Un’antica tradizione che resiste all’avanzare del tempo. La storia di una forma d’arte diventata simbolo di una parte d’Italia, un’eredità creativa tramandata di generazione in generazione, da esibire con orgoglio in tavola o come prezioso elemento d’arredo. Qui, tra i vicoli di questo piccolo borgo sul mare, nasce una delle ceramiche italiane più famose in tutto il mondo, la ceramica di Vietri.
Bellezza e arte si intrecciano sullo sfondo della Costiera Amalfitana, una delle mete più scelte dal turismo internazionale. E proprio i turisti che passano da qui portano a casa come souvenir ceramiche vietresi di ogni tipo, forma e dimensione. La completa lavorazione a mano è il tratto distintivo di questi oggetti, esposti tra i vicoli, le strade, gli alberghi, i ristoranti e le case di questa amena località. Non c’è cartolina della Costiera che non esibisca questa eccellenza del made in italy, vanto dell’artigianato locale e nazionale.
La storia della ceramica di Vietri: riggiole spagnole e arte italiana
Per risalire alle origini di questa tradizione artigianale, bisogna fare un lungo salto temporale verso il passato: le prime testimonianze di questa usanza risalgono al V secolo a.C., al tempo degli Etruschi. L’attività crebbe lungo i secoli al punto da diventare estremamente rinomata nel Medioevo: la ceramica di Vietri era la principale fonte di sostentamento della zona.
Nel 1700 compaiono le ormai “riggiole”, le celebri mattonelle di Vietri, simili a quelle napoletane, ma differenti nelle sfumature cromatiche. Leggenda vuole che sia stato il re aragonese Alfonso il Magnanimo ad importare nel Regno di Napoli l’arte della lavorazione delle rajoletes (maioliche), così in voga in Spagna. Sotto il sole della Campania giunsero quindi i maestri iberici che insegnarono le tecniche di quest’arte agli artigiani napoletani. Da rajoletes deriva, dunque, il termine riggiola.
La storia della Ceramica di Vietri è legata ad un episodio che risale al decennio compreso tra il 1920 e il 1930. In quegli anni la Costiera Amalfitana diventò meta di moltissimi turisti tedeschi ebrei emigrati a causa delle leggi razziali. In cambio dell’ospitalità della gente locale, questi tedeschi offrivano piatti e piastrelle realizzate nel loro stile medievale e bizantino, tipico dell’area germanica. Le due tradizioni, quella vietrese e quella tedesca, finirono per fondersi dando vita ad uno stile totalmente nuovo.
L’arte vietrese di lavorare e decorare la ceramica vive ancora nei piccoli laboratori artigianali che lavorano al tornio. L’abilità tecnica e il gusto per la fusione dei colori vietresi viene tramandata di famiglia in famiglia, di generazione in generazione. L’amore per questa tradizione è visibile da ogni angolo, passeggiando per gli assolati e colorati vicoli della cittadina, con tappa obbligata al Museo della Ceramica di Vietri sul Mare.
Lavorazione della ceramica vietrese: dal tornio alla tavola
Il processo di produzione di queste ceramiche è lungo e complesso, ma si possono individuare delle fasi cruciali.
Nascono così elementi per il bagno e quelle meravigliose mattonelle che vanno a comporre delle vere e proprie opere d’arte sui terrazzi o negli interni di chi sceglie i pavimenti in Ceramica di Vietri.
In una prima fase, l’argilla viene finemente lavorata al tornio, per creare la struttura dell’opera. Al tornio prendono forma i piatti in Ceramica di Vietri e tutte le altre suppellettili.
Poi arriva il momento della prima cottura in forno, importantissima per donare la giusta consistenza a questi oggetti unici.
Si procede, dunque, alla smaltatura, il vestito brillante e colorato che tutti conosciamo.
Nel caso di piatti e piastrelle di Vietri, la procedura si complica ulteriormente: vengono prima immersi in uno smalto bianco, poi si lasciano asciugare per essere decorati a mano, pezzo per pezzo, angolo per angolo, particolare per particolare, con l’occhio attento dell’artigiano.
Una seconda passata in forno fissa il colore rendendo il nostro gioiello vietrese resistente all’uso e al tempo.
Sempre più richieste, poi, sono le bomboniere in Ceramica di Vietri, piccoli concentrati di bellezza che ricordano un’occasione speciale.
Il blu del mare, l’azzurro del cielo, il giallo del sole e dei limoni, gli agrumi che caratterizzano questo bellissimo pezzo d’Italia. E poi ancora il verde della rigogliosa vegetazione, l’arancio e il rosso, che simboleggiano una terra ricca e fertile. I colori riempiono gli occhi, lungo i disegni pennellati da sapienti mani artigiane. Lo sguardo si perde dietro quel piccolo pezzo di panorama condensato in un eccellente prodotto italiano. Non ci sono piatti gemelli, non possono esserci oggetti uguali. Ogni ceramica di Vietri è unica, speciale, irripetibile, esclusiva, preziosa.
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