Il Carnevale di Venezia, con le sue maschere antiche, rifinite nei minimi dettagli, che affollano Piazza San Marco. Il Carnevale di Viareggio, con la tradizionale parata di calli allegorici e sfilata di gruppi mascherati a tema.
Il Carnevale di Cento, tutto colori e musica, gemellato con il Carnevale di Rio de Janeiro: sono i più celebri Carnevali d’Italia, conosciuti anche al di fuori dei confini nazionali, che attirano ogni anno numerosi turisti provenienti da tutto il mondo. Oltre a queste grandi e celebri manifestazioni, l’Italia festeggia il periodo più colorato dell’anno con i carnevali bizzarri, particolari e ricchi di tradizione.
Carnevali strani: le feste italiane più originali
Quali sono le feste di Carnevale più originali festeggiate in Italia? Scopriamo gli eventi in maschera da segnare sull’agenda per trascorrere un martedì grasso all’insegna dell’allegria e del folklore tricolore.
La Colossale Fagiuolata di Santhià (Vc)
Il Carnevale più antico del Piemonte si svolge dal 1318, sotto la guida delle maschere ufficiali, Stevulin ‘dla Plisera e Majutin dal Pampardù, dal nome di due cascine nei dintorni del paese. L’evento si caratterizza per i corsi mascherati a cui partecipano migliaia di persone in costume. Ma l’appuntamento più atteso è quello con la Colossale Fagiuolata, la più grande d’Italia: per l’occasione vengono distribuiti pane, salame, vino e fagioli per oltre 20mila persone.
Ballerini e maschere a Bagolino (Bs)
Il Carnevale Bagosso si distingue per due elementi. Prima di tutto ci sono i ballerini che indossano pantaloni al ginocchio e cravatta scuri, una camicia bianca, uno scialle di seta e un cappello decorato con nastri colorati e gioielli. Poi ci sono le maschere, rappresentate da persone vestite da anziani che parlano in falsetto e vanno in giro per il paese a fare dispetti a tutti. Quando si festeggia il Carnevale qui? Domenica, lunedì e martedì grasso.
La Notte delle Lanterne di Sauris (Ud)
Una tradizione che sfida l’avanzare del tempo. In questo piccolo borgo del Friuli Venezia Giulia, il Carnevale si svolge secondo le antiche usanze: nel tardo pomeriggio del martedì grasso le due maschere tradizionali fanno la loro comparsa in scena. Il Rölar, vestito di scuro e con il volto coperto dalla fuliggine, e il Kheirar, coperto da una maschera di legno e con una grande scopa in mano, chiamano a raccolta il corteo delle maschere e danno il via ad una suggestiva passeggiata che conduce nel bosco. Ad accompagnare lo strambo corteo ci pensa la luce delle lanterne. Ci si ferma a riscaldarsi bevendo vin brulé attorno al fuoco, prima di scatenarsi in piazza con musica e balli.
Il rito dell’Uomo Cervo di Rocchetta a Volturno (Is)
Fin dalla notte dei tempi, a Castelnuovo al Volturno, una piccola frazione del paese di Rocchetta, si festeggia l’ultima domenica di Carnevale con il rito dell’Uomo Cervo. Proprio la maschera di questo animale, vestito di pelli di capra, con corna e campanacci e il volto dipinto di nero, scende in paese dopo il tramonto. Il Cervo simboleggia il freddo e l’inverno e si aggira per le strade, pronto a distruggere ogni cosa e a spaventare le persone. A contrastare la sua violenza ci pensano altre due maschere della tradizione: Martino e il Cacciatore. Il finale di questa sfida è tutto da scoprire.
La foresta che cammina di Satriano (Pz)
C’è da restare a bocca aperta di fronte a questa foresta vivente. Per ammirarla andate a Satriano di Lucania nei giorni di Carnevale: qui si riuniscono centrotrentuno rumiti, cioè uomini vegetali, alberi vaganti, uno in rappresentanza di ogni località della Basilicata pronti a camminare strusciando il loro ramo, utilizzato come bastone, sulle porte delle case. Ci si ritrova tutti nel bosco per condividere un messaggio importante: ristabilire un rapporto antico con la Terra, un gesto d’amore nei confronti degli uomini e delle donne che abiteranno il pianeta nel futuro. Il lamento di Madre Natura trova accoglienza e diffusione anche attraverso il Carnevale. Chiunque può partecipare travestendosi da fungo, folletto, fata, lupo. Da non perdere la celebrazione della Zita, ovvero la messa in scena del matrimonio nel quale i ruoli sono scambiati: gli uomini si vestono da donne e viceversa.
La Sartiglia di Oristano
In Sardegna si assiste ogni anno ad uno dei Carnevali più suggestivi: ad Oristano c’è una corsa molto speciale, la Sartiglia. In quest’occasione cavalieri e cavalli adornati si lanciano in una sfrenata corsa lungo le vie del centro. Non solo: gli aitanti cavalieri realizzano delle vere e proprie coreografie mentre sono in sella e corrono lungo il percorso cercando di infilzare con una spada la stella d’argento. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di tradizioni della bella isola sarda.
Divertenti, originali, fuori dal comune, coinvolgenti: i Carnevali più bizzarri d’Italia sono testimonianze di antichi riti e usanze radicate, occasioni di festa e condivisione per l’intera comunità. A Carnevale ogni scherzo vale, ma ancor di più vale la tradizione, che resiste al progresso, indossa la sua maschera più bella e scende in strada a far baldoria.