Anna Magnani, il volto vero e appassionato del cinema italiano
“Assomiglio alla mia cavalla, un animale nobile, coraggioso, nervoso. Più che dalla ragione, la mia vita è guidata dall’istinto. Corro contro il vento, gli ostacoli, i dolori e, nonostante le mie gambe storte e magre e la mia groppa un po’ troppo generosa, sono bella”.
L’antidiva per eccellenza, una delle attrici italiane più famose di tutti i tempi, simbolo del Neorealismo italiano. Un’espressione familiare, popolare, intensa, che ha saputo raccontare la faccia più vera dell’Italia. Oggi IEX – Italian’s Excellence rende omaggio ad Anna Magnani.
Anna Magnani: biografia
Nata a Roma in una famiglia borghese decisamente povera e numerosa, fatta di nonna, zie e zio. L’unica bambina era lei, Nannarella, che amava condividere le sue giornate in quel mondo di adulti, pieno d’amore. Una casa sul Campidoglio, con vista sul Palatino: qui ha mosso i primi passi una delle più grandi attrici italiane di tutti i tempi. La lettura dei romanzi, suoi fedeli compagni, le stimolava la fantasia, lasciando l’immaginazione libera di volare lontano.
La sua infanzia è stata segnata da una mancanza forte, importante, quella della madre. La raggiunge, quella madre lontana, a 15 anni, in Egitto e conosce il ricco marito austriaco, il patrigno, e la sorellastra. Ma quella vita non fa per lei, Anna è cresciuta sulle ginocchia della nonna. In Egitto era tutto diverso, e allora la Magnani torna a Roma.
Anche da lontano, la madre decise di guidare l’istruzione della figlia e per Anna si aprirono le porte del collegio. Dopo vari tentativi di fuga, in occasione del matrimonio della zia Italia, Anna torna a casa, protetta dalla nonna, punto di riferimento della sua vita.
La volontà di ricevere un amore senza limiti, di colmare la solitudine, la spinge verso il teatro. A 15 anni si iscrive alla scuola drammatica Eleonora Duse e qui studia per un anno storia dell’arte e del teatro sotto la guida dei professori Silvio D’Amico e Ida Carloni Talli. Viene scritturata a sedici anni e mezzo da Vera Vergani e Dario Niccodemi nella prima compagnia italiana. Grazie ad un colpo di fortuna prende il posto della primattrice e da lì comincia una carriera inarrestabile, fatta di indimenticabili film di Anna Magnani.
La morte della nonna segna una svolta nella carriera di Anna, che tira fuori sulla scena tutta la sua ribellione, quella personalità esplosiva che ne ha fatto una stella del cinema italiano. A 19 anni si innamora dell’uomo che poi avrebbe sposato, Goffredo Alessandrini. Mentre stava recitando all’Arcimboldi di Milano, un piccolo teatro, un uomo la ferma all’uscita e la invita a cena in un ristorante di gran lusso. Un uomo elegante e raffinato, un regista cinematografico che la chiese in moglie. Furono sette anni intensi, di grande amore, ma anche di grandi collere e grandi litigi. A mettere la parola fine i tradimenti di Goffredo e la gelosia di Anna.
Gli amori di Anna, un capitolo che ha contribuito a plasmare quel carattere così forte e ombroso, un capitolo raccontato dalle frasi di Anna Magnani. Dal flirt con Massimo Serato, nacque il figlio della Magnani, Luca, costretto a separarsi dalla madre a tre anni per una grave malattia, la poliomielite. Storie d’amore e di guerra, come quella indimenticabile con il regista Roberto Rossellini. La relazione finì bruscamente a causa della storia tra Rossellini e un’altra attrice, Ingrid Bergman, completamente diversa da Anna: algida, altera, fredda. Rossellini aveva dato alla Bergman la parte da protagonista in “Stromboli Terra di Dio” che avrebbe dovuto essere della Magnani. Allora la Magnani contemporaneamente, gira “Vulcano”, del regista William Dieterle, ambientato nell’isola di Vulcano, poco lontano da quella di Stromboli.
Nel 1956 la consacrazione definitiva, la vittoria dell’Oscar come Miglior Attrice Protagonista per il film “La Rosa Tatuata”. La notte degli Oscar Anna Magnani non va a Los Angeles, vestita e pettinata come una star. Resta a Roma, a letto, a casa sua e quando la chiamano per festeggiare lei non ci crede. Pensa ad uno scherzo, fino al mattino dopo, quando a tutto il mondo è chiaro chi è la Stella del cinema italiano.
La morte di Anna Magnani arriva nel settembre del 1973, a 65 anni a causa di un cancro al pancreas. La sua carriera è stata costellata da film di successo e innumerevoli premi: David di Donatello, Leoni d’Oro, Nastri D’Argento. Come interprete dei migliori film italiani, Anna ha portato sullo schermo la fragilità e la forza delle donne, diretta dai grandi nomi del cinema italiano: Vittorio De Sica, Federico Fellini, Pierpaolo Pasolini.
Le più belle frasi di Anna Magnani
Oltre ai personaggi sacri che ha interpretato, restano le frasi di Anna Magnani.
«Non toglietemi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care».
«L’importante è non avere le grinze al cervello. Quelle in faccia prima o poi t’aspettano al varco».
«Non so se sono un’attrice, una grande attrice o una grande artista. Non so se sono capace di recitare. Ho dentro di me tante figure, tante donne, duemila donne. Ho solo bisogno di incontrarle. Devono essere vere, ecco tutto».
«Le grandi passioni non esistono: sono fantasie dei bugiardi. Esistono solo i piccoli amori che possono durare poco oppure a lungo».
«I tempi felici sono brevi. A sommarne gli attimi in una vita, non fanno una settimana. Eppure la vita è bella lo stesso».
«Il fatto è che le donne come me si attaccano soltanto agli uomini con una personalità superiore alla loro: e io non ho mai trovato un uomo con una personalità capace di minimizzare la mia. Ho trovato sempre uomini, come definirli? Carucci. Dio: si piange anche per quelli carucci, intendiamoci, ma sono lacrime di mezza lira».
Rabbia e dolcezza, grinta e istinto materno. Un volto, diverse anime. Quella de La Sora Pina, donna disperata che insegue un camion nazista gridando il nome del suo uomo. Quella della madre sognatrice che cerca, attraverso la figlia, un riscatto dalla vita di periferia. Quella della politica borgatara che difende la sua gente. Per tutti gli italiani che l’hanno amata, resterà sempre Nanninella, la sanguigna romana che ha incantato il mondo.