Lungo i Navigli di Milano parte un immaginario telefono senza fili da dove prendono forza e si espandono i versi della grande poetessa Alda Merini.Un nuovo progetto che, attraverso una performance girata per motivi legati al Covid-19 il giorno 13 marzo nella città di Milano verrà resa pubblica il 21 marzo, Giornata mondiale della poesia, per dar voce a tutte le donne, soprattutto quelle che si sentono diverse ed escluse. Un giorno durante il quale verrà anche riaperta in modo virtuale, “La Casa delle Arti – Spazio Alda Merini”, sotto la nuova gestione dell’Associazione “Piccola Ape Furibonda”.
Un evento voluto e realizzato dal Cetec (Centro Europeo Teatro e Carcere), che sotto la guida artistica di Donatella Massimilla ha riunito 21 donne con vissuti, età e provenienze diverse: la direttrice del Cetec ha deciso quindi di partecipare in prima persona alla performance, coadiuvata dall’artista Andrea Bianconi, che si intitolerà “Il sogno canta su una corda sola”. Il tutto sarà visibile sulle pagine social di Spazio Alda Merini: tra le 21 donne coinvolte ci saranno artiste, ex detenute e cittadine, unite tra loro da un lungo telefono senza fili.
Le partecipanti hanno effettuato un percorso che va dai Navigli a via Magolfa, 32, e che termina alla Casa delle Arti, dove è stata anche ricostruita in modo dettagliato la stanza da letto della poetessa: lì ci sarà un’opera di circa 300 metri, formata da un passaparola di 90 titoli di poesie di Alda Merini.
Nella mattinata di domenica 21 marzo, a partire dalle h 10:30, sulla pagina fb e su quella Instagram di Spazio Alda Merini (dove resterà disponibile), si potrà assistere al video della performance dell’artista Andrea Bianconi, creata su invito del Cetec e su progetto di Casa Testori, con la collaborazione artistica di Donatella Massimilla. L’azione scenica è stata realizzata sabato 13 marzo quando la città meneghina era ancora in zona arancione rinforzato.
Una rinascita poetica che parte nel giorno del 90° compleanno di Alda Merini
L’artista, scomparsa nel 2009, avrebbe compiuto 90 anni proprio il 21 marzo e come recitano i suoi versi: “Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta”. Così in quel giorno sarà celebrata la rinascita delle donne, che ancora cercano un mondo in cui venga accettata la parità di genere, e che devono lottare ogni giorno per farsi valere.
Ma l’opera racchiude in sé una duplice importanza, e se da un lato cerca di dar voce al sesso femminile, dall’altro focalizza anche l’importanza anche di teatri, arte e cultura in un periodo particolare dove se ne sente una forte mancanza. Casa Testori, come racconta il vicepresidente Giuseppe Frangi, ha accolto con grandissimo interesse l’invito arrivato da parte del Cetec, e grazie anche alla preziosa partecipazione di Andrea Bianconi per la creazione della performance, verranno omaggiati i due grandi artisti Alda Merini e Giovanni Testori, che hanno lasciato un segno poetico indelebile nella città milanese.
Il desiderio è di poter dare il via quanto prima, avendo a cuore sempre la sicurezza, al progetto “Le Stanze di Alda” con un programma di laboratori – per il momento a distanza – mostre, eventi, teatrali e reading poetici virtuali, nella speranza di poter tornare presto tutti insieme in presenza.