L’associazione ‘Gelatieri per il Gelato‘, di cui il maestro Gianfrancesco Cutelli è fondatore, lancia un’iniziativa valida per tutta l’estate 2021, volta a far ripartire le gelaterie italiane artigianali. L’obiettivo posto in essere è quello di promuovere il territorio locale e le eccellenze italiane, con più di 50 gusti speciali realizzati in maniera creativa e con prodotti tipici come l’olio evo sabino DOP, lo zafferano di Basilicata, la ricotta di Frisona e i lamponi dell’Abetone.
Dal 1 luglio al 30 settembre parte, in tutte le gelaterie aderenti, il progetto ‘Il gelato è territorio‘, ideato dall’associazione per promuovere il legame tra il gelato e il luogo in cui nasce, e per difendere sempre la trasparenza della filiera del gelato artigianale. Per tutta l’estate, ogni gelateria proporrà un gusto bandiera, realizzato con almeno un prodotto tipico della sua terra. L’estate 2021 si arricchisce di novità in fatto di gusti di gelato, anche con ingredienti che ricordano la natura, tra essenze floreali e fruttate.
‘Gelatieri per il Gelato’ uniti per celebrare il gelato artigianale, in un’ottica di valorizzazione del territorio locale
Tra le gelaterie che hanno aderito al progetto, figura ovviamente anche la famosissima gelateria De’ Coltelli di Pisa e Lucca, di Gianfrancesco Cutelli, presidente dell’associazione. Cutelli propone un nuovo gusto dal sapore puramente ‘sentimentale’, A Serena, che dedica alla sua compagna di vita. Il gelato è realizzato con latte, uova, zucchero e tre ingredienti del Parco di San Rossore, ovvero: i pinoli non tostati, il miele di spiaggia e la ricotta di pecora massese.
I maestri gelatieri, al pari dei cuochi, si fanno sempre più promotori di un’alimentazione più sana e consapevole, mettendo in atto dei veri e propri percorsi culinari che accompagnano i clienti alla scoperta dei loro prodotti e materie prime di altissima qualità.
Grazie a questo progetto, l’associazione mira proprio a far riscoprire le tradizioni di una volta, quando il gelato artigianale nasceva in un ambito sociale ristretto: il gelatiere di un tempo, infatti, reperiva ingredienti a km zero, rispettava la stagionalità e alimentava così la filiera corta dei fornitori, contribuendo con il proprio lavoro alla circolazione e valorizzazione delle risorse in ambito locale.