Manca esattamente una settimana all’attesissimo Festival di Sanremo, giunto alla sua 72esima edizione: dal 1° al 5 febbraio andrà in onda su Rai Uno dal Teatro Ariston, che da quest’anno tornerà ad avere il pubblico in sala dopo un anno difficile in cui gli artisti si sono esibiti davanti ad una platea vuota. Tante sono le anticipazioni di quest’anno, confermate dallo stesso Amadeus in più occasioni.
Il conduttore e direttore artistico per il terzo anno consecutivo ha annunciato che ci saranno omaggi a tre grandi pilastri della musica italiana: Raffaella Carrà e Franco Battiato, scomparsi entrambi nel 2021, e Lucio Dalla, nel decimo anniversario dalla sua morte.
Sarà riservato anche un omaggio speciale a Milva, altra figura di spicco della musica italiana, venuta a mancare sempre lo scorso anno.
La mostra su Milva al Festival di Sanremo: l’artista italiana che ha partecipato a più edizioni
Per omaggiare Milva, la cantante scomparsa lo scorso aprile all’età di 81 anni, a Sanremo sarà installata una mostra permanente con i ricordi del suo percorso artistico, dai vestiti di scena a tutti quegli oggetti che hanno contribuito a renderla una delle icone della musica italiana. L’esposizione è stata voluta dalla figlia e critica d’arte Martina Corgnati.
Milva ha partecipato a ben 15 edizioni del Festival di Sanremo, un record che detiene insieme a Peppino di Capri, Toto Cutugno e Al Bano. La prima volta fu nel 1961, anno in cui arrivò terza con “Il mare nel cassetto”. L’anno seguente, invece, presentò “Tango italiano”, in coppia con Sergio Bruni, con il quale conquistò il secondo posto, e “Stanotte al luna park”, in coppia con Miriam Del Mare, conquistando il quinto posto. Fino al 1969 Milva ha preso parte ad ogni edizione della kermesse italiana, poi ancora nei seguenti anni: 1972, 1973 (portando a casa il Premio Eleganza), 1974, 1990, 1993 e 2007.
Tra i successi musicali di Milva rimasti maggiormente impressi nell’immaginario collettivo vi è anche “Canzone” di Don Backy, presentata al Festival di Sanremo del 1968 in coppia con Adriano Celentano, che si classificò terza, e “Da troppo tempo”, una delle sue più grandi interpretazioni, che ha conquistato un altro terzo posto nel 1973.
Nel 2018 le è stato assegnato il “Premio alla carriera”, ritirato dalla figlia Martina Corgnati.
Soprannominata la “Pantera di Goro”, perché faceva parte del quartetto delle grandi voci femminili italiane degli anni Sessanta e Settanta, insieme a Mina, la Tigre di Cremona, Iva Zanicchi, l’Aquila di Ligonchio, e Orietta Berti, l’Usignolo di Cavriago, era anche nota come “La Rossa” per il colore dei suoi capelli.