È stata appena confermata la 98esima edizione dell’Arena Opera Festival, il festival lirico che si svolge nei mesi estivi nella città dell’amore per eccellenza, Verona.
In questo periodo di forte crisi per i settori del turismo, delle arti e dello spettacolo, possiamo anche decidere di supportare il Festival e chi ci lavora facendo una donazione libera.
L’Arena diventa ambasciatrice e promotrice della cultura, della bellezza e della ricchezza italiana, grazie alla collaborazione con alcune eccellenze museali nazionali come la Galleria degli Uffizi, i Musei Vaticani, il Museo Egizio e il Museo del Cinema di Torino.
L’edizione del 2021 partirà il 19 giugno portando in scena l’Aida di Giuseppe Verdi in forma di concerto, diretta da Riccardo Muti, in onore del 150° anniversario dell’opera.
Arena Opera Festival: Verona riparte con la stagione lirica
Tra gli eventi in programma vi sono anche Cavalleria Rusticana-Pagliacci, Nabucco, La Traviata e Turandot.
Grazie al via libera delle autorità, l’arena sarà allestita con 6mila posti a sedere. L’anfiteatro veronese si conferma come uno dei teatri italiani più belli d’Europa, con i suoi maestosi spazi disposti in chiave tecnologica.
La pandemia non può fermare l’arte e la cultura e, così, interviene fiduciosa la Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia:
“Abbiamo optato per allestimenti più leggeri e per la tecnologia con questi grandissimi schermi ledwall, 400 metri quadrati di schermi, in cui abbiamo inserito dei contenuti assolutamente straordinari. Ci è venuto in mente di fare rete con tutta la nostra penisola e insieme alle grandi istituzioni museali, archeologiche, e addirittura con i Musei Vaticani per inserire delle immagini in ogni titolo d’opera. Parliamo di Cavalleria Rusticana, Pagliacci, Aida, Nabucco, Traviata e Turandot ma anche del Requiem di Verdi e la Nona Sinfonia di Beethoven. Quindi mettiamo insieme le forze e ripartiamo tutti insieme. Siamo stati tutti chiusi, noi e i musei, e vogliamo insieme riaprire e mostrare al mondo la grande cultura italiana che però è patrimonio dell’umanità.”
L’Arena diventa quindi simbolo di ripartenza: il progetto che prevede la collaborazione con vari enti culturali non è altro che una metafora dello sforzo collettivo che compie tutta la società per uscire dalla crisi.