“In Pisa il prato smeraldino della Piazza dei Miracoli assume sembianze di una morbida coltre, di un cuscino nel quale il passo affonda e dal quale le candide architetture del Duomo, del Battistero e del campanile sbocciano con lo spicco e la virginea spontaneità di fiordalisi affrontati.” (Ezio Bacino)
Piazza dei Miracoli, Pisa: un nome talmente suggestivo da essere noto in tutto il mondo. L’origine del nome è da attribuire a Gabriele D’Annunzio che nel 1910 nel suo “Forse che sì, forse che no” scrive: “L ’Ardea roteò nel cielo di Cristo, sul prato dei Miracoli.”. Nel tempo il Prato dei Miracoli è diventato il Campo dei Miracoli e quindi la Piazza dei Miracoli. Miracoli, come i principali momenti della vita religiosa: nel Battistero si celebra la nascita, nel Duomo si svolgono i riti quotidiani dei cittadini di Pisa e, infine, nel Camposanto si conclude il ciclo della vita terrena. Tre enormi protagonisti dell’arte e della cultura italiana, a cui si aggiunge il Campanile del Duomo, meglio noto come la Torre di Pisa.
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Campo dei Miracoli: cosa vedere a Pisa
Per visitare Piazza dei Miracoli bisogna uscire dal centro di Pisa e anche della cinta muraria. Qui, in questo prato, si decise di esprimere la massima potenza e ricchezza della Repubblica Marinara di Pisa. Una decisione che fece scalpore, motivata dalla convinzione di Pisa di non aver bisogno di mura di protezione. In realtà, all’interno della città non esisteva all’epoca uno spazio adatto ad ospitare le opere che vi furono costruite.
I monumenti presenti in Piazza del Duomo a Pisa sono circondati da un grande prato verde, che si fonde armonicamente con il bianco dei giganti scolpiti. Intorno al prato c’è poi una strada pedonale che consente di ammirare questo luogo da ogni angolazione. Fin dai tempi degli Etruschi Piazza dei Miracoli era considerata un importante centro religioso e la bellezza di questo luogo ha attratto negli anni così tante persone da essere inserita dall’UNESCO nella World Heritage List nel 1987.
I lavori per la realizzazione di questo patrimonio dell’Umanità cominciano nel XI secolo e dopo varie modifiche si concludono soltanto nel XIX secolo, grazie all’architetto Alessandro Gherardesca. La piazza che conosciamo ora comincia a prendere forma nel 1064 con la realizzazione della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, costruita con il bottino racimolato dalla vittoria sui musulmani in Sicilia. Pisa era una Repubblica Marinara: elementi del mondo arabo si fondono quindi con la massima espressione del romanico pisano. Qualche anno più tardi si proseguì con l’ampliamento delle mura e con la costruzione del Battistero nel 1152, posizionato davanti alla Cattedrale. 20 anni sarà poi la volta dei lavori per il Campanile e nel 1277 venne costruito anche il Campo Santo. Prima dell’assedio fiorentino nel XV secolo, si entrava nella piazza attraverso la Porta del Leone- Al suo posto venne poi realizzata l’attuale via d’accesso, Porta Santa Maria. Sotto il dominio mediceo-loreno si costruirono edifici intorno ai 4 monumenti, abbattuti poi dal celebre architetto Alessandro la Gherardesca che ha ridimensionato la piazza. Successivi restauri hanno portato alla luce due antiche domus romane e alcune parti di mosaico: con molta probabilità la zona era già utilizzata per alcune funzioni religiose già al tempo dei romani.
Il Duomo di Pisa
La Chiesa principale di Pisa è dedicata a Santa Maria Assunta e fu edificata nel 1064 per celebrare la grandezza della Repubblica marinara. Una cattedrale a cinque navate col transetto a tre, sormontata da una bellissima cupola e circondata da un loggiato. Una costruzione originale dallo stile Romanico Pisano, fusione di elementi classici, islamici, lombardi e bizantini, testimonianza dei contatti politici e commerciali di Pisa con tutto il Mediterraneo.
«Il tempio di marmo bianco come la neve», così riporta la lapide dell’architetto costruttore, Buscheto di Giovanni Giudice. E se l’esterno è una meraviglia, l’interno non è da meno: marmi multicolori e bellissimi mosaici accompagnano la visione di numerose opere d’arte, conservate dopo il terribile incendio del 1595:
– Mosaico absidale con San Giovanni Evangelista (1302) di Cimabue
– Il Pulpito (nella foto qui accanto) o Pergamo capolavoro di Giovanni Pisano (1302-1310)
– Rilievi effettuati da allievi del Gianbologna
– Opere del Beccafumi e Andrea del Sarto nella zona presbiteriale.
Pisa: Il Battistero
Nel 1152 si diede il via ai lavori per la realizzazione del più grande battistero italiano, dedicato a San Giovanni, sotto le direttive dell’architetto Diotislavi. Nicola e Giovanni Pisano rivisitarono la struttura intorno alla metà del Duecento, aggiungendo lo stile gotico, una loggia e una cupola emisferica. Al centro del Battistero si trova il Fonte Battesimale di Guido Bigarelli da Arogno. All’interno, poi, è conservato un grande capolavoro medievale, il Pulpito di Nicola Pisano (1255-1260) ha messo in scena la Vita di Cristo sui 5 pannelli, mentre le colonne rappresentano le Virtù. La circonferenza del Battistero misura poco più di 107 metri per un’altezza di quasi 55 metri. L’interno del monumento è stato appositamente studiato per avere un’acustica eccezionale.
La Torre di Pisa
La storia della Torre di Pisa comincia nel 1173 e già durante la costruzione il Campanile cominciò a presentare cedimenti strutturali. A cosa è dovuta la pendenza della Torre? Al terreno sabbioso non perpendicolare. Per cercare di correggerne la pendenza si misero al lavoro tutti i grandi architetti impegnati, ma fortunatamente nessuno è mai riuscito a raddrizzarla. Nel 1275 la torre fu ampliata con altri 3 piani, la cella campanaria fu aggiunta nel 1350. La torre pendente di Pisa è alta 55 metri, ha una pendenza di 5° verso sud, e per arrivare in cima al campanile si devono salire ben 294 scalini.
Gallerie e arcate scandiscono il profilo della torre di Pisa fino all’arrivo al cospetto delle 7 campane e dello splendido paesaggio che si può godere dall’alto. Il campanile patrimonio dell’UNESCO è alto ben 56 metri, pesa 14.500 tonnellate e ospita ogni anno più di 500.000 persone che affrontano la scalinata a spirale per osservare la piazza da una vista privilegiata. Inutile dirlo, la Torre di Pisa è uno dei monumenti più fotografati al mondo. Nonostante negli anni l’affossamento si sia accentuato sempre di più, la Torre di Pisa non crolla: il baricentro è ancora all’interno della base d’appoggio.
Torre di Pisa orari: Torre, Battistero e Camposanto Monumentale tutti i giorni dalle ore 9:00 alle 18.00. L’ingresso è consentito fino a 30 minuti prima dell’orario di chiusura.
Il Camposanto di Piazza dei Miracoli
Un antico cimitero monumentale situato a nord di Piazza dei Miracoli. L’architetto Giovanni di Simone cominciò a lavorarci nel 1277, progettando la struttura rettangolare con un chiostro interno in arcate gotiche. La struttura è stata edificata intorno alla terra proveniente dal luogo in cui fu crocifisso Gesù: Terrasanta prelevata dal Monte Golgota e trasportata a Pisa durante la quarta crociata. Nel prato del chiostro sono conservati sarcofagi e tombe di origine romana, che ospitano i resti di uomini prestigiosi e nobili pisani. Non è tutto: all’interno del Campo Santo di Pisa è possibile ammirare numerose opere d’arte come: il Pulpito di Giovanni Pisano, la Lampada di Galileo Galilei, affreschi di Benozzo Gozzoli, di Buonamico Buffalmacco con il famoso “Il Trionfo della Morte” , il Tabernacolo di Della Robbia.
Da Sud a Nord dello spazio erboso, dal Battistero illuminato dal sole all’ombra del Camposanto, passando per la straordinaria pendenza della Torre di Pisa. Un percorso di religione, arte, cultura, ma soprattutto vita: dalla nascita alla morte, ammirando la sconfinata bellezza di Piazza dei Miracoli.