La quarantena forzata, lo stato di emergenza determinato dal Coronavirus ha costretto tutti ad optare per una vita più semplice e meno frenetica: i consumatori puntano ora ad acquisti necessari e a ridurre al minimo gli sprechi. Diventa sempre più importante l’artigianalità, come testimonia uno studio pubblicato sul Journal of Marketing.
Stijn van Osselaer, ricercatore della Cornell University, ha parlato del cosiddetto “handmade effect”. Secondo questa tendenza le persone sono maggiormente disposte ad acquistare, regalare o pagare una cifra più alta per oggetti o capi confezionati a mano perché sono curati nei minimi dettagli, pezzi unici nati dalla passione e dall’amore.
Artigianato tricolore: i numeri del Made in Italy
Nel settore dell’artigianato l’Italia eccelle: le PMI sono la «spina dorsale» del Paese, generano un valore aggiunto del 67%, il 10% in più rispetto alla media europea. In Lombardia ci sono oltre 2.500 artigiani specializzati nella sartoria.
La nuova spinta alla rinascita economica deve arrivare, dunque, proprio dalla produzione locale e dagli atelier artigianali. Parola d’ordine dell’artigianato Italiano? La glocalizzazione: un approccio che consiste nel mantenere le specificità locali, aprendosi però a un mercato globale.