A poche ore dalla notizia della morte di Franco Battiato, viene presentato il progetto “Casa dei Cantautori“, un museo della musica italiana che vedrà la sua realizzazione presso le vicinanze dell’abbazia S. Giuliano a Genova. Il museo-non museo nasce da un’idea progettuale della Regione Liguria ed è stato subito approvato e finanziato con oltre 3 milioni di euro dal Ministero della Cultura.
Il progetto sarà completato nel 2023 con l’inaugurazione di un percorso espositivo e multimediale. Inoltre, è previsto il recupero della chiesa e la creazione di un polo formativo destinato ai giovani, con sale concerti e mostre temporanee.
Il ministro Dario Franceschini ha presentato in videoconferenza il programma: l’idea che si cela dietro è quella di riscattare la musica d’autore italiana, ultimamente messa in secondo piano ma che ha formato intere generazioni, trasmettendo valori unici e inestimabili.
Casa dei cantautori a Genova: il riscatto della musica d’autore italiana
Uno spazio da dedicare alla grande canzone italiana, dove la musica non muore mai, riportando in vita anche chi non è più tra noi.
La Casa nasce a Genova perché è qui che trova le fondamenta la musica d’autore, secondo i promotori dell’iniziativa:
“Qui nasce la canzone d’autore, per gli influssi che questa città portuale riceve da oltremare, contaminando poi il corso della canzone d’autore italiana.”
Genova è anche la patria di importanti e influenti cantautori italiani, come Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Umberto Bindi, Giorgio Calabrese e Fabrizio De André. La vedova di De André, Dori Ghezzi, ha così commentato con tono rotto dalla commozione: “Questo sarà un posto dove lui vivrà ancora, per sempre.”
Il percorso sarà in parte multimediale, basato sulla realtà aumentata, e in parte espositivo con cimeli preziosissimi donati dagli artisti o dalle loro famiglie. Tra i vari oggetti in mostra, ci sarà la chitarra Ibanez da cui De André non si separava mai o la Stratocaster con la quale Ivano Fossati ha composto “Cara Democrazia” e “Mio fratello che guardi il mondo”.
Il governatore della Liguria Giovanni Toti, dopo la recente scomparsa di Battiato, ha così commentato:
“È una giornata particolare perché se ne va un grande della musica italiana, quella musica che vogliamo celebrare ricordando la tradizione genovese e ligure della canzone italiana, una forma moderna di poesia e credo che sarà un luogo molto suggestivo dove ognuno, camminandoci dentro, ricorderà anche un pezzettino della propria vita”.