Sono giorni difficili per l’Italia, che è diventato il secondo Paese al mondo per il numero di contagi da Covid-19, conosciuto comunemente come Coronavirus. Una situazione di emergenza dalla quale si esce solo con l’impegno di ogni singolo cittadino a rispettare le regole diffuse dall’Oms:
1 – Lavati spesso le mani con acqua e sapone o usa un gel a base alcolica. Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
2 – Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani.
3 – Evita contatti ravvicinati mantenendo la distanza di almeno un metro.
4 – Evita le strette di mano e gli abbracci fino a quando questa emergenza sarà finita.
5 – Copri bocca e naso con fazzoletti monouso quando starnutisci o tossisci. Altrimenti usa la piega del gomito.
6 – Evita luoghi affollati.
7 – Se hai sintomi simili all’influenza resta a casa, non recarti al pronto soccorso o presso gli Studi medici, ma contatta il medico di medicina generale, i pediatri di libera scelta, la guardia medica o i numeri regionali.
Numero pubblica utilità h24 Ministero Salute: 1500
Numero verde regionale: 800.90.96.99 (dalle 8 alle 20).
I momenti storici superati dall’Italia e dagli Italiani
Come è già successo diverse volte nel passato italiano, la Penisola si trova a dover affrontare un momento di grave crisi: sui libri di Storia sono riportate tutte le tragedie nostrane, dal crollo della diga del Vajont al terremoto del Belice del 1968, dalle 965 vittime che causò la scossa tellurica in Friuli fino alle 118 vittime provocate dallo schianto di un aereo a Linate a causa della fitta nebbia, passando per il terremoto dell’Irpinia del 1980 (2914 vittime) e quelli di Tuscania nel ’71 e di San Giuliano di Puglia nel 2002.
Non solo: questa non è la prima epidemia che coinvolge direttamente l’Italia. Nel 1918 ci fu la Spagnola (H1N1), nel 1957 arrivò l’Asiatica (H2N2). A partire dall’inverno del 1969, ci fu l’“influenza spaziale”, importata sempre dalla parte asiatica del mondo. Nel nuovo millennio, un impatto altrettanto grande sull’opinione pubblica, se non superiore, lo ebbero altre due epidemie: quella della SARS e l’influenza aviaria.
L’Italia ha affrontato grandi crisi economiche e periodi di forte instabilità politica, e ha saputo reinventarsi, tirando fuori dal cilindro la soluzione meno ovvia, ma efficace.
Anche questa volta il Bel Paese ce la farà, grazie anche a chi affronta in prima linea l’emergenza, agli Eroi del personale Sanitario e Para Sanitario, paragonabili ad un vero e proprio esercito al fronte, che combatte in trincea per la salvaguardia di tutti.
Fin dalla sua nascita il sistema sanitario nazionale (Ssn) italiano rispetta tre principi fondamentali: l’universalità (ossia l’estensione delle prestazioni sanitarie a tutta la popolazione), l’uguaglianza (l’accesso alle cure senza nessuna discriminazione) e l’equità (la parità di accesso in relazione a uguali bisogni di salute).
Grazie all’impegno di chi ogni giorno continua ad assicurare il servizio ospedaliero e di assistenza domiciliare, le guarigioni doppiano il numero dei decessi.
Rispettiamo le regole per debellare il Coronavirus
Ma tutti dobbiamo fare la nostra parte: #iorestoacasa è la campagna che mira a diffondere la buona pratica del restare tra le mura domestiche per evitare le occasioni di contagio, per evitare di diventare un veicolo di trasmissione del Coronavirus.
Poche e limitate uscite, necessarie solo in caso di emergenza, contatti ridotti al minimo indispensabile, rispettando la distanza di sicurezza e le norme igieniche stabilite finché l’emergenza sarà passata.
In questo momento l’Italia ha bisogno degli italiani, di un popolo spesso diviso, ma capace di unirsi concretamente quando ce ne è stato bisogno. Oggi, come ieri, “l’Italia chiamò” e noi rispondiamo #iorestoacasa.