Un’esperienza unica e irripetibile è quella della raccolta delle olive con vista sul Colosseo, soprattutto per i turisti stranieri che nei giorni scorsi si sono addentrati all’interno del Parco Archeologico, osservando incuriositi. Presto diventerà una tappa integrata nella visita di uno dei più importanti monumenti di Roma.
Unire il patrimonio artistico a quello dei prodotti tipici del territorio, quale l’olio extra vergine di oliva è proprio l’obiettivo dell’iniziativa “Far rinascere l’olio degli antichi romani”, organizzata dal Parco archeologico del Colosseo in collaborazione con Coldiretti e Unaprol.
Intorno alle rovine sorge, infatti, un uliveto monumentale. “Nel paesaggio del Colle Palatino sono presenti ulivi di diversa epoca, un’oasi di 189 piante, un tempo abbandonate, che abbiamo recuperato grazie all’assistenza tecnica di Coldiretti, una rinascita legata a un più ampio progetto green per la sostenibilità. La cura degli alberi e la raccolta delle olive avviene nel pieno rispetto del loro ruolo paesaggistico e del contesto storico, oltre che della sostenibilità, con la produzione di un olio unico al mondo.” – racconta Alfonsina Russo, direttrice del Parco del Colosseo, mostrando le preziose bottiglie di olio extra vergine prodotte.
Le bottiglie non sono in vendita ma sono una produzione limitata per promuovere il territorio.
Roma, al Colosseo si produce l’olio extravergine di oliva
L’iniziativa valorizza il legame storico tra l’olio extravergine d’oliva e l’antica Roma, rafforzato anche dalla recente istituzione dell’Olio di Roma Igp.
L’olio degli antichi romani, unico al mondo, diventa una leva per rilanciare nel mercato l’eccellenza dell’olio extravergine italiano, penalizzato dalla concorrenza straniera che lo propone a prezzi bassi e rende il settore poco redditizio.
Il nostro Bel Paese ha già dato prova di attirare turisti grazie alla ricchezza e alla qualità dei nostri vini. Ora si punta ad adottare la stessa strategia con l’olio extra vergine di oliva, che, al pari del vino, esprime caratteristiche specifiche dei nostri territori.
L’Italia è leader nel mondo per il turismo enogastronomico. La ricerca di prodotti tipici e del buon cibo è, infatti, uno dei motori principali che spinge i turisti a visitare le nostre località.
Nicola Di Noia, responsabile olio di Coldiretti, da un consiglio a tutti i consumatori, ovvero, quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane, o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio Evo prima di comprarlo.