Dichiarato Patrimonio dell’Unesco, il sito archeologico più importante d’Italia apre anche di notte.
A partire dal 1° luglio fino al 26 agosto, tutti i venerdì sera (fatta eccezione per venerdì 12 agosto), dalle ore 20 alle ore 23, sarà possibile passeggiare per le antiche stradine e pietre di Pompei, avvolti da suggestioni notturne e accompagnati da un incantevole percorso sonoro, che si estende da Porta Marina fino al Foro, e da proiezioni artistiche presso la Basilica, che si inseriscono nell’ambito del progetto di arte contemporanea Pompeii Commitment.
Pompei di notte: itinerario del percorso e informazioni utili
Il percorso ha inizio da Porta Marina e conduce all’area monumentale del Foro Civile, dove si affacciano tutti i principali edifici pubblici per l’amministrazione della città e della giustizia, per la gestione degli affari, per le attività commerciali, come i mercati, oltre ai principali luoghi di culto cittadino. I visitatori saranno accompagnati da un intervento artistico sonoro realizzato da Invernomuto.
Sulla parte interna laterale della Basilica sarà invece proiettato un video dell’artista Giovanna Silva, in collaborazione con Giacomo Bianco. Si tratta di una selezione di circa 90 foto scattate durante l’emergenza pandemica.
Il percorso si conclude con la visita all’Antiquarium, edificio dell’800 che ospita uno spazio museale dedicato all’esposizione permanente di reperti che illustrano la storia di Pompei.
L’ingresso serale a Pompei costa 5 euro e l’accesso sarà consentito fino a un massimo di 1500 persone, distribuite su fasce orarie (500 ogni ora, fino alle 22).
Anche se siamo abituati ad associare l’archeologia classica con Roma, il posto in cui si percepisce maggiormente l’essenza dell’Impero Romano è proprio Pompei. Una città grande, importante e ricca, sepolta da 7 metri di cenere e lapilli per più di mille anni, e con tantissimi segreti ancora da scoprire. Oltre ai luoghi di culto o a quelli di rilevanza storica, è possibile scorgere le taverne, le botteghe, i muri con le scritte di propaganda e il lupanare, oppure ammirare la precisione e l’eleganza dei dipinti romani.