Il Museo del Novecento di Milano ospiterà la più importante collezione al mondo di opere futuriste e dell’avanguardia italiana.
Il Museo ha ottenuto, in comodato gratuito per cinque anni prorogabili, l’inestimabile collezione privata di Gianni Mattioli, un nucleo di 26 opere dichiarato indivisibile e insostituibile dallo Stato italiano nel 1973. Il valore è stimato in ben 143 milioni di euro.
Mattioli amava l’arte, in modo particolare le opere delle avanguardie di inizio Novecento, e l’amava così tanto da considerarla una necessità per l’uomo, soprattutto dopo le brutture della guerra.
L’annuncio è stato fatto dal Comune e subito postato dal sindaco Beppe Sala sui suoi social: “È una splendida notizia per la città, perché significa che la più importante collezione d’arte privata su Futurismo e Metafisica, con capolavori di Boccioni, Balla, Morandi e Sironi – solo per ricordarne alcuni – potrà finalmente essere ammirata”.
Museo del ‘900 di Milano: in comodato gratuito, le 26 opere della collezione milionaria di Mattioli
Tra i capolavori che compongono la collezione Gianni Mattioli ci sono quadri di Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Gino Severini, Giorgio Morandi, Mario Sironi e Amedeo Modigliani.
Si menzionano alcune delle opere più importanti: ‘Materia‘ di Boccioni, ‘Mercurio passa davanti al sole‘ di Giacomo Balla, ‘Manifestazione interventista‘ di Carlo Carrà, ‘Bottiglie e fruttiera‘ di Giorgio Morandi e ‘Composizione con elica’ di Mario Sironi.
Grazie a questa donazione, il Museo del Novecento “diventerà sempre di più un polo artistico di rilievo nazionale e un punto di riferimento per chi vuole ammirare l’arte italiana della prima parte del secolo scorso”, ha affermato il sindaco Sala.
Al momento le opere sono esposte al Museo Russo di San Pietroburgo, come parte fondamentale della mostra ‘Futurismo italiano della collezione Mattioli. Cubofuturismo russo del Museo Russo e collezioni private‘.
A Milano arriveranno la prossima primavera, con l’idea di presentare una vera e propria galleria del futurismo attraverso la collezione Mattioli, e di creare un grande racconto del Novecento che sarà unico al mondo.