L’Italia vince alla Berlinale: nella 70esima edizione del Festival tedesco, Elio Germano vince l’orso d’argento per il miglior attore per il ruolo di Ligabue in Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, mentre i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo vincono l’orso d’argento per la miglior sceneggiatura, quella di Favolacce.
La scelta di premiare Elio Germano è dovuta “al suo straordinario lavoro nel catturare sia la follia esteriore che la vita interiore dell’artista Toni Ligabue“. L’attore è apparso sorridente mentre ringraziava il regista, Giorgio Diritti, e tutti quelli che hanno lavorato al film, e ha dedicato il premio “a tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta e ad Antonio Ligabue, alla grande lezione che ci ha dato, che è ancora con noi, che quello che facciamo in vita rimane. Lui diceva sempre ‘Un giorno faranno un film su di me’, ed eccoci qui“.
I gemelli D’Innocenzo ringraziano e divertono tutti alla Berlinale
I gemelli D’Innocenzo si sono lanciati sul palco come in uno show: Damiano ha ammirato il premio e ha cominciato a ringraziare tutti: produttori, cast, famiglia e anche il fratello, lì accanto. Tra un “Grazie” e l’altro è scappata anche qualche imprecazione e un omaggio a Pietro Coccia, fotografo di cinema molto amato che non c’è più.
Quello dei due fratelli è un ritorno: i gemelli di 31 anni sono rientrati alla Berlinale due anni dopo La terra dell’abbastanza, presentato alla sezione Panorama.
Questa volta hanno vinto per la miglior sceneggiatura di Favolacce, una favola nera che racconta senza filtri le dinamiche umane all’interno di una comunità di famiglie di villette a schiera di una periferia del Lazio. Tra sogni e disperazioni si incrociano le storie del proletariato e le aspirazioni piccolo borghesi, chiuse in una cornice di rabbia e disperazione. Il racconto di periferia ha colpito la giuria di Berlino, al punto da meritare il massimo riconoscimento.