A 33 anni è l’influncer italiana più conosciuta al mondo. Nata a Cremona, moglie di Fedez, madre del piccolo Leone, Chiara Ferragni ha appena annunciato di aspettare una bambina. Nel documentario Unposted di Elisa Amoruso (presentato alla 76esima Mostra di Venezia) l’imprenditrice digitale si racconta.
Dalla provincia alla conquista del mondo: tutto parte da una macchinetta digitale acquistata con i punti di un supermercato. Intervistata da Simona Ventura, Chiara ha spiegato cosa l’ha spinta ad arrivare dov’è ora: “Penso che l’amore sia la chiave di tutto”, spiega Ferragni “i miei mi hanno dato tanta sicurezza in me stessa, l’idea che potevo fare qualsiasi cosa nella vita. Mi piace dire che sono una business woman, abbiamo coniato il termine ‘imprenditrice digitale’, sono amministratore delegato di due aziende”.
Chiara Ferragni: dagli inizi al successo internazionale
Ventura le chiede degli inizi: “Pubblicavo su Flickr, mi piaceva fotografarmi, studiare come vestirmi per capire come stavo meglio, una scoperta di me stessa. Ho sempre pensato di fare cose diverse dagli altri. Paura? Soprattutto all’inizio, quando ho aperto il blog, mi arrivavano i primi inviti alle sfilate, ero molto felice ma quando stavo lì mi sentivo insicura. Non ero bene accetta, c’era un clima più snob. Mi facevo un sacco di domande: forse non sono abbastanza forte, abbastanza brava. Il commento che mi ha fatto più male: nessuno si ricorderà il suo nome fra tre mesi. ‘No, ve lo ricorderete’“.
Oggi il fenomeno Ferragni merita una menzione tra le eccellenze italiane, con un’attività da 40 milioni di euro, 11 negozi nel mondo, oltre 150 copertine di magazine in tutto il mondo. Una nuova avventura la attende, quella di diventare madre per la seconda volta, a sostenerla ci sono i fan che continuano a credere in lei: “Ho una grande famiglia oltre 21 milioni di follower che mi seguono, è importante. Sono felice. Ma hai paura della felicità… Non ti devi fasciare la testa e ricordartela quando le cose andranno peggio. Cadremo centomila volte ci rialzeremo sempre”.