“La creatività dell’acqua e il rigore della roccia: ed ecco la cascata.” (Fabrizio Caramagna)
Tutto nasce da un dislivello nel percorso del fiume. Il terreno friabile cede il passo all’acqua e forma una sorta di scalino alto e in pendenza. Un tuffo scrosciante che ricade con forza dall’alto nel laghetto sottostante, simboleggiando l’instancabile lavorio della natura.
Le cascate più belle d’Italia
Tra i mille panorami incantevoli e i numerosi fenomeni naturali che offre la Penisola spiccano le meravigliose cascate naturali e non che, da Nord a Sud, offrono uno spettacolo mozzafiato. Oggi restiamo a bocca aperta e occhi spalancati davanti alle incantevoli cascate d’Italia.
1. Cascata del Toce – Piemonte
Sebbene non sia la cascata più alta del mondo, viene annoverata tra le cascate più alte d’Europa ed è senza dubbio il più bel salto delle Alpi. Dopo aver percorso un sentiero completamente immerso nella natura si arriva ad ammirare uno spettacolo alto 143 metri. Un ponticello di legno, appositamente costruito, accoglie gli increduli spettatori. La forza del getto d’acqua qui viene sfruttata dall’uomo per produrre elettricità: le acque del fiume Toce vengono raccolte in un bacino a monte della cascata e attraverso una galleria raggiungono la centrale dell’Enel. Unica pecca: la cascata è visibile in tutta la sua potenza solo in alcuni periodi dell’anno. Così bella da ispirare artisti come Richard Wagner e Gabriele D’Annunzio.
2. Cascate dell’Acquafraggia – Lombardia
Le cascate in Lombardia? Le ha menzionate Leonardo da Vinci nel suo “Codice Atlantico”: “Su per detto fiume (la Mera) si truova chadute di acqua di 400 braccia le quale fanno belvedere…”. Un Monumento naturale, dall’immenso valore paesaggistico e geologico. Il nome deriva dal latino “acqua fracta”, ovvero acqua “spezzata” da cascate. Il salto d’acqua ha origine dal Pizzo Lago a quota 3050 metri e da qui si scende verso il fondovalle, percorrendo due valli sospese di origine glaciale. formando più cascate in sequenza. Dalla sommità si offrono in tutta la loro bellezza, ma per raggiungerne la vetta è necessario seguire un suggestivo pensiero che si dipana tra castagni, ginestre e rocce. Una deviazione nel sentiero conduce ad un terrazzo che regala l’immediata sensazione di trovarsi proprio dentro la cascata.
3. Cascate delle Marmore – Umbria
Neanche questa è la cascata più alta del mondo, ma è un Patrimonio mondiale dell’umanità. Un dislivello di 165 metri e una scrosciante colonna d’acqua distribuita su tre salti: quello che viene fuori da questa combinazione è una spumosa nuvola bianca che avvolge tutta la vegetazione circostante. Oltre ad essere cascate famose in arte e letteratura, le cascate delle Marmore erano anche la meta prediletta di tutti gli intellettuali che raggiungevano l’Italia da ogni parte del mondo. Non solo acqua: all’interno del Parco delle Marmore è possibile avventurarsi lungo i sentieri escursionistici alla scoperta di rocce e grotte, specie vegetali e animali di particolare rarità, come l’efedra e il merlo acquaiolo. La forza della cascata viene sfruttata per alimentare un intero sistema di centrali idroelettriche.
4. Cascate del Serio – Lombardia
Nelle parole dello scrittore e scienziato bergamasco Giovanni Maironi queste cascate vengono descritte come “il luogo dove rifarsi delle tante amarezze della vita”. Stiamo parlando delle cascate più alte d’Italia e delle seconde più alte d’Europa, con 315 metri di altezza. Il protagonista assoluto di queste cascate del Nord Italia forma un triplice salto che si ammira in tutta la sua spettacolare bellezza da specifici punti: i grandi macigni, a monte della contrada Maslana, e la strada militare che porta al Curò.
5. Cascata dell’Aniene – Lazio
Cascate in Italia: natura, storia e arte si incontrano nel salto dell’acqua, come succede nel parco Villa Gregoriana, che ospita l’antica acropoli di Tivoli. Il fiume Aniene compie un salto di 120 metri dopo aver oltrepassato un fitto bosco di alberi scolari e cunicoli scavati dalle acque. Questo paesaggio ha ispirato nel tempo grandi pittori, come Claude Lorrain e Poussin e il poeta Thomas Gray.
6. Cascate di Riva – Trentino Alto Adige
Una visita a diverse cascate italiane non può non comprendere questo spettacolo imponente della natura: tre cascate, una più impetuosa dell’altra. La più grande si getta da una roccia verticale in 42 metri di profondità. Si visitano meglio in estate, quando la loro portata raggiunge la massima potenza a causa del disgelo del ghiacciaio delle Vedrette di Ries. Amatissime dagli scalatori che sfidano i corsi d’acqua ghiacciati in inverno e amatissime anche dagli appassionati di trekking che percorrono il Sentiero delle cascata e un affascinante ponte sospeso sullo strapiombo.
7. Cascata del Marmarico – Calabria
Anche il Sud Italia si difende bene: oltre a delle caratteristiche cascate in Puglia, c’è la cascata più alta della Calabria e dell’Appennino meridionale, di 114 metri. Un gioiello naturale, che ha origine dal fiume Stilaro, e si incastra perfettamente nel Parco Naturale Regionale Delle Serre, fra il Parco nazionale della Sila e quello dell’Aspromonte. Un sentieri sterrato costeggia il corso d’acqua, attraversano numerosi panorami mozzafiato, viste a strapiombo sullo Stilaro, boschi e ponti, prima di arrivare alla magica cascata.
8. Cascate dell’Acquasanta e Cascata de lu Vagnatò – Marche
Uno scenario naturale che non conosce rivali, quello del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nel versante settentrionale di Monte Rotondo. La misteriosa Valle dell’Acquasanta fa da cornice a questo imponente salto d’acqua, che si raggiunge dopo aver percorso un sentiero fatto di dislivelli e cascatelle, una stretta gola e la diga che ne regola la portata.
9. Cascata dell’Acquacheta – Emilia Romagna e Toscana
Ci spostiamo ora ad ammirare le cascate in Toscana, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Il salto di arenaria si divide in numerosi rivoli, dando vita ad un fenomeno dall’elevato interesse naturalistico ed a una meta di turismo paesaggistico e culturale, situata all’interno dell’itinerario dei parchi letterari: Dante la cita nella Divina Commedia come “quel fiume c’ha proprio cammino prima dal Monte Viso ‘nver’ levante, da la sinistra costa d’Apennino”.
10. Cascate di Molina – Veneto
Le cascate del Molina spiccano all’interno di una caratteristica oasi fatta di acqua, rocce e vegetazione. Il territorio è ricco d’acqua, grazie all’esistenza di sorgenti perenni, ma è anche ricco di paesaggi: prati fioriti, boschi secolari, forre e dirupi. Tappa obbligata. la Grotta di Fumane, abitata dall’uomo di Neanderthal e dall’Homo sapiens dell’Aurignaziano.
Un passo dopo l’altro, tra rocce e fitta vegetazione. Si sposta un ramo, si sente uno scroscio, sempre più vicino. Poi, d’un tratto, la magia, annunciata da suono e freschezza: dal cielo l’acqua si riversa sulla terra, tra mille spruzzi e la meraviglia di chi ammira il trionfo della natura.