Figli d’arte del cinema italiano: sulle orme dei padri attori
Stessa passione per il cinema, stesso amore per la macchina da presa. In Italia l’arte di fare e interpretare film si tramanda di padre in figlio. E così nascono i figli d’arte, che hanno deciso di seguire le orme di padri talentuosi e geniali.
Spesso il destino legato al nome può essere un grande fardello, altre volte è considerato una chiave per arrivare più rapidamente al successo.
I figli dei personaggi illustri del cinema italiano
Tra inevitabile confronto con illustri padri e le continue accuse di raccomandazioni, ecco i figli d’arte italiani che hanno continuato il successo dei propri genitori, mettendo a frutto un talento di famiglia. Sono nati in un mondo d’arte e fin da piccoli hanno dovuto fare i conti con l’ego dei genitori, il nome di famiglia. Ne sono sempre stati all’altezza?
Christian De Sica
Figlio di uno dei registi italiani mai dimenticati, inventore del Neorealismo Italiano. Grazie all’aiuto del grande Vittorio De Sica, il giovane Christian riesce a muovere i primi passi nel mondo del cinema con registi come Aldo Lado (La cugina, 1974), Pasquale Festa Campanile (Conviene far bene l’amore, 1975) e Pupi Avati (Bordella, 1976).
Il suo primo ruolo da protagonista arriva con Duccio Tessari che lo vuole come protagonista del suo La madama. Seguono poi, nel 1979, Liquirizia di Salvatore Samperi e Il malato immaginario di Tonino Cervi.
Ma la svolta arriva quando De Sica junior diventa un simbolo del cinema comico italiano. Insieme a Massimo Boldi e sotto la guida di Carlo Vanzina, Christian De Sica è protagonista di numerosi cinepanettoni, film natalizi cult come Vacanze di Natale ’90 (1990) e Vacanze di Natale ’91 (1991).
Nel 1991 dirige e interpreta Il conte Max, omaggio al cinema del padre e di Mario Camerini. Dopo una breve separazione artistica da Massimo Boldi, i due tornano sul grande schermo con un nuovo film dal titolo Amici come prima. Ma proprio come il padre De Sica si diletta anche in qualità di regista, contribuendo al cinema italiano davanti e dietro alla macchina da presa.
Alessandro Gassmann
Di Padre in Figlio è il primo film interpretato dal giovane Alessandro, diretto da suo padre Vittorio Gassmann. Una pellicola autobiografica che già lascia intuire ciò che sarà. Nel 1996 inizia un sodalizio artistico con Gianmarco Tognazzi, altro figlio d’arte, e da lì comincia un’ascesa nel mondo del cinema, della ficiton tv, ma anche del teatro.
Nel 2008 Alessandro Gassman interpreta un ruolo nel film Caos calmo in cui vince il David di Donatello per il miglior attore non protagonista, il Ciak d’oro, il Nastro d’argento e il Globo d’oro della stampa estera. Dal 2010 al 2014 è stato inoltre il direttore del Teatro stabile del Veneto Carlo Goldoni. Nel 2013 al Bifest riceve il Premio Francesco Laudadio per la miglior opera prima e seconda per il film Razzabastarda.
Gianmarco Tognazzi
Nato dall’unione tra Ugo Tognazzi e Franca Bettoja, a sua volta attrice di successo, inizia fin da piccolo a frequentare i set del padre ma debutta nel mondo del cinema solo nel 1974.
Dopo aver lavorato con i grandi nomi del cinema italiano, come Mario Monicelli, Gianmarco Tognazzi recita in film di successo come Vacanze in America di Carlo Vanzina e Ultrà, diretto dal fratello Ricky. Lo ritroviamo in pellicole che hanno fatto la storia, come Il ciclone del 1996, Romanzo criminale di Michele Placido, Ex di Fausto Brizzi e Tutta colpa di Freud, di Paolo Genovese.
Claudio Amendola
Claudio è figlio del grande doppiatore Ferruccio Amendola, per anni “la voce” italiana di Sylvester Stallone e Rita Savagnone, anche lei attrice e doppiatrice. Amendola figlio inizia nel 1982 dopo una serie di lavori umili, come il commesso e il manovale.
Nel 1993 vince il premio David di Donatello come migliore attore non protagonista del film Un’altra vita con Silvio Orlando ed Antonello Fassari. Dopo vari ruoli differenti e l’alternanza di registri stilistici, nel 2006 comincia la sua avventura a I Cesaroni, fiction di grande successo che va in onda fino al 2014. Anche Claudio, proprio come il padre, ha lavorato e continua a lavorare nel mondo del doppiaggio.
Isabella Rossellini
Più che figlia d’arte, figlia di due star di Hollywood Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, rispettivamente attrice e uno dei migliori registi italiani.
Il suo debutto vero e proprio risale al 1979 con Il prato. Nel 1985 recitò nel suo primo film americano, Il sole a mezzanotte. Da segnalare la sua l’interpretazione della dea Minerva nel film L’Odissea (1997).
Tante le apparizioni della figlia d’arte in serie tv di successo e produzioni indipendenti: Isabella si è sempre distinta come artista a 360°, nota nel mondo dell’arte anche come scrittrice.
Un’eredità preziosa, più preziosa di qualsiasi gioiello o patrimonio in denaro: la pesante eredità dell’arte. Il talento trasmesso di padre in figlio, come un segreto di famiglia: un fardello, un onore, un destino segnato, l’amore per il cinema italiano e quel costante desiderio di rendere omaggio a chi c’è stato prima e ha lasciato il segno.