Padova, la bellissima città veneta, è nota soprattutto per gli affreschi di Giotto della Cappella degli Scrovegni, del 1300, e per la grande Basilica di Sant’Antonio del XIII secolo, realizzata in stile bizantino.
Dal 24 luglio 2021, tutto il ciclo pittorico del Trecento entra a far parte del Patrimonio dell’Unesco, secondo riconoscimento per la città di Padova, già presente nella World Heritage List nel 1997 grazie al suo Orto Botanico.
Definito anche “giardino dei semplici”, poiché destinato inizialmente alla sola coltivazione delle piante officinali (chiamate nel Medioevo “i semplici”) usate per produrre i medicamenti, l’Orto padovano ha costituito un passo avanti fondamentale per la storia della medicina e della scienza botanica, oltre ad esprimere i canoni estetici del Rinascimento per l’architettura dei giardini.
Dopo oltre vent’anni dal primo riconoscimento, la stessa Unesco dichiara come i cicli di affreschi padovani testimonino il fervore culturale, intellettuale e scientifico già prorompente a quell’epoca, dove gli artisti seppero innovare e avviare una nuova era nella storia dell’arte, ispirando le generazioni a venire.
I cicli di affreschi del ‘300 sono Patrimonio dell’Unesco: secondo riconoscimento per la città di Padova
La nomina riguarda la cosiddetta ‘Padova Urbs Picta‘, che comprende tutto il ciclo pittorico degli otto edifici e complessi monumentali nel centro storico della città, tra i quali la Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto, e gli affreschi del Palazzo della Ragione.
Ciò che rende il ciclo di affreschi la massima espressione del suo tempo è il superamento di quella che all’epoca era la forma dominante, tipicamente bizantina. Giotto, precursore tra i pittori italiani, ha compiuto una vera e propria rivoluzione nella storia dell’arte, anticipando la prospettiva, che svolgerà un ruolo primario solo nel corso del Rinascimento. Di grande impatto anche l’espressività delle scene e la vivacità dei colori utilizzati, che l’artista ottenne attraverso pigmenti che arrivarono a Venezia da varie parti del Mediterraneo.
Oltre a Padova, anche la città di Montecatini Terme entra a far parte della lista del Patrimonio dell’Unesco, inserita tra le grandi città termali d’Europa. 57 sono i siti italiani già iscritti nella prestigiosa lista che, sommati ai 14 iscritti nella lista rappresentativa del Patrimonio immateriale dell’Umanità, portano a 71 riconoscimenti Unesco in Italia. Padova diventa, assieme a Tivoli, una delle poche città al mondo a custodirne due: un primato che rafforza e ribadisce l’eccellenza culturale e artistica italiana nel mondo.