Il mondo dell’imprenditoria sta subendo una transizione ecologica, grazie all’impegno di giovani propositivi che stanno salvando il clima, combattendo gli sprechi e facendo innovazione. L’Italia è leader in Europa per quanto riguarda il numero di imprese agricole under 35. Con la crisi provocata dall’emergenza sanitaria, il settore agricolo è diventato il punto di riferimento principale per le nuove generazioni.
Dalla carta d’aglio, all’agri drive in, fino ai pescatori di plastica: sono le storie che hanno vinto gli Oscar Green della Coldiretti, nella Giornata Internazionale della consapevolezza sulle perdite e sprechi alimentari proclamata dalle Nazioni Unite, in occasione di Youth4Climate, un’opportunità per i giovani di proporre idee e azioni concrete per combattere il cambiamento climatico.
Storie italiane da Oscar Green: chi sono i giovani vincitori
Quasi 400 giovani tra i 15 e i 29 anni, provenienti da 186 Paesi, si sono incontrati a Milano dal 28 al 30 settembre 2021 per affrontare le principali urgenze in ambito climatico.
Sono sette gli italiani premiati per il loro ingegno.
Nella categoria sostenibilità, l’Oscar è andato a Chiara Meriti che ha trasformato il suo peschereccio nelle Marche nella flotta dei pescatori custodi. Chiara combatte da sempre contro l’inquinamento del mare, facendosi carico di costi e sforzi per selezionare la plastica dal pesce e trasportarla a terra per affidarla a chi di dovere per farla smaltire.
Nella categoria Creatività si è aggiudicato l’Oscar Federico Pedrolli del Trentino Alto Adige, che ha sperimentato con successo il cosiddetto “sidro della movida“: secco o abboccato, il sidro di mele diventa l’alternativa alla birra e al vino per il mondo della movida e del divertimento.
Nella categoria Covid vince l’Oscar Giovanni Zuanon che in Veneto ha sperimentato il primo Agri-drive in piena campagna, dove gustare ottimi spuntini e birra artigianale davanti a un bel film, nella propria auto senza il rischio di contagio. Il giovane imprenditore è stato premiato non solo per aver salvato la sua azienda durante la crisi, ma anche per aver fornito una risposta concreta all’emergenza sanitaria, regalando un sorriso alla popolazione colpita.
Il premio nella categoria “Fare rete” è stato assegnato ad Andrea Liverani della Sardegna che, con la sua start-up, ha avviato una partnership con 10 aziende agricole per un progetto sull’agricoltura di precisione. L’obiettivo è quello di evitare lo spreco d’acqua e utilizzare solo il concime e il fertilizzante strettamente necessari, abbattendo l’inquinamento chimico.
Nella categoria impresa 5.terra, il premio va a Rosa Ferro che, dalla Campania, ha inventato il primo foglio di carta interamente ricavato dall’aglio.
Andrea Tagliabue della Lombardia ha invece vinto nella categoria Campagna Amica.
Il giovane imprenditore, dopo un lungo periodo a Londra, è tornato nelle campagne della Brianza dove ha iniziato a coltivare frutti e a produrre marmellate biologiche con metodi innovativi, secondo i principi dell’economia circolare. “Se fai un prodotto made in Italy e lo fai eccellente non hai nulla da temere” – afferma Andrea.
Infine, nella categoria Noi per il sociale viene premiato Alessandro Bruno che in Valle d’Aosta è riuscito a trasformare la disabilità in impiego remunerato. Nella sua fattoria, sono i ragazzi portatori di handicap ad occuparsi della cura degli animali, delle pratiche dell’orto e, addirittura, della trasformazione dei formaggi.