Dopo il debutto all’Expo 2020 di Dubai, con l’evento “Olivetti Design Talks” ospitato dal Padiglione Italia, l’esposizione dedicata all’ingegno del nostro Bel Paese arriva a Roma, con la mostra-manifesto Italia Geniale-Design Enables.
Un viaggio nel disegno industriale italiano attraverso la creatività di 66 oggetti cult, come la mitica Valentine Olivetti, una macchina per scrivere nata nel 1968 dal progetto di uno dei più celebri designer italiani, Ettore Sottsass, nonché grande icona dell’estetica Pop.
Per i 90 anni del Ministero dello Sviluppo Economico, la mostra sarà ospitata nella sua storica sede, nelle sale di Palazzo Piacentini, fino al 13 marzo 2022.
Tra gli oggetti iconici del design made in Italy, non possiamo non menzionare l’indistruttibile Moka Bialetti, la bottiglietta rosso fuoco del Campari Soda e il vasetto bianco della coccoina: una colla bianca in pasta per la scuola, per l’ufficio e per l’utilizzo fotografico, a base di destrina di fecola di patate, acqua e profumata con olio di mandorla.
Gli oggetti selezionati spaziano dal settore moda e arredo a quello automobilistico e aeronautico, passando per le tecnologie emergenti: da qui si comprende quanto l’ingegno italiano sia stato capace negli anni di coniugare bellezza e funzionalità, generando lavoro e ricchezza e stimolando l’innovazione.
Storia del design industriale: la creatività italiana in mostra a Roma
L’itinerario espositivo sarà suddiviso in cinque aree ben distinte: Imaginable, Workable, Relationable, Liveable e Moveable.
I visitatori avranno la possibilità di ammirare numerosi oggetti italiani divenuti delle vere e proprie icone mondiali del design, in un percorso che parte dagli anni ’30 e arriva fino ai giorni nostri: oggetti che sono stati capaci di influire profondamente sulla vita quotidiana di diverse generazioni, migliorandola e apportando un valore aggiunto.
Accanto agli oggetti che hanno fatto la storia del nostro Paese, ci saranno prodotti nuovissimi tutti da scoprire, creati grazie alle tecnologie più avanzate: come la Stampante 3D desktop, “XFab 2000“, da utilizzare negli ambiti dell’oreficeria e dell’odontoprotesica, o la prima scheda hardware open-space “Arduino“, che consente di trasferire il concetto di prototipizzazione dal mondo analogico a quello digitale, fino alla ricerca nell’ambito della robotica e dell’intelligenza artificiale con il progetto “EV15 iCub“, che realizza una pelle artificiale sensibile al tatto.