Il 28 aprile 1937 Cinecittà apriva i battenti. Nascevano cosi gli studiosi italiani più famosi del mondo. La storia dei Cinecittà studios è legata ad un misterioso incendio che, nella notte del 26 settembre 1935, distrusse gli studi della casa di produzione Cines di via Veio a Roma.
Fu individuata un’area perfetta: lungo la via Tuscolana, in aperta campagna, venne evidenziato un settore di 500.000 metri quadrati per realizzare la nuova città del cinema. Oltre ai numerosi teatri di posa vennero costruiti stabilimenti di sviluppo, stampa e montaggio, la nuova sede dell’Istituto Luce e quella del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Cinecittà: i film più celebri girati negli studios italiani
In oltre 80 anni di attività, Cinecittà ha ospitato le riprese di grandi capolavori della cinematografia mondiale, oltre che i migliori film italiani. Qui, in quella che venne chiamata come “la fabbrica dei sogni”, sono stati girati anche molti colossal, come Ben-Hur, che nel 1960 vinse 11 Oscar o Gangs of New York, girato interamente a Roma da Martin Scorsese.
1. Amarcord – Federico Fellini, 1973
Il maestro del cinema italiano firma un racconto semi-autobiografico sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta del giovane Titta. Il ragazzo è circondato da stravaganti personaggi nella cittadina immaginaria di Borgo, ispirata alla città d’origine di Fellini, Rimini, nell’Italia fascista degli anni ’30.
Ebbene, proprio Rimini, con le due piazze, il corso, la chiesa, tutto è stato ricostruito a Cinecittà. All’interno degli studi è stata creato anche l’approdo della nave Rex, la cui sagoma fu costruita come un puzzle, migliaia di pezzi realizzati separatamente e poi incollati sul fondale della piscina di Cinecittà.
Questo film vinse l’Oscar come Miglior Film Straniero e ricevette altre due nomination per il Premio alla Regia e Migliore Sceneggiatura (Sceneggiatura Originale).
2. Quo Vadis? – Mervyn LeRoy, 1951
Ci vollero sei mesi di riprese e un anno di post produzione per dare vita al primo kolossal statunitense girato a Roma dopo il termine della Seconda Guerra Mondiale. Non solo: per portare sul grande schermo questa pellicola più che sfarzosa sono state impiegati 30.000 comparse, oltre 100 set, 63 leoni, 7 tori, 450 cavalli, 32.000 costumi, ricostruzioni scenografiche, statue gigantesche alte sei metri e fastosi arredamenti: tutto a Cinecittà.
Il film racconta della terribile dittatura di Nerone e dell’amore tra l’ufficiale Marco Vinicio e la bella Licia. La pellicola venne nominata a otto Oscar (tra cui miglior film, miglior montaggio e miglior colonna sonora) ma non vinse in nessuna categoria.
3. Ben-Hur – William Wyler, 1959
La storia di Gesù Cristo si intreccia a quella del giovane Giuda Ben Hur nel film diretto nel 1959 da William Wyler e tratto dall’omonimo romanzo del generale Lew Wallace. Si tratta del colossal più premiato nella storia del cinema con ben 11 Oscar.
Il più grande cult di genere storico-biblico è stato girato a Cinecittà, con imponenti scenografie, magnifici costumi e migliaia di comparse per realizzare le scene che hanno fatto la storia del cinema, come la corsa delle bighe. In questo caso, si costruì un Circo fuori Roma su un’enorme distesa sabbiosa. Inoltre, per la ripresa delle navi da guerra, venne creata una vasca con dei modellini: l’impressione trasmessa agli spettatori era quella di un vasto mare con dei colossi.
4. Bellissima – Luchino Visconti, 1951
Maddalena Cecconi, interpretata da Anna Magnani è una madre molto ambiziosa che fa tutti i sacrifici possibili perché la figlia Maria venga ammessa ad un provino per diventare una piccola attrice. Ma lo spietato mondo del cinema le farà capire ben presto quanto le sue ambizioni siano sbagliate.
In diverse scene girate a Cinecittà la Magnani venne lasciata libera di recitare quasi a braccio: intensissima la ripresa della donna con la bambina in braccia seduta su una panchina, che pronuncia una richiesta di aiuto non prevista dal copione, ma che si decise di mantenere nell’edizione definitiva.
5. Cleopatra – 1963 Joseph L. Mankiewicz
Elizabeth Taylor interpreta la celebre storia regina d’Egitto alle prese con tutti i suoi amanti: Cesare e Antonio. L’ascesa, la sconfitta e la decisione di mettere fine alla propria vita per mezzo del veleno di un aspide.
Il film, inizialmente girato a Londra, dovette essere trasferito a Roma dopo sei mesi, in quanto il clima inglese pregiudicava la salute della Taylor e deteriorava i set, particolarmente le piante esotiche. Durante le riprese scoppiò la passione tra Elizabeth e Richard Burton: cominciò così una delle relazioni più scandalose della storia del cinema.
6. I vitelloni – Federico Fellini, 1953
Rimini è protagonista ancora una volta dei film di Fellini. Questa volta i personaggi dei quali si raccontano le storie sono cinque giovani: Moraldo (Interlenghi), Alberto (Sordi), Fausto (Fabrizi), Leopoldo (Trieste), Riccardo (Fellini, fratello del regista).
La trama del film, scritta da Ennio Flaiano, era stata concepita per essere situata a Pescara, ma Fellini decise invece di ambientare il film a Rimini, sua città natale e le riprese si svolsero tra Firenze, Viterbo, Ostia e Roma. Una chicca: nell’ultima scena del film la voce di Moraldo che saluta Guido dal treno è doppiata da Federico Fellini, a sottolineare il momento autobiografico nel quale anche lui lasciò la sua città.
7. Le avventure del barone di Münchausen – Terry Gilliam, 1988
Ci troviamo in una piccola città portuale alla fine del Settecento, mentre una compagnia teatrale porta in scena le gesta del barone Munchausen. Tutto procede, fino a quando, sul palco non sale il “vero” barone.
Il film di Cinecittà stile fantasy ha puntato sugli effetti scenografici, sui costumi curati nei minimi dettagli per raccontare come la forza dell’immaginazione serva all’uomo per dimenticare le sofferenze della vita.
8. Il paziente inglese – Anthony Minghella, 1996
Vincitore di ben 9 premi Oscar nel 1997, Il paziente inglese (The English Patient) è un film di Anthony Minghella tratto dall’omonimo best seller dello scrittore Michael Ondaatje. Il conte ungherese László Almásy (Ralph Fiennes), gravemente ferito, viene curato da Hana (Juliette Binoche), una giovane infermiera canadese, che prova ad alleviare le pene del “paziente inglese” leggendo un libro molto amato dall’uomo: Le storie di Herodoto.
Le riprese relative al monastero di Pienza sono state fatte in provincia di Siena nel Monastero di Sant’Anna in Camprena. Molte location sono poi state ricostruite in studio, a Roma, a Cinecittà, mentre le scene girate nel deserto invece sono ambientate in Tunisia.
9. Gangs of New York – Martin Scorsese, 2002
New York, seconda metà del XIX secolo: va in scena la lotta tra varie bande per la spartizione del territorio e la gestione degli affari illeciti nella zona dei Five Points. Da una parte ci sono i ‘Dead Rabbits’, guidati dal giovane Amsterdam Vallon (Leonardo DiCaprio), animato da spirito di vendetta. Dall’altra ci sono i ‘Native American’, condotti dallo spietato Bill Poole (Daniel Day-Lewis) detto ‘The Butcher’, il macellaio.
L’ambientazione del film, quella New York del XIX secolo, fu ricreata interamente e nei minimi dettagli in uno degli studi di Cinecittà a Roma. Un lavoro imponente per uno dei colossal di Scorsese più amati dal suo pubblico.
10. Habemus Papam – Nanni Moretti, 2011
Il Papa è morto e il Conclave deve eleggere un nuovo Papa. Il neoeletto, interpretato da Michel Piccoli è preda dei dubbi e delle ansie, e ha molto timore di non essere in grado di assolvere al suo compito. Per aiutarlo il Vaticano chiama uno psicanalista, Nanni Moretti.
Uno degli sceneggiatori di Habemus Papam, lo scrittore Francesco Piccolo, ha rivelato che per girare il film è stata ricostruita a Cinecittà la Cappella Sistina in proporzione 4/5, ovvero quasi a grandezza naturale.
Come visitare Cinecittà
Cinecittà si Mostra permette al grande pubblico di visitare la Fabbrica dei Sogni. L’esperienza di visita è suddivisa in due momenti distinti: la visita alla mostra negli edifici storici e la visita ai set permanenti. Cinecittà si Mostra è aperta tutti i giorni (tranne il martedì), dalle ore 9.30 alle ore 18.30. Per individuali e famiglie non è necessaria la prenotazione della visita guidata.
Sceneggiature che prendono vita, scenografie pazzesche, ricostruzioni grandiose, trucchi studiati nei minimi dettagli per effetti scenografici che lasciano senza fiato: 83 anni fa l’Italia apriva le porte di Cinecittà, gli studios Made in Italy in cui sono nati dei colossal indimenticabili.