All’interno dell’immenso patrimonio artistico e culturale italiano, gli scavi archeologici di Pompei spiccano per importanza. Orgoglio del Meridione della Penisola e della nazione intera, Pompei è un gioiello da custodire gelosamente, una testimonianza del passato da proteggere affinché le future generazioni possano meravigliarsi ancora di fronte ad una fedele ricostruzione della vita in epoca romana.
Il sito archeologico campano si compone di numerosi luoghi unici che hanno bisogno di costante manutenzione per continuare ad essere visitabili. Ogni giorno numerosi turisti passeggiano per le strade dell’antica Pompei, ammirando con stupore le case, le botteghe, gli spazi pubblici dedicati alla vita sociale e politica della città romana. Da oggi le folle di appassionati avranno un motivo in più per visitare uno dei siti UNESCO, patrimonio dell’Umanità: la Casa degli Amanti riapre al pubblico per la prima volta dopo 40 anni.
Perché la Casa degli Amanti? Perché contiene numerosi rimandi alla sensualità e all’erotismo, a partire da quell’iscrizione poetica incisa su un quadretto a sfondo rosso: “Gli amanti sono come le api, una vita dolce come il miele”.
Il Grande Progetto Pompei: tre nuove domus restaurate
La particolare domus era stata portata alla luce dagli scavi nel 1933 ed era stata fortemente danneggiata dal terremoto del 1980 in Irpinia, tanto da deciderne la chiusura in vista di un restauro che tardava ad arrivare. Dopo 40 anni la bella notizia, annunciata dal ministro della cultura Franceschini: la Casa degli Amanti, l’unica con un secondo piano quasi completamente conservato, è stata finalmente messa in sicurezza, grazie ai lavori avviati nel 2014 con il Grande Progetto, finanziato per la maggior parte con fondi europei, che ha visto l’impiego di una spesa totale di 92 milioni di euro per 76 interventi eseguiti in 5 anni.
Oltre alla Casa degli Amanti riaprono anche tre nuove domus appena restaurate: la Casa della Nave Europa, che deve il nome ad un grande graffito inciso su una delle sue pareti, e la Casa del Frutteto, con il suo spettacolare labirinto floreale, massimo esempio di pittura da giardino. Secondo Franceschini questo è il segnale della rinascita per Pompei: “Una storia di rinascita e riscatto, un modello per tutta Europa nella gestione dei fondi comunitari, un luogo in cui si è tornati a fare ricerca e nuovi scavi grazie al lavoro di tante professionalità dei beni culturali”.