“Successo non è solo ciò che realizzi nella tua vita, ma anche ciò che ispiri nella vita degli altri.” (Anonimo)
Quando si parla di imprenditori italiani di successo, si parla di persone che non hanno saputo solo raggiungere le più alte vette dell’imprenditoria mondiale, ma di talenti che hanno lasciato e continuano a lasciare il segno, una scia tracciata per quanti provano la scalata al successo dopo di loro. In cima alle classifiche del mondo degli uomini più ricchi, svettano i nomi di molti imprenditori famosi del Bel Paese, manager dai cognomi altisonanti che portano avanti secolari tradizioni di famiglia, ma anche giovani ricchi italiani che hanno saputo trasformare passioni in solide realtà commerciali.
Imprenditori famosi italiani
Chi sono gli imprenditori italiani più ricchi del mondo? Ce lo dice Forbes, l’importante rivista americana dedicata agli affari.
1. Giovanni Ferrero
Con un guadagno di 23 miliardi di dollari, il CEO della famosa industria dolciaria italiana Ferrero si prende la vetta della classifica. Dal 1946 ad oggi l’azienda fondata ad Alba ne ha fatta di strada, immettendo sul mercato prodotti di fama mondiale, come la crema Nutella, le praline Mon Chéri e i Ferrero Rocher. Giovanni Ferrero ha preso in mano le redini dell’azienda di famiglia nel 2011, dopo la morte del fratello Pietro. Oltre ad essere un giovane imprenditore è anche scrittore di narrativa e saggi di marketing.
2. Leonardo Del Vecchio
Il fondatore e presidente di Luxottica ed EssilorLuxottica si piazza al secondo posto, con 21,2 miliardi di dollari. Uno dei grandi imprenditori italiani è alla guida della più grande holding produttrice e venditrice di occhiali e lenti al mondo dal 1995. Un marchio distribuito in oltre 8000 punti vendita. La storia di Leonardo Del Vecchio è la storia di uno che ce l’ha fatta: nato a Milano in una famiglia numerosa di commercianti di frutta, comincia a 15 anni a studiare design e incisione. La bottega di montature aperta nel 1958 a 22 anni sarà il primo passo di una brillante carriera nel mondo dell’imprenditoria.
3. Stefano Pessina
11, 8 miliardi di dollari per la medaglia di bronzo di Pessina. L’imprenditore classe ’41 ha cominciato studiando ingegneria nucleare a Milano per poi spostarsi a Napoli nel 1977, dove ha riscattato l’azienda di famiglia, specializzata nella distribuzione di farmaci: è nata così Alleanza Farmaceutica. Nel 1986 l’azienda si è fusa con una ditta distributrice in Alleanza Salute Italia. E poi ancora accordi su accordi fino alla conquista del mercato globale nel 2012.
4. Giorgio Armani
Uno stilista che non ha bisogno di presentazioni. Il padre della giacca destrutturata si è diplomato nel 1953, ha iniziato lavorando per la Rinascente fino al 1965, quando è poi è stato assunto per ridisegnare il marchio Hitman del Lanificio Fratelli Cerruti. Nel 1974 esce la sua prima linea, Armani by Sicons. Oggi il marchio ha più di 200 negozi e boutique sparse per tutto il mondo, con un fatturato di 8,9 miliardi di dollari. Il suo nome è associato da sempre all’eleganza, maschile e femminile, e alla moda italiana di successo.
5. Silvio Berlusconi
Imprenditore e politico, tra i più famosi al mondo. Con il suo partito Forza Italia, fondato nel 1994, è stato tre volte Primo Ministro. La sua carriera imprenditoriale prende il volo negli anni ’70, prima con il canale Telemilano e nel 1980 con Canale 5, la prima rete commerciale italiana che si è poi allargata al gruppo radiotelevisivo Mediaset. Berlusconi ha acquistato nel tempo case editrici, cinematografiche, sotto la holding Fininvest. Ad oggi resta uno degli imprenditori italiani più ricchi, con i suoi 8 miliardi di dollari.
6. Massimiliana Landini Aleotti
C’è anche una donna nella Top Ten italiana. Un’ereditiera dal guadagno di 7,9 miliardi di dollari. Insieme ai suoi tre figli è alla guida dell’azienda farmaceutica Menarini, dopo la morte del marito Alberto Aleotti nel maggio 2014. L’azienda, fondata nel 1886, opera ancora oggi nella ricerca, produzione e commercializzazione di farmaci. Attualmente sono 136 i paesi in cui Menarini è presente con la distribuzione farmaci.
7. Augusto e Giorgio Perfetti
Due fratelli, proprietari dell’azienda di famiglia Perfetti Van Melle. Dal 1946 producono e distribuiscono confetti, caramelle e gomma da masticare. La loro è stata la prima azienda a portare il chewing gum in Italia. Come dimenticare le iconiche Brooklyn, con tanto di ponte stampato sul pacchetto? E poi ancora Alpenliebe, Vigorsol, Big Babol, Fruittella, Chupa Chups. Con 6, 6 miliardi di dollari è il terzo gruppo al mondo nel suo settore.
8. Paolo e Gianfelice Mario Rocca
Nella classifica degli imprenditori italiani più potenti ci sono anche i nipoti di Agostino Rocca, considerato uno dei pionieri della siderurgia pubblica italiana. Nel 1945 il nonno aveva fondato l’azienda di famiglia Techint. Attualmente il marchio produce tubi e laminati in acciaio, macchinari siderurgici per il settore minerario. L’azienda ha una base anche in America Latina, dove spicca come la maggiori produttrice di acciaio. Sono sei i brand che fanno parte di Techint, con un fatturato di 4,9 miliardi di dollari, tra cui spicca il gruppo ospedaliero Humanitas.
9. Giuseppe De Longhi
Un cognome, una garanzia nel mondo degli elettrodomestici. L’imprenditore trevigiano classe ’39 può contare su un fatturato di 4,3 miliardi di dollari. Dopo la laurea in Economia e Commercio alla Ca’ Foscari, è passato a gestire l’azienda di famiglia fondata nel 1902 per la produzione di stufe a legna. Negli anni ’80 e ’90 si è passati alla produzione di forni elettrici e climatizzatori, come il celebre pinguino. Negli anni l’azienda ha acquisito importanti marchi come Stimac (1995), Kenwood (2007), Ariete (2010) e Braun (2012).
10. Renzo Rosso
Jeans Italiani= Diesel. Uno dei connubi più famosi al mondo. A crearlo l’imprenditore e stilista veneto che guadagna 4,1 miliardi di dollari. Quando aveva solo 23 anni, Renzo Rosso lancia il marchio Diesel. Ad oggi è presidente di OTB (Only The Brave), una holding che controlla vari marchi di moda, oltre che essere fondatore di un’organizzazione no-profit e di altre aziende.
Perseveranza, saggezza, talento imprenditoriale. La capacità di vedere oltre, di deviare dal sentiero già battuto per osare. La differenza tra chi è chiamato a guidare un’azienda e un manager di successo è tutta qui: ce lo spiegano i più grandi imprenditori di sempre.