Potremmo mai parlare di eccellenze italiane senza citare La Settimana Enigmistica? Il settimanale fondato nel gennaio del 1932 a Milano è ad un passo dal compimento dei 90 anni. Sempre attuale, dopo oltre 4000 numeri in uscita, è un vanto italiano e non solo nei settori dell’enigmistica, ma anche nei settori della linguistica, dell’enciclopedismo e dell’umorismo. Al suo interno è possibile trovare un mix utile e divertente di giochi di parole crociate e tanti altri esercizi di logica e rompicapi stimolamente. Sono tantissimi gli italiani che la acquistano ogni settimana e che aspettano trepidanti il numero successivo per controllare le soluzioni della Settimana Enigmistica.
Settimana Enigmistica: la storia
Fondata nel 1932, la Settimana Enigmistica è uscita tutte le settimane, tranne per due mesi e mezzo, nel 1945, al termine della II guerra mondiale. Tra le sue pagine ha trovato spazio la firma del più celebre enigmista di tutti i tempi, Piero Bartezzaghi, morto nel 1989. Uno dei periodici più amati dagli italiani è arrivato per la prima volta nelle edicole il 23 gennaio 1932, al costo di 50 centesimi di lire. La fortuna di questo settimanale è stata la grande capacità di sapersi adattare al tempo che passa, con enigmi riportati all’attualità e una veste grafica completamente rinnovata. D’altra parte la settimana enigmistica è sempre rimasta fedele ai valori di partenza, nelle intenzioni e nei contenuti.
E quando arriva l’estate gli italiani non riescono proprio a farne a meno. eccola comparire in valigia, nello zainetto, sotto l’ombrellone. Un perfetto mix tra intrattenimento ed esercizio, capace di coinvolgere tutta la famiglia. Tra complessi giochi di logica a quiz sulla cultura popolare, c’è spazio anche per qualche risata regalata dalle vignette. La Settimana enigmistica rappresenta una valida alternativa alla virtualità, garantendo il contatto con la carta stampata rigorosamente in bianco e nero. Diventa quasi un rito correre in edicola per sfogliare il nuovo numero ogni settimana e mettersi alla prova con giochi di logica. E per sapere se le risposte sono corrette non si può sbirciare: bisogna attendere una settimana per controllare sulla nuova Settimana Enigmistica le soluzioni. Per i più appassionati è sempre attivo il servizio di abbonamento Settimana Enigmistica, che permette di ricevere il settimanale direttamente a casa.
Giochi enigmistici: la classificazione
Possiamo suddividere i principali giochi enigmistici nelle seguenti famiglie:
• Giochi in versi, che prevedono una risoluzione arguta: l’Enigma, l’Indovinello, la Sciarada, l’Incastro, il Lucchetto ecc.;
• Giochi illustrati, conosciuti più comunemente come Rebus;
• Crittografie: giochi che prevedono l’utilizzo di lettere o segni tipografici per formare parole sensate;
• Cruciverba: giochi che presentano una griglia geometrica in cui bisogna inserire parole che rispondono a definizioni date.
Giochi in versi
L‘indovinello o enigma è un componimento in versi che tratta, apparentemente, un certo soggetto ma che ne descrive in realtà uno completamente diverso.
La sciarada è uno schema enigmistico in cui due o più parole, ma anche frasi, dette ‘parti’, si uniscono senza alterazioni e danno luogo ad un’altra parola o frase, detta ‘totale’. Nella sciarada incatenata quando le due parole si uniscono, si sovrappongono una o più lettere uguali, quelle con cui termina la prima e inizia la seconda. Nella sciarada alterna le prime due parole formano la parola (o frase) totale spezzettandosi e intersecandosi tra di loro.
L’anagramma di una parola (o di una frase) è un’altra parola (o frase) composta dalle stesse lettere, disposte in un ordine completamente diverso.
L’incastro è un vero e proprio schema enigmistico nel quale la seconda parola si inserisce all’interno della prima, creandone una terza di senso compiuto. Nell’intarsio, invece, le lettere della seconda parola si inseriscono nella prima conservando l’ordine ma in modo spezzettato.
Scarto e zeppa consistono rispettivamente nell’eliminazione o nell’aggiunta di una lettera all’interno di una parola, in modo da formarne una terza.
Si ha un cambio quando in una parola si cambia appunto una vocale, una consonante e così via, in modo da crearne un’altra di senso compiuto. Si ha invece uno scambio quando due lettere mutano la propria posizione all’interno della parola. Si ha infine lo spostamento, o metatesi, quando una lettera cambia di posizione, cambiando il significato della parola o della frase.
Nel lucchetto un gruppo di lettere con cui termina la prima parola lo stesso gruppo di lettere con cui inizia la seconda parola vengono scartati. In questo modo le lettere che restano vengono accostate per formare una terza parola. Nella cerniera gruppi di lettere uguali che vengono scartati sono quello con cui inizia la prima parola e quello con cui termina la seconda.
Il palindromo è una parola o frase che si può leggere da sinistra verso destra e viceversa, rimanendo perfettamente identica. Nel caso del bifronte la parola, se letta da destra verso sinistra, è diversa e con un diverso significato. Si ha un antipodo quando, spostando la prima lettera di una parola (o frase) in fondo e leggendola poi al contrario, si ottiene un’altra parola o frase di senso compiuto. Se spostiamo l’ultima lettera all’inizio si ha antipodo inverso. Se la lettera che si sposta viene anche cambiata abbiamo un cambio d’antipodo.
Rebus Settimana Enigmistica
Nei rebus più semplici bisogna associare le lettere che appaiono nell’illustrazione al nome della figura abbinata per ottenere la frase risolutiva. Nei rebus più complessi, invece, occorre interpretare la situazione o l’azione rappresentata.
Una divertente e stimolante sfida con se stessi. Parole da comporre e scomporre utilizzando fantasia e immaginazione, arguzia e intuito. Ad ogni enigma la sua soluzione, alla quale ognuno arriva a suo modo, tenendo in allenamento la mente e condividendo passione ed allegria.