“Ci sono città di evidente bellezza che si danno a tutti, e altre segrete che amano essere scoperte. Milano appartiene a questa specie, al punto che riesce difficile stabilire le ragioni del suo fascino. Io credo che esso consista anzitutto nella sua “classe”, né più né meno come avviene per certe donne che ci colpiscono per il loro portamento, anche se belle non sono, e neppure truccate.” (Carlo Castellaneta)

La capitale economica d’Italia, il punto da cui partono e nel quale confluiscono i flussi di denaro che attraversano il paese. Erroneamente si può pensare che Milano sia una città severa, fredda, austera, che poco ha a che vedere con il patrimonio di bellezza paesaggistica della Penisola. Eppure chi la conosce bene sa quanto Milano abbia da offrire in termini di cose da vedere e da fare. Scopriamo insieme cosa visitare a Milano

Cosa vedere a Milano in un giorno

Milano offre magnifici scorci da cartolina: Piazza Duomo, la Galleria, il Castello Sforzesco. Milano e i suoi Navigli, espressione diretta del genio di Leonardo Da Vinci. Milano e il legame indissolubile con il mondo della moda, tra vetrine scintillanti e nomi altisonanti. Una metropoli europea che conserva l’impronta della cultura italiana. Ecco le cose da vedere a Milano!

1. Il Duomo 

Niente di più rappresentativo. Il simbolo dell’intera città. Una chiesa enorme, dedicata a Santa Maria Nascente e costruita per volere di Gian Galeazzo Visconti. Impossibile non correre a vederla appena si mette piede a Milano. I lavori per la sua costruzione cominciarono nel 1386 e diedero vita ad un monumento unico al mondo, con vetrate magnifiche e decorazioni scolpite. Un capolavoro dell’architettura gotica, che fonde insieme caratteristiche dell’arte nordica e di quella lombarda. 

Sulla guglia maggiore troneggia la celeberrima Madonnina, una statua di rame dorato, alta 4 metri. Dalle terrazze di questa famosa struttura si gode di una meravigliosa vista sulle città e sulle Alpi. All’interno è assolutamente da visitare la zona del presbiterio, ristrutturata nel 1500. Sulla volta dell’abside svetta la reliquia del Sacro Chiodo della Croce. In tutto il Duomo ci sono 3.500 statue, tra cui 96 giganti. Il Duomo di Milano è lungo 157 metri, largo 92 e con una guglia di 108,50 metri. Imponente e incantevole. 

milano

Duomo di Milano

2. Museo del Novecento

A pochi passi di distanza dal Duomo, si passa al Palazzo dell’Arengario, che contiene il meraviglioso Museo del Novecento. L’arte italiana si racconta qui attraverso una collezione di oltre 400 opere, tra le quali la celebre “Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo, a cui è dedicata un’intera sala. Tanti artisti dei primi del ‘900 trovano spazio in questa struttura: Picasso, Braque, Klee, Kandinskij e Modigliani. Un’intera area è dedicata poi ai futuristi, come Balla, Boccioni, Carrà, Depero, Severini e Soffici. E poi ancora artisti degli anni ’20 e ’30: De Chirico, Morandi, Marino Marini. Su, al terzo piano, si collocano le opere degli artisti informali quelle degli artisti degli anni ’50 e ’60, come Piero Manzoni. Il quarto piano è riservato al talento di Lucio Fontana: il grande “soffitto spaziale”, il Neon e i Concetti spaziali. Da qui si gode di una spettacolare vista sul Duomo. Infine, percorrendo una passerella sospesa, si arriva a Palazzo Reale con le opere dagli anni ’60 agli ’80: Arte Cinetica e Programmata, Pop, dipinti analitici e arte concettuale.

museo del novecento

Museo del Novecento

3. Il Cenacolo di Leonardo da Vinci 

L’Ultima Cena, il dipinto più famoso di Leonardo Da Vinci, è custodito all’interno del refettorio del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie, a Milano. Troneggia sulla parete nord dell’imponente sala, realizzato tra il 1494 e il 1498, su commissione di Ludovico il Moro. Leonardo dipinse quest’opera a “secco“, invece di usare la tecnica ad affresco usata solitamente. Nel tempo l’opera ha subito dei pensanti deterioramenti e numerosi tentativi i restauro. Quello del 1999 ha restituito al dipinto i suoi colori originali, rimuovendo tutti gli strati precedenti di pittura. Purtroppo nel corso del tempo, a causa delle condizioni ambientali e degli eventi storici, l’opera ha subito dei pesanti deterioramenti e si riesce a vedere solo in parte. Numerose sono state le opere di restauro sull’Ultima Cena, e in particolar modo quella del 1999 ha restituito al dipinto i suoi colori originali e ha rimosso gli interventi precedenti di pittura.

cenacolo vinciano

Cenacolo Vinciano

4. La Pinacoteca di Brera

Una collezione di importanti opere, nata nel 1776, con lo scopo di formare gli studenti dell’Accademia di Belle Arti. Qui giunsero i quadri espropriati alle chiese e agli aristocratici. La collezione ospita alcune delle opere più famose del mondo: la Cena in Emmaus di Caravaggio al Cristo Morto di Mantegna, la Pala Brera di Piero della Francesca, lo Sposalizio della Vergine di Raffaello. Uno dei simboli del Romanticismo è il più amato dai visitatori: il Bacio di Hayez. Cosa fare a Milano? Correre ad ammirare questi preziosi capolavori.

pinacoteca di brera

Pinacoteca di Brera

 

5. I Navigli 

Dietro la faccia della città economica si cela la Milano sull’acqua, romantica e vivace. Il sistema dei Navigli nasce come progetto di collegamento tra Milano e  il Lago di Como, l’Adda, il Lago Maggiore e il Po, fino nord Europa per poi sfociare nel mare. Nella seconda metà del XII secolo, venne costruito il primo tratto navigabile, il Ticinello, lungo 50 chilometri. Nel 1457 Francesco Sforza affidò a Bertola da Novate la costruzione del Naviglio della Martesana, ma ci vollero Ludovico il Moro e Leonardo Da Vinci per completare l’ambizioso progetto. Milano fu collegata al Lago di Como attraverso un sistema di chiuse. Napoleone nel 1805 completò la costruzione del Naviglio pavese e collegò i Navigli al mare. Attualmente questa zona di Milano è frequentata soprattutto per le passeggiate o per una sosta nelle osterie che li costeggiano. Oggi è stato avviato un importante lavoro di riqualificazione di questi canali. Se siete in giro nella grande città e non sapete cosa fare a Milano la sera, il consiglio è un tour in questi deliziosi localini sui Navigli: divertimento assicurato.

navigli

I Navigli

 

6. Il Castello Sforzesco di Milano

750 anni di storia. Un edificio voluto da Galeazzo II e terminato da Francesco Sforza. Una cittadella militare che è anche uno dei castelli italiani più grandi d’Europa. Tante guerre lo hanno reso un simbolo di amore e odio per i milanesi. Ad oggi il castello è diventato un luogo di cultura, ricco di musei: quello d’Arte Antica, la Pinacoteca, quello d’Arte Applicata e il Museo degli Strumenti Musicali. E poi ancora il Museo della Preistoria e Protostoria e il Museo Egizio. Neanche a dirlo, il Castello ospita alcuni capolavori dell’arte italiana: la Pietà Rondanini di Michelangelo, gli affreschi di Leonardo, la Madonna in gloria e santi Giovanni Battista, Gregorio Magno, Benedetto e Gerolamo del Mantegna e il ciclo di arazzi raffiguranti i dodici mesi del Bramantino.

castello sforzesco

Castello Sforzesco

7. La Galleria Vittorio Emanuele 

Il salotto buono di Milano, dove si incrociano i passi di turisti e uomini d’affari. Questo passaggio coperto che mette in comunicazione Piazza Duomo e Piazza della Scala fu ideato nel 1859 e per costruirlo fu indetto un concorso internazionale. 176 architetti proposero le proprie idee e vinse quella di Giuseppe Mengoni. Una galleria attraversata da un braccio, con un’ampia salata ottagonale. Inaugurata nel 1867, la Galleria porta il segno dell’amara scomparsa del suo ideatore, morto durante un’ispezione. Negozi, caffetterie e boutique di ogni genere affollano ogni angolo del cuore pulsante di Milano.

Galleria Vittorio Emanuele

Galleria Vittorio Emanuele

8. Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore

Ci sono voluti 30 anni di restauri per donare a questa chiesa rinascimentale gli splendori di un tempo. Sorta sui resti di un antico luogo di culto, la chiesa era annessa al Monastero Maggiore dell’ordine delle Benedettine. Lo spazio interno è suddiviso in due parti, uno per i fedeli, uno per le monache. La facciata è molto semplice, a discapito dell’interno ricco di meravigliosi affreschi, che ricoprono l’intera strutture. Pennellate di colori vivaci stese dai più grandi Maestri della pittura lombarda del Cinquecento: Bernardino Luini, Simone Peterzano, Bergognone, Lomazzo, Boltraffio. Il pregiatissimo organo, realizzato da Gian Giacomo Antegnani, è utilizzato nei principali eventi concertistici in città.

chiesa di san maurizio

Chiesa di San Maurizio

9. Basilica di Sant’Ambrogio 

La sacra casa del santo protettore della città. Qui è sepolto il vescovo di Milano, morto nel 397. Il più importante esempio di architettura romanica lombarda è preceduto da un atrio a quadriportico, una facciata a capanna è incorniciata da due campanili: quello dei Monaci e quello dei Canonici. All’interno ci sono tre navate coperte da volte a crociera. Resterete incantati di fronte al ciborio del IX sec., baldacchino a stucchi lombardo-bizantini su quattro colonne di porfido rosso, che custodisce l’Altare d’oro. Interessante anche la colonna romana su cui poggia una scultura in bronzo, il “serpente di Mosè”. Leggenda narra che la fine del mondo sarà annunciata dalla discesa dell’animale lungo la colonna. Sempre a proposito di leggende e di colonne romane: accanto alla basilica ce ne è una con due buchi, segno delle corna con le quali Lucifero si incastrò, sconfitto da Sant’Ambrogio. 

basilica di s ambrogio

Basilica di Sant Ambrogio

Cosa mangiare a Milano 

Dopo aver Numerosi sono i piatti della tradizione lombarda che si possono gustare all’ombra del Duomo. Il risotto allo zafferano, la “busecca” (trippa in umido), la cotoletta alla milanese, l’’Ossobuco (trancio di stinco di vitello o manzo in umido). Non dimentichiamo la celeberrima “cassoeula”, un piatto ricco, fatto con verze e le parti “povere” del maiale come le cotenna, la testa, le costine e i piedini. In quanto ai dolci, tipicamente milanesi sono panettone e colomba. simboli delle festività italiane. 

risotto alla milanese

Risotto alla Milanese

Una città che si sveglia all’alba, senza aver mai chiuso occhio, fresca e riposata, pronta per aprire le porte al mondo degli affari. Tra una ventiquattrore e l’altra, scorci di bellezza, opere d’arte dall’inestimabile valore e tanta movida. Milano è da vivere, sognare e godere.