Il fico del Cilento, un simbolo della tradizione agroalimentare campana, una pregiata eccellenza che fa gola a tutto il mondo.
La Denominazione di Origine Protetta fa riferimenti ai fichi cilentani essiccati, ottenuti dalla coltivazione del fico dottato, che prendono il nome di “Bianco del Cilento”. L’importante riconoscimento è arrivato nel 2006: a controllare i fichi di qualità sono il Consorzio Tutela del Fico Bianco del Cilento e un organismo di controllo, Agroqualità.
Fico bianco: origine e caratteristiche
Il fico dottato bianco è arrivato nel Cilento grazie ai greci, intorno al VI secolo a. C. Furono i contadini i primi a consumarli, lavorando nei campi e facendo gustose pause dal lavoro. Abbiamo testimonianza dell’esistenza di una fiorente attività di coltivazione ed essiccazione fichi già dal 1486 nel “Quaterno doganale delle marine del Cilento”.
I fichi in Cilento si coltivano in ben 68 comuni, compresi nella zona meridionale della provincia di Salerno e tra le colline litoranee di Agropoli ed il Bussento, inclusi nell’area del Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. I fichi dottati nascono qui, grazie all’azione mitigatrice del mare e alla barriera naturale creata dagli Appennini che protegge la zona dalle freddi correnti invernali. Il suolo è particolarmente fertile, ideale per la coltivazione del fico “a vaso libero”, ma anche “a vaso cespugliato” e “a siepe”.
Quando si raccolgono i fichi? La raccolta inizia generalmente nel mese di agosto e può continuare fino ad ottobre, a seconda di quando maturano i fichi. Poi i fichi del Cilento passano alle fasi di essiccazione e lavorazione presso strutture agricole ed edifici rurali: l’essiccazione deve avvenire con esposizione diretta al sole o con la bagnatura dei frutti in soluzione di acqua calda e sale al 2%. La buccia assume il tipico colore marroncino dopo il passaggio in forni ad aria calda e a questo punto i fichi secchi del Cilento possono essere messi in commercio.
Ma non è tutto: da questo goloso frutto si può ricavare anche altro. C’è chi recupera il liquido linfatico contenuto nelle foglie utilizzandolo come caglio vegetale per la preparazione dei formaggi. Si dice che questo liquido abbia proprietà terapeutiche già sperimentate dai cilentani per contrastare alcuni problemi alla pelle, come verruche e dermatiti. Le foglie dei fichi bianchi, poi, possono essere utilizzate in infusione per ottenere una tisana che regola i trigliceridi, abbassa il colesterolo e regola la pressione sanguigna.
Quali sono le caratteristiche di questa qualità di fichi? I fichi bianchi del Cilento hanno forma allungata, un colore molto chiaro tendente al bianco (senza buccia), tra il giallo chiaro e il giallo con buccia, e tra il giallo ambrato e il marrone dopo la cottura. La polpa è molto consistente e dolce. Questi fichi si acquistano sfusi oppure nella modalità steccata, cioè infilzati in due stecche di legno parallele.
Ricette con i fichi bianchi del Cilento
Esistono tante golose varianti: i fichi farciti con mandorle, noci, nocciole, semi di finocchietto, bucce di agrumi, i fichi al cioccolato cilentani o immersi nel rum.
Trattandosi di un prodotto essiccato, il fico bianco mantiene le sue caratteristiche organolettiche inalterate a lungo, ma è sempre preferibile conservarli in luogo fresco e asciutto. Quali sono le proprietà salutari di questa eccellenza italiana? Nel frutto fresco sono contenuti enzimi digestivi che facilitano l’assimilazione dei cibi, manganese, calcio, bromo e vitamine. Il frutto è anche ricco di potassio, ferro e calcio.
Scopriamo insieme come gustare al meglio questo frutto cilentano in semplici e golose ricette!
Spaghetti al fico bianco del Cilento Dop
- 300 g di spaghetti
- 8 Fichi Bianchi del Cilento DOP essiccati
- 1 spicchio d’aglio
- 1 peperoncino piccante
- 100 g di pecorino romano
- basilico fresco
- sale
- olio extravergine di oliva
Dopo aver cotto la pasta in abbondante acqua salata, facciamo dorare in un’ampia padella l’aglio e il peperoncino con l’olio, poi aggiungiamo i fichi a pezzi. Un pizzico di sale e facciamo cuocere per circa 15 minuti finché non si sciolgono. Scoliamo la pasta e spadelliamola nel sugo di fichi, insieme ad un trito di basilico e al pecorino.
Marmellata di fichi cilentani Dop
- 1 kg di fichi spellati
- 600 gr di zucchero
- 1/2 mela tagliata a fettine sottili
- 3 chiodi di garofano
- 3 chiodi di garofano pestati
- buccia di mezzo limone tritata
- succo di mezzo limone
- 1 cucchiaio di brandy
Dopo aver pelato e tagliato in pezzi i fichi, procediamo a metterli in una casseruola insieme al succo di limone, la buccia del limone, il brandy ed i chiodi di garofano. Lasciamo appassire a fuoco lento per 15 minuti, aggiungiamo lo zucchero e lasciamo cuocere per 30 minuti. Dopo la cottura, conserviamo in luogo fresco e asciutto la marmellata ottenuta in vasetti di vetro opportunamente sterilizzati.
Fichi secchi al cioccolato
- 1 Kg di fichi bianchi secchi del Cilento
- 300 g di cioccolato fondente
- 400 g di mandorle
- vermouth
Dopo aver tagliato a metà i fichi bianchi secchi del Cilento, farciamoli con le mandorle. Richiudiamo le due metà schiacciandoli in una mano. Sciogliamo il cioccolato fondente a bagno maria, con un goccio di vermouth. A questo punto immergiamo i fichi bianchi interamente nel cioccolato. Lasciamo asciugare e serviamo quando si saranno solidificati.
Dolci frutti del territorio cilentano, dalla polpa ambrata. Essiccati al sole diventano un’eccellenza italiana Dop, esportata in tutto il mondo come prezioso simbolo di un tempo passato: sono i fichi bianchi del Cilento, da cibo povero a prodotto ricercatissimo e raffinato.