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Un tuffo dove l’acqua è più blu, tra Storia, avventura e relax (Parte 5)
Un viaggio nelle isole minori italiane, senza dimenticare proprio nessun lembo di terra. Questo lo scopo di questo itinerario in cinque tappe, che si conclude con gli altri arcipelaghi italiani: quello delle isole pontine, quello delle isole pelagie e quello delle isole costiere della Sardegna, passando per Ustica e Pantelleria.
Isole italiane: il piccolo Arcipelago Pontino, una piccola sosta ristoratrice tra Lazio e Campania
PONZA
“Un’isola che ha saputo rimanere un’isola. Un microcosmo a sé. Ponza è scontrosa e bellissima. Ritrosa, diffidente e mai prevedibile. Tra fichi d’India, bouganville e esplosioni di ginestre, mi perdo nella bellezza dei suoi tramonti e trovo sulla terra il mio paradiso” (Eugenio Montale)
Anima campana e appartenenza laziale. Ponza è un’isola sospesa in un inconciliabile dualismo e una delle mete più ambite dalle star italiane, all’interno del Parco Nazionale del Circeo. Il legame tra il mare e la terra è fortissimo in questa piccola isola italiana. Un entroterra difficile da gestire, con alture, faraglioni, coste frastagliate, falesie, grotte e insenature. E poi splendide e ampie spiagge: Frontone, Cala Feola, Chiaia di Luna. La bellezza a Ponza va conquistata, a costo di fatica e sudore, ma la meraviglia è la migliore ricompensa. Gli amanti del trekking adorano inerpicarsi su questi ripidissimi pendii per inebriarsi di panorami unici al mondo. Selvatica d’autunno, modaiola in estate. L’isola di Ponza mostra a tutti la sua storia: le grandi ville imperiali romane, le grotte di Pilato, i forti borbonici, i monasteri benedettini, le case-grotte ricavate nel tufo. Silenzioso testimone del tempo che passa il monte La Guardia, che regala dai suoi terrazzati pendii il Fieno, vino locale anticamente lavorato in vasche scavate nella roccia e conservato in cantine ricavate nel tufo. E per chi non ha paura di osare, c’è un percorso che porta all’isolotto di Zannone, accessibile solo agli esperti di trekking, che si spingono fino a scoprire la villa in abbandono dei Casati Stampa, luogo di scandali e tragedie e i suggestivi resti del convento di S. Spirito.
GAVI
Un’isola che un tempo era un’isola di famiglia, della famiglia Vitiello, per l’esattezza. Terreni terrazzati e coltivati, mucche da latte e tanti, tanti conigli. Poi dalla terra si cominciò ad estrarre caolino, sulla splendida isola sbarcò l’industria e portò guai finanziari per la famiglia Vitiello, costretta a vendere l’intera isola al Comune di Roma.
PALMAROLA
Una delle isole minori italiane più selvagge e affascinanti. Il suo nome deriva dalla palma nana che cresce nell’isola; per la sua particolare forma viene chiamata anche “Forcina”. Su questa piccola isola italiana fu esiliato e morì nel 537 papa S.Silverio, diventato patrono dei ponzesi. I posti da non perdere sull’isola di Palmarola sono le quattro principali cale: la cala del Brigantino, usata dai pirati come nascondiglio, cala Tramontana, cala la Cattedrale (con rocce simili a pilastri di una cattedrale gotica, appunto) e cala del Porto. Da ammirare e invidiare da lontano è la Villa delle sorelle Fendi, grande nome della moda italiana nel mondo.
VENTOTENE
L’isola di Ventotene, una delle più belle e incontaminate dell’arcipelago ponziano. Un’isola vulcanica, che deve il suo nome al forte vento che continua a rinfrescarne la superficie. Qui venivano spedite in esilio figlie, nipoti e mogli ripudiate di imperatori: Giulia, figlia di Augusto; Agrippina, nipote di Tiberio; Ottavia, moglie di Nerone. Tutta la gente indesiderata finiva qui e a giudicare dal panorama, risultava essere più un premio che una punizione. Nel 1941, Sandro Pertini e altri confinati illustri hanno redatto il Manifesto di Ventotene, antesignano del Trattato di Maastricht sull’Unione Europea. Un itinerario a Ventotene deve necessariamente comprendere: il porto romano; le cisterne per la raccolta dell’acqua, ricoperte da graffiti; Villa Giulia, residenza augustea con terme. Non dimentichiamo le spiagge: Cala Rossano, le spiagge di Parata della Postina e Parata Grande, incantevoli pezzi di paradiso. Il paesaggio di Ventotene comprende anche un isolotto, quello di Santo Stefano, completamente disabitato, con l’unica presenza dell’antico carcere borbonico.
Isole italiane: Ustica e Pantelleria
USTICA
La prima riserva marina naturale in Italia. La provincia è quella di Palermo, la terra è quella siciliana. Una perla nera nata da un’eruzione vulcanica, un’isola bruciata, come suggerisce il nome latino “Ustum”. Le pareti delle case sulla piccola isola italiana sono arricchite da numerosi murales di famosi artisti. Il mare è cristallino, i fondali sono amatissimi dagli appassionati di immersione e la flora e la fauna sono ricchissime, al punto tale da necessitare di continua protezione. Da visitare assolutamente: la Grotta Azzurra, la Grotta Pastizza, la Grotta delle Barche, lo Scoglio del Medico. L’isola vanta anche numerosi siti archeologici, come il villaggio preistorico, la Rocca della Falconiera, la Torre Santa Maria e la Torre dello Spalmatore. Tristemente balzata agli onori delle cronache per la tragedia aerea del 1980, oggi Ustica si è ripresa il suo posto tra le più belle isole minori italiane.
PANTELLERIA
Tra Italia e Africa c’è questo piccolo lembo di terra senza alcuna traccia di sabbia. Al posto dei minuscoli granelli ci sono ciottoli di pietre vulcaniche, che segnano il sentiero fino alle acque limpide e cristalline. Luoghi da mettere in agenda? La Balata dei Turchi, chiamata così per una lastra (balata) di colata di lava che permette l’accesso al mare; Cala Cottone, un’insenatura utilizzata per il trasporto dei materiali tessili; l’Arco dell’Elefante, un enorme scoglio di pietra lavica a forma di proboscide; il Laghetto delle Ondine; la Montagna Grande, con vista diretta sulla costa africana. Per gli amanti del benessere tappa obbligata alle terme naturali della Grotta di Benikuà o Sauna Naturale di Sibà, una faglia dalla quale fuoriesce vapore acqueo a circa 40 gradi. Niente paura, ci sono anche i fanghi del Lago Specchio di Venere. E contro i piccoli acciacchi quotidiani ci sono Cala Gadir, dall’arabo “conca d’acqua”, con vasche di acqua caldissima scavata nella roccia, e la Grotta del Freddo, conosciuta come anche come “Pirtusu du Nutaro”, buco del notaio, con getti di acqua intorno ai 10 gradi. La caratteristica isola italiana si è guadagnata l’appellativo di patrimonio dell’Umanità Unesco, grazie alla pratica agricola della vite ad alberello, ai giardini panteschi e alle tipiche abitazioni, i dammusi, costruzioni in pietra lavica con tetti a cupola per raccogliere l’acqua piovana.
Isole italiane: le isole Pelagie, sole d’Africa su terra italiana
LAMPEDUSA
Più vicina alla costa africana che a quella italiana. L’ultimo frammento della Penisola presenta un paesaggio arido e acque cristalline. I fondali raccolgono le specie più rare di pesci. Un’isola cangiante, a seconda delle stagioni: a ottobre è bianca e azzurra per la presenza delle scille, a marzo e aprile è gialla per la fioritura delle acacie e delle gaggie, in estate diventa viola e lilla con il timo selvatico ed i fiori di cardo. L’“Isola dei Conigli”, un’isola nell’isola, vi attende per un momento di pure relax.
LINOSA
Un’isola vulcanica formatasi migliaia di anni fa, una riserva naturale che raccoglie specie rarissime, visibili solo qui. Qui le tartarughe della specie Caretta Caretta depongono le loro uova, sulla spiaggia della Pozzolana. Una delle piccole isole italiane ideale per una vacanza intima e particolare, da passare nelle case tipiche dell’isola, di colore bianco e dalla forma squadrata.
LAMPIONE
Leggenda vuole che questa piccolissima isola italiana in realtà non sia altro che un masso sfuggito dalle mani di un Ciclope. Qui regna la natura incontaminata e l’unica traccia dell’uomo è il faro che ha dato il nome all’isola. Non è raro trovarsi faccia a faccia con piccoli squaletti, si dice siano innocui, nel dubbio cominciate a nuotare.
Isole italiane: l’arcipelago della Maddalena, piccole gemme di costa sarda
MADDALENA
Siamo nel mare di Sardegna, tra tanti piccoli isolotti. Qui c’è una delle isole italiane minori più conosciute. Affascinanti scorci marinari vi attendono dal porticciolo di Cala Gavetta. Attraversando il sobborgo Moneta riuscirete a cogliere tutte le sfumature del dialetto locale. Ci sono luoghi sull’isola della Maddalena che entrano nel cuore, come la spiaggia Bassa Trinità, dalla sabbia quasi trasparente. Giochi di luce in località Testa del Polpo, tra le rocce di granito rosa e il mare trasparente. Quello che resta è uno spettacolo difficile da dimenticare.
CAPRERA
L’intera isola è stata nominata Riserva Naturale e posta all’interno del Parco Nazionale di La Maddalena. Un esempio di rara bellezza naturalistica, legata storicamente alla figura di Garibaldi, che qui trascorse ben 26 anni di vita. Cala Napoletana accoglie ogni anni migliaia di turisti, tra sabbia candida, mare incontaminato e macchia mediterranea. Altre meraviglie da segnalare: Cala Andreani, coperta da sabbia a grana grossa e Cala Coticcio, coperta da un arenile di sabbia fine e chiara. Il luogo più famoso? Indubbiamente la Casa Bianca, antica dimora dell’Eroe dei due mondi, che ricorda le fazendas sudamericane. Dietro la casa è conservata la tomba di granito grezzo, dove sono preservate le sue spoglie imbalsamate.
ASINARA
Spesso soprannominata Isola del Diavolo, l’Asinara è una delle piccole isole italiane più caratteristiche. Una forma stretta e allungata e una costa frastagliata, che ha visto l’isola diventare prima una Stazione Sanitaria di quarantena, poi in un campo di prigionia durante la Prima Guerra Mondiale e in un carcere di massima di sicurezza durante il periodo del terrorismo negli anni ’70, che ospitò anche i giudici Falcone e Borsellino durante la preparazione del MaxiProcesso alla mafia. Oggi l’isola è un posto ideale per chi sogna una vacanza alla scoperta di paesaggi incontaminati e creature rare, prima fra tutte l’emblematico Asino Bianco: il piccolo asino albino simbolo dell’Asinara.
SAN PIETRO
L’isola degli Sparvieri attende tutti gli appassionati di immersioni. A nord si apre il panorama romantico di Cala Vinagra, poi le acque smeraldo di Cala Fico Più e poi ancora Capo Sandalo, dominato da un faro ottocentesco. L’isoletta del Corno ospita delle vere e proprie gare di pesca sportiva. A sud sorge il simbolo di San Pietro, i due faraglioni detti Le Colonne, e una splendida insenatura, La Conca.
SANT’ANTIOCO
Ad accogliere i visitatori su una delle più belle isole italiane è la splendida e bianchissima spiaggia Sottotorre. Spiaggette deserte e intime sono disseminate qua e là, mentre lusso, ricchezza ed estremo comfort vi aspettano a Cala Lunga, Cala della Signora e Cala Sapone. Le spiagge più note? Quella di Coaquaddus e quella di Maladroxia, che in estate si riempiono di volti noti.
Isole Italiane: le Tremiti, l’arcipelago del basso Adriatico
In Puglia, provincia di Foggia, c’è una riserva naturale marina all’interno del Parco nazionale del Gargano. Turismo, ricca vegetazione, mare incontaminato, l’ideale per le immersioni. Le isole di Diomede o diomedee conservano secondo la leggenda le spoglie del famoso eroe omerico. La dea dell’amore Afrodite trasformò i suoi compagni in procellarie, grandi uccelli, perché continuassero a lamentare la perdita del loro signore e ne vegliassero la tomba. L’arcipelago è composto da cinque piccole isole, profondamente diverse.
Due sole sono abitate: San Nicola e San Domino. Le altre sono la Capraia, il Cretaccio e la lontana Pianosa.
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