete alla prova le vostre pedule su diversi percorsi prima di cimentarvi con questo cammino. Individuate i punti in cui potrebbero comparire vescichette e proteggete quelle zone con strisce di cerotto. Servono calze apposite per il trekking, ma in alternativa è possibile indossare un calzino di cotone e infilarci sopra un paio di calzettoni di lana.
Materiale da portare con sé: uno zaino da escursionismo che contenga un pasto, borraccia, crema solare, occhiali da sole, berretto e guanti di lana, giacca a vento (piumino leggero + guscio leggero impermeabile), un capo di abbigliamento in pile, carta topografica, bussola o gps, descrizione del percorso, coltellino multilame, lampada frontale con batterie di ricambio, ciabatte per la sosta serale, trousse per l’igiene personale e piccolo asciugamano.
Un cammino per tutti, accessibile a tutti, senza arrampicate pericolose e tratti impossibili. Un percorso escursionistico, un cammino di trekking da percorrere lentamente per godersi il paesaggio, che non tocca le vette delle montagne ma le terre alte, l’anima antica del nostro Paese. Zaino in spalla e via, pronti ad essere accolti da quest’abbraccio di cultura e natura che unisce l’Italia nella sua bellezza più pura, come fresca aria di montagna.