Ad un passo dal 2020 è sempre tempo di bilanci, anche quando si parla di cinema. Approfittando delle vacanze di Natale e delle serata in famiglia è possibile recuperare la visione dei film imperdibili di quest’anno che volge al termine.
Migliori film 2019: le pellicole da non perdere
Grandi storie d’amore, forti tematiche sociali, commedie divertenti e pellicole horror. L’Italia dei film da guardare nel 2019 è piena di capolavori che vale la pena vedere o rivedere. Ecco i migliori film italiani di quest’anno.
Troppa grazia
In un Paese costellato da apparizioni della Madonna, la Beata Vergine appare anche ad una geometra un po’ imbranata, durante un rilievo catastale. Alba Rohrwarcher, la protagonista di questo film, non si sente privilegiata o benedetta, rispetto a quest’apparizione, ma fa di tutto per liberarsi di questa, che lei definisce “sfiga”. Gianni Zanazi dirige una commedia intelligente, declinata al femminile.
Sulla mia pelle
La battaglia giudiziaria è giunta al capolinea: i colpevoli della morte di Stefano Cucchi sono stati identificati e condannati. Ma c’è sempre bisogno di raccontare quanto accaduto e Alessio Cremonini lo fa alla perfezione, dirigendo un film drammatico e coinvolgente. Alessandro Borghi interpreta magistralmente il giovane romano, vittima di un sistema che avrebbe dovuto tutelare le persone. Alla regia del film, vincitore di 4 David di Donatello, c’è Alessio Cremonini, che ha ricostruito sapientemente l’ultima settimana di vita di Cucchi, senza essere crudo, ma con la giusta ferocia, che rende giustizia alla verità.
La paranza dei bambini
Tratto dal libro omonimo di Roberto Saviano e diretto da Claudio Giovannesi, il film che racconta le baby gang napoletane è stato premiato al Festival di Berlino. Si racconta la vita violenta di alcuni giovani, interpretati da straordinari attori esordienti. Tra le strade di Napoli si è disposti a tutto pur di guadagnare soldi e potere. Nessuno sconto, anche quando si tratta di adolescenti.
Suspiria
Il remake del capolavoro horror di Dario Argento del 1977, diretto da Luca Guadagnino. Un film che ha sconvolto e spiazzato le platee mondiali. Al centro del racconto c’è Dakota Johnson, catapultata nella Berlino degli anni ’70, una città ancora divisa dal muro. Nuova ambientazione, nuovi protagonisti, ma lo stesso appassionato racconto del male.
Ricordi?
Poteva mancare il drammone sentimentale tra i film più belli di quest’anno appena passato? Ecco il film di Valerio Mieli, una pellicola-gioiello che racconta una lunga storia d’amor e lo fa solo attraverso i ricordi, le memorie più personali dei due protagonisti, Luca Marinelli e Linda Caridi. Due punti di vista, due stati d’animo, due modi diversi di raccontare la stessa storia d’amore.
Bangla
Una commedia divertente, anzi divertentissima. La vera sorpresa di stagione. Il giovane regista Phaim Bhuiyan, di origini bengalesi, ha portato sugli schermi la sua opera prima e semi-autobiografica. La storia è quella di un ventenne musulmano integrato e residente nel quartiere Torpignattara di Roma, con un lavoro fisso in un museo. Ad un certo punto della sua vita incontra la bellissima Asia, e si trova costretto a lottare contro una fondamentale regola dell’Islam, che vieta i rapporti sessuali prima del matrimonio.
La famosa invasione degli orsi in Sicilia
Lorenzo Mattotti è uno dei più grandi illustratori e fumettisti italiani nel mondo. Ora lo sanno anche gli italiani. L’artista è diventato regista, portando sugli schermi un film di animazione che non ha nulla da invidiare alle pellicole straniere. Un film per grandi e piccini, tratto da un poema a fumetti di Dino Buzzati, che ha per protagonista Leonzio, re degli Ors, disposto ad arrivare fino in Sicilia pur di ritrovare il figlio-orso scomparso da molti anni, cercando di sopravvivere ad un inverno gelido.
La mafia non è più quella di una volta
Il film di Franco Maresco è stato premiato alla Mostra del Cinema di Venezia con il Gran premio della giuria. Partendo dall’anniversario delle stragi di Falcone e Borsellino, grazie alla magistrale fotografia di Letizia Battaglia, Maresco racconta la mafia e l’antimafia nella Palermo odierna. Lo sfondo è quello del quartiere più degradato di Palermo, lo Zen.
La scomparsa di mia madre
Un documentario sorprendente, diretto da un esordiente, Beniamino Barrese. Il film racconta il tentativo di ricostruire il ritratto sfuggente e fuori dagli schemi della top model degli anni 60 Benedetta Barzini, proprio sua madre. La donna si lascia filmare dal figlio, in tutta la sua autentica natura. La pellicola è amore puro, quello di una madre verso il figlio, quello di un figlio verso la madre.
Selfie
Lo smartphone: amato, odiato, indispensabile, il mezzo principale di comunicazione e di informazione delle nuove generazioni. Agostino Ferrente torna alla regia, dopo un cult del 2006, il documentario musicale L’orchestra di Piazza Vittorio. Quello che viene fuori è un documentario con attori non professionisti, girato in “video-selfie” che auto-raccontano la vita di due sedicenni, che hanno scelto di non diventare camorristi, in un mondo che impone loro la criminalità.
Un anno di cinema italiano, un anno di pellicole straordinarie, capaci di raccontare le mille sfaccettature del Bel Paese sul grande schermo. Il 2019 sta per dirci addio, ma ne resta indelebile l’impronta nei film Made in Italy che hanno segnato quest’annata.