“Vi voglio mostrare ciò che una donna può fare”. Questa citazione di Artemisia Gentileschi è lo slogan utilizzato dalla National Gallery di Londra per descrivere la prima mostra monografica organizzata su di lei nel Regno Unito dalla istituzione artistica britannica, nelle sale della Sainsbury Wing, con un titolo semplice ed emblematico: ‘Artemisia‘.
La mostra è visitabile dal 3 ottobre 2020 fino al 24 gennaio 2021 con obbligo di prenotazione via web per le misure di distanziamento sociale (introdotte dalla galleria dopo la riapertura di luglio), è curata da Letizia Treves e organizzata con la sponsorizzazione di Banca Intesa Sanpaolo e il supporto di Google Arts & Culture.
“E’ stata una artista straordinaria, enormemente ammirata già nella sua epoca, e la sua figura ci ispira ancora oggi”, ha detto Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery. Nelle sale del museo internazionale si ripercorrerà la vita tumultuosa di Artemisia attraverso i periodi trascorsi a Roma, Firenze, Venezia, Napoli e Londra: il processo per lo stupro subito, il matrimonio, il coraggio di una donna che ha saputo emergere in un mondo di uomini.
30 opere di Artemisia Gentileschi a Londra: molte arrivano dall’Italia
L’ambizioso progetto espositivo ha permesso di esporre circa 30 opere della pittrice (oltre a lettere e documenti) provenienti da istituzioni pubbliche e collezioni private di tutto il mondo, molte delle quali italiane. Fra queste, le due versioni di ‘Giuditta che decapita Oloferne’, prestate alla National Gallery dalla Galleria degli Uffizi di Firenze e dal Museo nazionale di Capodimonte a Napoli, che per molti sono il simbolo della violenza sessuale subita da parte del pittore Agostino Tassi. “Nei suoi quadri che ritraggono donne emerge tutta la sua straordinaria sensibilità femminea che invece i pittori non riuscivano a infondere”, ha detto la curatrice, Letizia Treves.
La mostra a Londra sarà l’occasione per far conoscere agli inglesi un’eccellenza della pittura italiana, una donna dal grande talento e dall’incredibile forza d’animo, diventata uno storico punto di riferimento.