76 anni in musica, 76 anni di musica, in costante evoluzione per arrivare lontano dal punto di partenza, anticipando spesso il futuro, lanciandosi in esperimenti che avrebbero spianato la strada agli artisti contemporanei: Franco Battiato, l’innovatore della musica italiana si è spento il 18 maggio 2021, chiudendo il suo personale cerchio tra passato e futuro, che non ha mai percorso nella direzione canonica.
Una carriera stellare, quella di Battiato, difficile da provare a sintetizzare in qualche riga, ma che va necessariamente ricordata per tutto quello che ha saputo dare alla scena musicale nazionale e internazionale. Proviamo a ripercorrere insieme le tappe salienti della sua vita privata e professionale.
Franco Battiato: biografia e curiosità sull’artista catanese
Francesco Battiato è nato il 23 marzo 1945 (Ariete) in Sicilia, ma il mondo lo conosce come Franco, e come uno dei musicisti d’avanguardia più celebri degli ultimi decenni. Nel 1994 si è trovato ad affrontare il grande dolore della sua vita, la scomparsa della madre Grazia: un legame profondo che ha influenzato la sua produzione musicale.
Battiato e l’amore, un mistero irrisolto: il cantante non ha mai avuto ufficialmente nessuno accanto, nessun figlio: “Sono stato innamorato solo una volta, a sedici anni (…). Lei mi faceva tremare le gambe. Fu bello, perché finì lì. Un altro anno di quei tremblement mi avrebbero ucciso“, aveva dichiarato qualche tempo fa.
Il “Maestro”, questo l’appellativo che gli è stato dato, ha sempre preferito vivere lontano dai riflettori: da qualche anno si era ritirato dalle scene nella tranquillità di Milo, alle pendici dell’Etna. Qui ha avuto modo di continuare a sperimentare la sua creatività, tra suoni e parole.
Non solo musica nella sua vita: Battiato ha sempre coltivato la passione per il cinema, la filosofia, l’esoterismo e la cultura orientale, oltre che per la pittura. Era sua abitudine praticare meditazione due volte al giorno, all’alba e all’imbrunire, i periodi del giorno in cui si concentrava il suo pensiero. Il cantante aveva sviluppato una grande fede nella reincarnazione: “Non credo né al cielo né alla terra. Dopo un certo numero di esistenze (credo nella reincarnazione) si spera di entrare nel mondo del non ritorno”, aveva detto.
Battiato è stato impegnato anche nel sociale: dal 2012 al 2013 è stato assessore al Turismo per la Regione Sicilia, ma si è sempre tenuto alla larga dal mondo della televisione e dal web. Nel luglio del 2018 sono cominciate a circolare voci sull’Alzheimer, da attribuire ad una poesia dedicata a lui da Roberto Ferri, Ode all’amico che fu e che non mi riconosce più: la famiglia dell’artista non ha mai confermato né smentito questa circostanza.
La carriera di Franco Battiato: dagli esordi al successo internazionale
La sua carriera comincia tra la fine degli Anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, quando Franco Battiato si avvicina attivamente alle correnti di ricerca e sperimentazioni europee. Comincia a pubblicare per l’etichetta sperimentale Bla Bla e poi passa alla Ricordi. Tra gli album che portano la sua firma in questo periodo è da menzionare “L’Egitto prima delle sabbie”, contenente un brano per pianoforte che gli vale addirittura il premio d’avanguardia Stockhausen.
Le vendite non sono entusiasmanti e dalla Ricordi Battiato passa alla Emi: qui arriva la prima svolta di Battiato, quella che abbraccia il pop “intellettualoide”. Nel 1979 pubblica l’album della “conversione”, “L’Era del Cinghiale Bianco”. Poi arriva “La voce del padrone”, i cui brani diventano dei successi internazionali, con slogan entrati di diritto nel vocabolario della lingua italiana parlata, mentre l’album staziona al vertice della classifica italiana per un anno, vendendo oltre un milione di copie.
I cambi di registro sono un marchio di fabbrica per Battiato che decide a questo punto di voler comporre un’opera per il teatro: così nasce “Genesi”, che debutta al Teatro Regio di Parma il 26 aprile 1987. Nel 1991 incide “Come un Cammello in una grondaia”, album che contiene il significativo brano dedicato all’Italia, “Povera Patria”. Inoltre, lavora alla sua seconda opera lirica, “Gilgamesh”, che debutta con successo al Teatro dell’ Opera di Roma il 5 giugno 1992. Nei suoi tour sceglie di esibirsi insieme a musicisti internazionali, come quando a Baghdad si esibisce in concerto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Irachena, per unire metaforicamente il mondo mediorientale e quello occidentale.
Nel settembre del ’94 un altro grande progetto prende vita: su commissione della Regione Siciliana, per l’ottavo centenario della nascita di Federico II di Svevia, viene rappresentata nella Cattedrale di Palermo l’opera “Il Cavaliere dell’intelletto”, con le sue musiche. Ancora una volta Battiato sorprende tutti nel 1996 scrivendo la migliore canzone dell’anno: “La cura”.
Nel 2003, poi, il cantante si è anche cimentato con la regia, girando il film “Perdutoamor”. Un anno dopo arriva l’esordio come presentatore di un programma culturale in sei puntate, del quale è stato anche il curatore: Bitte, keine réclame (“Per favore, niente pubblicità”), andato in onda sul canale satellitare Rai Doc. Ha partecipato anche al Festival di Sanremo 2011 accompagnando Luca Madonia con il suo brano “L’alieno”.
Le più belle canzoni di Franco Battiato: brani celebri e innovativi
Franco Battiato, uno dei cantanti italiani più famosi al mondo, ha scritto e composto alcuni dei brani più belli e innovativi della musica italiana: ecco le canzoni indimenticabili e più amate del grande artista siciliano.
Centro di gravità permanente
Un brano del 1981, tra le canzoni più belle di Battiato. Nel testo è centrale il forte desiderio del cantautore di trovare un proprio equilibrio, il baricentro che gli dia stabilità e che gli permetta di avere uno sguardo sempre univoco sul mondo. L’ambizione più utopica dell’essere umano.
Cuccuruccuccù
Un’altra celebre canzone di Battiato, un concentrato di frasi che sono diventate iconiche. Un testo ricco di citazioni che passano dall’Iliade alle canzoni dei Rolling Stones: non tutti sanno che in questa canzone a fare da corista c’è un’altra grande artista della scena musicale italiana, Giuni Russo.
La cura
Una canzone che tocca le corde dell’anima e che ha riscosso fin da subito un notevole successo. Il brano non è una “semplice” canzone d’amore, ma un vero e proprio inno al legame universale che caratterizza l’umanità, il gesto senza tempo del “prendersi cura di qualcun altro”. Il testo è stato scritto insieme al filosofo Manlio Sgalambro.
L’era del cinghiale bianco
Contenuta nell’album omonimo questa canzone fa riferimento ad un’era mitologica e quasi magica nella quale ogni uomo riesce a raggiungere la conoscenza assoluta, ma anche il Nirvana spirituale.
Bandiera bianca
Un brano che critica in chiave ironica la società contemporanea. Il brano contiene riferimenti alla politica, al terrorismo e alla dipendenza dal denaro ed omaggi ad alcuni colleghi, come Bob Dylan, Alan Sorrenti, i Doors.
La stagione dell’amore
Brano nostalgico e speranzoso che guarda con un velo di rimpianto alle occasioni perse nella vita, ma che invita ad aprirsi a nuova possibilità e nuove emozioni, in fondo “la stagione dell’amore viene e va”.
E ti vengo a cercare
Canzone intima e spirituale, che racconta la condizione di ogni uomo, sospeso tra terra e cielo, tra tentazioni e desideri materiali e la spiritualità. Battiato canta di uomini che si rifugiano in qualcosa di più grane per cercare conforto e risposte.
Voglio vederti danzare
Un brano che ha fatto registrare un successo inaspettato, ricevendo numerose cover e riarrangiamenti. Il testo che è un vero e proprio viaggio negli usi e costumi dei popoli del mondo viene accompagnato da altrettanti ritmi differenti: si passa dall’elettronica al valzer viennese con una naturalezza che spiazza.
Innovatore, sperimentatore, avanguardista. Poeta, musicista, compositore. Tanti gli aggettivi, altrettanti gli appellativi. Perché le parole non sembrano mai essere abbastanza per descrivere chi, con la propria Arte, ha emozionato e commosso intere generazioni. Resta l’incrollabile certezza di un talento immortale: la musica di Franco Battiato che supera “le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce” per non morire mai.