Con l’avvento di Giugno, ci sarà una svolta per tutte quelle restrizioni che hanno segnato la vita degli italiani in questi ultimi mesi.
Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise sono già ritornate in zona bianca, ovvero, la fascia di rischio epidemiologico in cui sono previste le minori restrizioni per contenere il rischio di contrarre il virus da Covid-19.
Ristoranti e bar potranno riaprire in tutta sicurezza, dove si può consumare finalmente il caffè seduti al bancone, e non sarà più previsto il limite di 4 persone ai tavoli.
Nelle tre regioni bianche, hanno riaperto in anticipo tutti quei settori la cui ripartenza era inizialmente prevista a luglio, come le piscine al chiuso, i centri termali e le sale giochi. Anche le discoteche riapriranno al pubblico, ma solo per ascoltare la musica e per la consumazione di cibo e bevande: infatti, non sarà ancora possibile ballare in pista tutti insieme.
Italia alla prova con le varie riaperture in zona bianca: scendono i contagi
Il bollettino del Ministero della Salute conferma un calo della curva dei contagi con 1.820 nuovi positivi (su 87mila tamponi effettuati) e il dato delle vittime ancora sotto quota cento in 24 ore. La percentuale di occupazione dei posti letto scende al 12% nelle terapie intensive e all’11% nelle aree mediche, con un ulteriore calo rispetto all’autunno scorso.
“La strategia delle riaperture graduali scelta dal governo e i sacrifici degli italiani stanno pagando” – dichiara il ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini – “la fine dello stato d’emergenza è vicina”.
Nelle tre regioni bianche ripartono anche gli eventi: matrimoni, comunioni, lauree e feste varie, mentre per le regioni gialle si dovrà attendere il 15 giugno. Per parteciparvi, sia in zona bianca che in zona gialla, occorre però una delle tre certificazioni verdi previste dal decreto e che durano 9 mesi: il certificato di avvenuta vaccinazione, il certificato di guarigione o un tampone negativo effettuato 48 ore prima.
La prossima data da fissare è il 7 giugno: anche le regioni Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto passeranno in zona bianca, mentre nel resto dell’Italia gialla ci sarà un piccolo passo avanti con il coprifuoco che slitterà dalle ore 23 alle 24, per poi sparire ufficialmente il 21 giugno.
La mascherina, invece, è l’accessorio che ci accompagnerà ancora per molto ed è sempre previsto l’obbligo di utilizzarla anche all’aperto. Infatti, si potrà pensare di toglierla solo quando almeno la metà della popolazione italiana sarà vaccinata.