Si potrebbe paragonare allo champagne francese o alla birra tedesca: quando il mondo pensa all’eccellenza italiana del settore agroalimentare Made in Italy pensa alla mozzarella di bufala campana dop.
A dichiararlo un articolo apparso qualche giorno fa sul Los Angeles Times, che analizza le ripercussioni che la pandemia sta avendo sull’economia dell’Europa, prendendo come metro di riferimento la mozzarella di bufala dop che spopola negli States.
“La scelta del Los Angeles Times sta a significare quanto appeal ha la nostra mozzarella nel mondo”, commenta il presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop Domenico Raimondo.
“La mozzarella è un prodotto molto stimato e amato e proprio questa consapevolezza ci consentirà di mantenere un alto ritmo di lavorazione. Peraltro anche durante questo lockdown, abbiamo potuto constatare quanto la mozzarella sia un prodotto tipico delle nostre tavole, amato in ogni momento. Sappiamo che è stata consumata anche a casa; in tanti si sono improvvisati chef e l’hanno usata nelle loro ricette”, precisa Raimondo.
Tutela dei piccoli produttori e incentivi per la filiera Made in Italy
Come ripartire dopo l’emergenza Coronavirus? Da un piano specifico per il turismo agroalimentare, settore nel quale l’Italia è sicuramente paese protagonista grazie ad uno dei patrimoni enogastronomici migliori e più ricchi al mondo. Con la riapertura dei servizi di ristorazione, poi, l’economia della mozzarella di bufala ricomincerà a girare, ma i piccoli produttori chiedono maggiori tutele.
E noi di IEX – Italian’s Excellence ci aggiungiamo al coro di chi difende la produzione artigianale di questa eccellenza campana, italiana e mondiale: un concentrato di bontà, sapori genuini e principi nutritivi tutto Made in Italy.