Il palazzo gotico Fortuny, residenza del pittore e stilista Mariano Fortuny da cui prende il nome, nonché sede dell’omonimo museo, riapre le sue porte alla città di Venezia, nel sestiere di San Marco. Il museo fa parte della Fondazione Musei Civici di Venezia.
Dopo gli interventi di restauro al piano terra, danneggiato dall’acqua alta del 2019, l’edificio non sarà più uno spazio espositivo temporaneo, ma un museo permanente, dove riportare alla luce l’universo innovativo del geniale artista.
I lavori di ripristino e messa in sicurezza, finanziati tramite Art Bonus, hanno permesso la riorganizzazione completa dei servizi di accoglienza e il restauro del Portego, un ambiente caratteristico degli edifici civili veneziani edificati durante gli anni della Serenissima Repubblica di Venezia, molto simile ad un salone da ricevimento. Sono state riaperte anche le polifore, finestre tipiche dello stile gotico, punto focale dell’architettura del palazzo e fonte di luce naturale, e ripensato l’allestimento degli ambienti interni.
La nuova esposizione è stata curata da Pier Luigi Pizzi, con l’intervento di Gabriella Belli e Chiara Squarcina, e ospiterà gran parte dei materiali relativi a Mariano Fortuny: preziosi tessuti antichi, foto e dipinti, appartenenti alle collezioni civiche veneziane o custoditi in comodato.
Museo Fortuny: la riapertura in occasione dei 1600 anni di Venezia
I preziosi tessuti rivestono completamente le pareti del piano nobile, mentre le raffinate lampade a sospensione in garza di seta stampata riversano una luce diffusa nelle stanze adiacenti, evocando atmosfere esotiche. Ci sono poi i dipinti, i costumi di scena, le fotografie, i documenti e i brevetti.
Palazzo Fortuny è un vero e proprio scrigno di tesori, che custodisce ancora oggi un importante pezzo della storia della moda e del tessuto di Venezia, la meravigliosa città italiana che quest’anno celebra i suoi 1600 anni. Ed è proprio in occasione del suo compleanno che la sede del museo riapre le sue porte al pubblico, in maniera permanente, mercoledì 9 marzo 2022. Nel weekend del 12 e 13 marzo, l’ingresso sarà anche gratuito.