Sono passati 100 anni dalla nascita di Alberto Sordi nel rione romano di Trastevere. Era il 15 giugno del 1920 e la targa sul muro accanto alla casa di Alberto Sordi in Via San Cosimato 7 testimonia il passaggio dell’italiano più italiano di tutti, l’attore che ha saputo raccontare vizi e virtù di un popolo intero.
Figlio di un maestro strumentista e di una maestra, Alberto trascorse l’infanzia a Valmontone, cominciò a studiare canto lirico nel 1937 e poi divenne doppiatore di Oliver Hardy. La sua carriera comincia con l’interpretazione di personaggi radiofonici divenuti immortali, come Il compagnuccio della parrocchietta, Mario Pio, il Conte Claro.
La svolta arriva nel 1952, quando Federico Fellini lo vuole nel suo “Lo sceicco bianco” e successivamente ne “I vitelloni”. Da quel momento la sua carriera divenne frenetica al ritmo di anche 10 pellicole all’anno per un record di 152 apparizioni fino alla morte, il 24 febbraio del 2003. Dai personaggi comici e parodistici passa alla perfetta incarnazione della commedia all’italiana, diventando la scelta dei registi che vogliono rappresentare i difetti dell’italiano medio.
La morte di Alberto Sordi colpì tutti a livello nazionale: il suo corpo venne imbalsamato per permettere il saluto durato due giorni di tutti i suoi concittadini al Campidoglio. Ai funerali solenni in San Giovanni in Laterano fu una folla di 250.000 persone ad accompagnarlo per l’ultima volta. Sulla sua tomba è stata incisa una battuta del “Marche del Grillo”: “Sor Marchese, è l’ora”.
I migliori film di Alberto Sordi
La filmografia di Alberto Sordi è un album ricco di diverse tipologie di pellicole, tra i migliori film girati a Cinecittà, che fotografano momenti differenti di un’Italia in piena evoluzione. Quali sono i film indimenticabili del grande Albertone?
1. LA GRANDE GUERRA di Mario Monicelli, 1959
Un capolavoro del cinema italiano che racconta la prima guerra mondiale attraverso le vicende del milanese Giovanni Busacca interpretato da Vittorio Gassman e del romano Oreste Jacovacci interpretato da Alberto Sordi. Per evitare la battaglia i due si imboscano in trincea e diventano improvvisamente eroi. A Sordi verrà assegnato il nastro D’Argento.
2. UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO di Mario Monicelli, 1977
Al centro della storia c’è la figura del tipico impiegato Vivaldi il cui sogno è quello di procurare un posto al ministero all’amatissimo figliolo. Il destino irrompe tragico nella tipica storia italiana e l’impiegato Giovanni si trasforma in un killer vendicativo: la figura di Alberto Sordi irrompe sullo schermo tra il tragico e il comico, spiazzando tutti.
3. I VITELLONI di Federico Fellini, 1953
Alberto interpreta Alberto, il più vitellone del gruppo dei 5 amici, un provinciale doc, mammone e conformista che non riesce a vedere oltre gli italici stereotipi. Rimarranno nella storia del cinema italiano il braccio alzato all’indirizzo dei lavoratori e il suo travestimento da donna.
4. TUTTI A CASA di Luigi Comencini, 1960
L’8 settembre l’Italia annuncia di aver firmato l’armistizio e mentre tutti sono allo sbando, un gruppo di persone resta insieme per provare a sopravvivere. Anche in questo caso la scelta finale è quella indirizzata verso la parte del bene, proprio come ne “La Grande Guerra”.
5. UN AMERICANO A ROMA di Steno, 1954
Un film che segna il decollo della carriera artistica di Alberto Sordi: Nando Moriconi decide di rompere con la tradizione in nome della moda americana. Un film umoristico che mette in mostra le caratteristiche del Made in Italy a confronto con le abitudini delle star di Hollywood.
6. IL VEDOVO di Dino Risi, 1959
Dino Risi dirige una commedia nera in cui Sordi intepreta il ruolo dell’industriale romano Alberto Nardi, megalomane e incapace, sposato con Elvira, facoltosa milanese che cavalca l’onda del Boom economico. Franca Valeri è la nemesi perfetta per questo intreccio comico che ha strappato diverse risate al pubblico italiano.
7. DETENUTO IN ATTESA DI GIUDIZIO di Nanni Loy, 1971
Una commedia che racconta l’inferno delle carceri italiane. In questo film Sordi è un geometra felicemente sposato in Svezia che rientra in Italia dopo 7 anni e finisce in carcere senza diritti e si trova a dover gestire alle prese con rivolte e punizioni. Cinema di denuncia puro che mostra la crudeltà del carcere italiano.
8. Il MEDICO DELLA MUTUA di Luigi Zampa, 1968
Guido Tersilli è un arrampicatore sociale che fa di tutto per arricchirsi il più possibile, mettendo anche a rischio la sua salute. Un film campione d’incassi con tre miliardi di lire al botteghino. Alberto Sordi viene premiato con David di Donatello e Globo d’oro.
9. LE VACANZE INTELLIGENTI di Alberto Sordi, 1978
Sordi veste i panni del regista e si riprende nei panni del fruttarolo che insieme alla moglie si sottopone ad un itinerario turistico proposto dai figli. Divertentissimo vedere la coppia che si cimenta con la Biennale d’arte e concerti barocchi.
10. BREVI AMORI A PALMA DI MAJORCA di Pietro Bianchi, 1959
Una commedia balneare che porta in scena uno dei più riusciti personaggi di Sordi. Anselmo Pandolfini è un uomo che non conosce vergogna e che tira dritto per la sua strada.
“La nostra realtà è tragica solo per un quarto: il resto è comico. Si può ridere su quasi tutto”, diceva Sordi e su quel “quasi tutto” il mitico Alberto nazionale ha fatto ridere, sorridere e riflettere intere generazioni e continua a farlo, dopo 100 anni dalla sua nascita.