Si scrive GCDS, si legge “God Cannot Destroy Streetwear” o anche “Giuro che domani smetto” o anche tutte le combinazioni di frasi che corrispondono a questo acronimo che ti vengono in mente. Perché creatività è la parola d’ordine di questo brand che si rivolge al mercato con un linguaggio contemporaneo.
GCDS abbigliamento: dal quartiere Sanità a Hong Kong
A dare il via all’avventura di questo marchio Giuliano Calza, stilista trentenne, a Milano nel 2015. L’obiettivo? Creare un match perfetto tra ispirazione metropolitana e sartorialità italiana in una linea di abbigliamento giovane che consta di felpe, t-shirt, bermuda, cappelli e zaini colorati. Il logo è protagonista integrante del design, come una decorazione aggiunta. Il mood è essenzialmente streetwear, energia pura e irriverente ironia. La produzione dei capi è rigorosamente Made in Italy, con poli disseminati da Milano alla Puglia.
Talento imprenditoriale, capacità creativa e spirito manageriale: sono gli ingredienti fondamentali per una storia di successo. A supportare Giuliano c’è sempre stato il fratello Giordano, 34 anni, che si occupa della parte commerciale dell’azienda. Quell’azienda nata su Internet e che ha saputo cavalcare un’incredibile successo: i primi pezzi, le felpe GCDS, andarono a ruba, tanto da non riuscire a soddisfare la crescente richiesta. Negli ultimi due anni il fatturato GCDS è raddoppiato, passando da 10 a 20 milioni di euro, con 380 clienti multimarca nel mondo, di cui 100 in Italia. E proprio nei confini nazionali, il brand genera il 30% delle proprie vendite. All’estero il marchio ha conquistato Corea del Sud, Cina, Giappone, Stati Uniti e resto d’Europa.
Il nuovo brand di abbigliamento ha attirato l’attenzione mondiale, tanto da meritare una citazione su Forbes, la rivista statunitense, punto di riferimento nel mondo dell’economia. Quello che sta diventando GCDS è un vero e proprio marchio di lifestyle, come testimonia l’apertura dello show room milanese: uno spazio di 750 metri quadrati, divenuto il quartier generale del brand.
Dai nuovi uffici Giuliano e Giordano dirigono il tutto insieme, completandosi, come hanno imparato a fare fin da piccoli, quando vivevano nella casa di famiglia nel Rione Sanità, a Napoli. Dietro di loro due genitori benestanti: il padre ingegnere ha partecipato alla startup Wind Telecomunicazioni in Italia, la madre psicoterapeuta. Un quartiere difficile, nel cuore della città partenopea, è stata la linfa da cui trarre ispirazione per la creazione di GCDS, uno streetwear Napoli alla conquista del mondo.
Giuliano è l’anima creativa, che ha cominciato a disegnare prima ancora di imparare a camminare, che da piccolo trascorreva le ore ad utilizzare la macchina da cucire della nonna, prestando particolare attenzione ai particolari, creando piccoli e caratteristici oggetti, come i primi segnalibri venduti ad una festa. Giordano è il business man, con la passione per i soldi e, soprattutto, per la moltiplicazione dei soldi.
Uno disegna, l’altro investe. Entrambi mettono a frutto le esperienze diverse accumulate fin qui. Prima di entrare nel mondo della moda, Giuliano ha studiato scienze politiche e relazioni internazionali all’Istituto universitario orientale di Napoli e si è spostato all’università per stranieri di Shanghai per imparare il cinese. E poi ancora New York e Milano, dove ha conseguito un master in marketing e comunicazione all’Università Bocconi. La sua carriera comincia all’ufficio stampa di Blumarine, mentre il fratello Giordano lavorava in banca.
La noia di due vite apparentemente segnate li spinge a mollare tutto e recarsi in Cina, dove in quattro anni hanno aperto cinque ristoranti con il marchio My little kitchen. Nel disegnare accessori e divise per i suoi ristoranti, Giuliano Calza ha deciso di lanciare una vera collezione: sono nate così le prime felpe Gcds nel 2015. Il ritorno in Italia è stato accompagnato dalla forte volontà di poter dire la propria nel mondo della moda e così, nel dicembre 2017, GCDS ha inaugurato il suo primo negozio monomarca nel nuovo quartiere milanese della moda, Porta Nuova.
Il prossimo passo? Hong Kong, Shenzhen, Shanghai, Roma. Perché nel mondo frenetico della moda è vietato fermarsi, è d’obbligo anticipare le tendenze, essere un passo davanti agli altri.
Barilla e GCDS: la partnership del Made in Italy
Da buon creativo Giuliano Calza sa quanto sia importante la pubblicità e quanto siano fondamentali le collaborazioni. E allora, dall’incontro tra il marchio della migliore pasta italiana per eccellenza, Barilla, e GCDS, è nata una capsule collection destinata a fare la differenza. Per pubblicizzare la collezione, è stato girato, ad Hollywood, un cortometraggio che celebra il Made In Italy, con la partecipazione straordinaria di Sophia Loren. Una delle più importanti attrici italiane porta in tavola un piatto di spaghetti al pomodoro, con un materno “È pronto”, che annuncia l’inizio di una partnership vincente.
GCDS, Dio non può distruggere lo streetwear, dicono i fratelli Calza, e lo dicono in ogni capo di abbigliamento, in ogni accessorio, in ogni particolare che fa la differenza, che rende il brand immediatamente riconoscibile. Fedeli a se stessi, oltre ogni passeggera tendenza del fashion system: questo è il messaggio di GCDS, nuovo simbolo dello stile italiano.