Buccellati è una storica azienda italiana specializzata in gioielli, orologeria e accessori di lusso, nata dall’arte orafa tramandata da padre in figlio: da Mario Buccellati a Gianmaria Buccellati.
La maison si prepara a debuttare alla Milano design week, in programma dal 6 al 12 giugno, per allestire una mostra che reinterpreta in chiave contemporanea il Galateo. Esposta sulla terrazza della sede del brand milanese, in via Brisa, la mostra è a cura di Federica Sala e il progetto d’installazione disegnato dallo studio Stefano Boeri Interiors. Inoltre, quattro firme del design contemporaneo (Dimore, Ashley Hicks, Chahan Minassian e Patricia Urquiola) interpreteranno la tavola con quattro collezioni storiche Buccellati in argento e una nuova linea di porcellane sviluppate in collaborazione con Ginori 1735.
Buccellati reinterpreta il Galateo: dettagli delle collezioni in mostra
La mostra prende spunto da “Il Libro del Cortegiano” di Baldassarre Castiglioni (1513/1514) e da “Il Galateo” di Giovanni della Casa (1558). Buccellati, che lo scorso novembre ha festeggiato 100 anni dalla sua fondazione, invita a rinnovare il piacere del ricevimento domestico, guardando alla cultura dell’Umanesimo: riletta, sì, da firme di nazionalità diverse, ma contraddistinte sempre dalla possanza e dalla qualità del Made in Italy.
La tavola è il luogo perfetto per mettere in atto le virtù della cordialità e per sottolineare valori quali empatia, grazia e gentilezza.
Le collezioni in argento Caviar, Doge, Marina & Rouche e Tahiti rappresentano proprio quell’italianità allargata e internazionale e saranno affiancate da una nuova linea di porcellane, Double rouche – Florence furnace.
Le porcellane, che saranno presentate per la prima volta alla Milano Design Week, saranno una vendita esclusiva delle boutique Buccellati di tutto il mondo. Gli oggetti replicano i motivi decorativi di Double rouche, storica collezione in argento dell’azienda. Tutti i prodotti sono realizzati in tre colori, cream white, pale green e intense blue, e interamente prodotti dagli artigiani Ginori a Sesto Fiorentino con l’antica tecnica della vetrina, che consiste in un rivestimento vitreo trasparente applicato sul corpo ceramico prodotto. La vetrina possiede funzioni impermeabilizzanti, decorative e protettive.