Le Vie dei Tesori è uno dei più grandi festival italiani dedicati alla scoperta e alla valorizzazione del patrimonio culturale, monumentale e artistico delle città. L’edizione del 2021 si svolgerà in 19 capoluoghi e città d’arte della Sicilia, con oltre 450 tesori visitabili attraverso un sistema digital e smart: palazzi nobiliari, monasteri, musei, chiese e cripte, giardini e luoghi segreti, di solito chiusi al pubblico o non raccontati.
La quindicesima edizione de Le Vie dei Tesori ci porta innanzitutto a Palermo, dove tutto è iniziato: sarà l’anno degli spazi verdi, dei giardini nascosti, delle sale dei palazzi storici, coi loro sontuosi lampadari e preziose collezioni, dei circoli e dei salotti che risuoneranno di musica e storie antiche. Tutta Palermo da vivere, tra terra, cielo e mare. 87 luoghi da visitare, molti dei quali aperti per la prima volta, e un nuovo podcast sulla città da ascoltare: accademici, storici dell’arte, direttori di musei, studiosi e scrittori ci delizieranno con i loro fantastici racconti, aneddoti e curiosità.
Torna Le Vie dei Tesori: il programma del Festival del patrimonio culturale
L’importante manifestazione culturale nata a Palermo, che da 15 anni ci porta alla scoperta di questa meravigliosa città, si è allargata in tutta la Sicilia, fino ad includere ben 19 comuni fra capoluoghi e città d’arte. Gli appuntamenti di quest’anno saranno previsti in 5 weekend compresi tra il 2 e il 31 ottobre, dove la città aprirà le porte ai suoi angoli più occulti. Contemporaneamente a Palermo, sarà la volta anche di Catania, Cefalù, Erice, Ragusa, Scicli e Sciacca che diventeranno grandi musei diffusi, visitabili con un unico coupon.
Per ragioni di sicurezza, dovute all’afflusso di visitatori, è consigliata la prenotazione. Sono previsti i coupon multi-ingresso (da 4 o 10 luoghi) che permetteranno di partecipare alle esperienze in programma o accedere alle visite guidate di uno dei luoghi.
Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori, esprime così il suo orgoglio per il Festival:
“Ci siamo lasciati l’anno scorso con un’edizione ‘eroica’, oggi torniamo per ribadire ai cittadini che questi luoghi sono un collante sociale, un lievito, una chiave di sviluppo della comunità. E penso ai 250 ragazzi che, grazie all’Ufficio Scolastico Regionale e all’Università, faranno un’esperienza con noi accogliendo i visitatori; penso ai nostri collaboratori, penso ai volontari: tutti giovani che imparano ad amare la loro città, capiscono che ci sono grandi potenzialità e spesso decidono di non lasciarla, di restare e di progettare qui il proprio futuro.”