“Scrivo canzoni perché non riesco altrimenti a dire quello che sento. Cerco di non scrivere testi, ma poesie d’amore.” (Pino Daniele)

Alle 2.45 del 4 gennaio 2015 il cuore dell’Italia smette di battere per qualche minuto. Il respiro si ferma, tutto si fa silenzio. Sembra non ci sia più musica nel Paese che ha fatto di quest’arte un’eccellenza. Muore Pino Daniele, lasciando in eredità al mondo intero, testi e melodie immortali, destinate a restare indelebili capolavori.

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Pino Daniele

Pino Daniele: discografia e biografia

Giuseppe Daniele, soprannominato Pino, nasce a Napoli il 19 marzo 1955. Un’infanzia vissuta in condizioni economiche non particolarmente agiate lo porta, fin da subito, a tirare fuori quella capacità creativa che ha da sempre contraddistinto il popolo partenopeo: l’arte di arrangiarsi. Per garantirgli un futuro migliore, i genitori mandano Pino a vivere con due zie e sotto la loro guida il giovane artista si appassiona di musica, mentre frequenta ancora le elementari. All’età di 12 anni si esibisce per la prima volta alle feste di compleanno dei suoi coetanei. Prende in mano la chitarra e si dedica allo studio di questo strumento con assoluta dedizione. Si diploma in ragioneria, ma il suo destino è fare il musicista. E così, sono i locali di Napoli a vedere il debutto da professionista di Pino Daniele.

Prima di cominciare la carriera da solista, Pino Daniele è stato bassista della band “Napoli Centrale”. Il successo arriverà con il primo album, Terra Mia, un mix di sonorità mediterranee e testi di cuore, che lo porta al successo in tutta Italia. La canzone più ascoltata e più amata è contenuta in quel primo album e da quel momento non ha smesso di risuonare, come una nenia intessuta di storia e amore per la sua città: “Napule è“. Con l’uscita del secondo album, Pino Daniele sale sul palco del Festivalbar, conquistando il pubblico con la canzone “Je’ so’ pazzo”. Non solo: viene scelto per aprire un concerto indimenticabile. quello di Bob Marley, a Milano, nel 1980.

Comincia la carriera vincente di uno dei migliori cantanti italiani, che non si ferma più: pubblica album, collabora con i più grandi artisti mondiali, arriva sul palco di Sanremo, gira il mondo a ritmo di blues e con quel modo unico di far vibrare la chitarra nelle sue mani, traccia un solco indelebile nel cuore di chi ama la musica. 

Un connubio speciale, quello con Massimo Troisi, porterà Pino Daniele fuori dal mondo della discografia, celebrandolo come autore di colonne sonore che hanno accompagnato i migliori film italiani. 

Nel privato Pino Daniele deve fare i conti con una vita sentimentale abbastanza movimentata. Dal matrimonio con Dorina Giangrande nascono Cristina e Alessandro. Ma a cena a casa dell’amico di sempre Massimo Troisi, il napoletano incontra e si innamora di Fabiola Ciabbaresi, una modella. E qui scatta il secondo matrimonio, dal quale nascono Sara, Sofia e Francesco. L’irrequieto cantautore ama le donne, oltre alla musica, e dopo 20 anni, incontra Amanda Bonini. Accanto a quest’ultima donna, Pino Daniele saluta tutti quelli che lo hanno amato, a causa di un infarto.

un giovane pino daniele

Un Giovane Pino Daniele

Pino Daniele: Album

  • 1977 – Terra mia
  • 1979 – Pino Daniele
  • 1980 – Nero a metà
  • 1981 – Vai mo’
  • 1982 – Bella ‘mbriana
  • 1984 – Musicante
  • 1985 – Ferryboat
  • 1987 – Bonne soirée
  • 1988 – Schizzechea with Love
  • 1989 – Mascalzone latino
  • 1991 – Un uomo in blues
  • 1991 – Sotto ‘o sole
  • 1993 – Che Dio ti benedica
  • 1995 – Non calpestare i fiori nel deserto
  • 1997 – Dimmi cosa succede sulla terra
  • 1999 – Come un gelato all’equatore
  • 2001 – Medina
  • 2004 – Passi d’autore
  • 2005 – Iguana cafè – Latin blues e melodie
  • 2007 – Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui
  • 2009 – Electric Jam
  • 2010 – Boogie Boogie Man
  • 2012 – La grande madre

Pino Daniele: canzoni più belle

A caratterizzare la musica di Pino Daniele è sempre stata la tendenza al miscuglio: il blues e il jazz portato dagli americani tra i vicoli di Napoli diventa la base di un nuovo genere musicale, che si fonde con la tradizione melodica napoletana. Così è nato il tarumbò, un mix tra la tarantella e il blues. Così sono nate le sonorità tipiche, fortuna e impronta del musicista partenopeo, un fil rouge che unisce tutti i suoi brani, le canzoni più belle di Pino Daniele.

Je so’ pazzo

Alla fine degli anni ’70, Pino prepara e pubblica il secondo album, un disco leggero e volto al disimpegno. Tra i testi Pino Daniele scrive di pazzia e ribellione, di una rivoluzione che parte dal basso, come quella di Masaniello, simbolo delle rivolte partenopee. Un brano poco politically correct, ma straordinario, capace di essere sensato in ogni momento storico.

Quanno chiove

Pino Daniele: canzoni in lingua napoletana dal significato profondo, poesie d’amore in musica. Questo testo, inciso nel 1980 per l’album Nero a metà, racconta in modo delicato e sensibile la giornata di una prostituta, scandita da azioni abitudinarie, la voglia di riscatto e quell’ottimistica rassegnazione: “Tant l’aria s’adda cagnà”.

A me me piace o’ blues

Il manifesto della musica di Pino Daniele. Il perfetto compendio di tutto quello che per il musicista partenopeo era suono, colore vibrato dalle note di una chitarra. Ritroviamo qui tutte le caratteristiche delle canzoni Pino Daniele: le radici della tradizione musicale napoletana, il ritmo animale del blues.

Nun me scoccià

La musica di Pino Daniele è soprattutto sperimentazione. Lo si comprende bene in questo brano, esempio della tendenza elettrica e rock del cantante italiano. Il flusso della melodia restituisce un perfetto intreccio di neapolitan blues, riff cosmopoliti e testo in dialetto. 

Napule è

Pino Daniele, canzoni d’amore per donne certo, ma anche per la sua città, una femmina vera e propria, in balia di tutte le sue vitali contraddizioni. In questa canzone, la dichiarazione di un sentimento profondo e viscerale, Pino si esprime al meglio, in testi e musica. 

Che male c’è

 Tra i testi canzoni Pino Daniele non ci sono solo successi in lingua partenopea, ma anche capolavori scritti e pensati in italiano, come questo brano del 1997, che parla dell’amore in modo semplice e spontaneo, proprio come il sentimento che nasce.

Quando

Pubblicata dall’artista nell’album Sotto ‘o sole del 1991, è la canzone che fa da colonna sonora al film Pensavo fosse amore… invece era un calesse, diretto e interpretato da Massimo Troisi. Pino Daniele ha creato la canzone e ha chiesto al regista e attore napoletano di farci un film. Il risultato è un duetto di incomparabile magia, un momento di eccellente arte italiana.

O’ Scarrafone

Questo brano rappresenta il ritorno alle sonorità elettriche di Pino Daniele dopo diversi album mediterranei. Un pezzo che vira verso il pop, molto orecchiabile e amatissimo dalle radio. L’artista napoletano si ispira ancora una volta alle tradizioni della sua terra, ai luoghi comuni della bella Partenope per sviscerare temi importanti, come quello dell’immigrazione, e lanciare più di una frecciatina politica. 

Io per Lei

Un uomo innamorato: questo è il Pino Daniele che scrive e canta uno dei suoi brani più famosi. La celebrazione di un sentimento che ringiovanisce, che fa tornare bambini, dentro e fuori.

‘Na tazzulella ‘e cafè

Ancora una volta Pino Daniele prende uno stereotipo napoletano e lo rovescia. Perché l’essenza di Napoli si può gustare anche in una tazza di caffè? Perché la bellezza sta nelle cose semplici e perché la felicità va cercata nelle piccole azioni quotidiane. Pino lo sa e lo canta. 

Se per Pino Daniele, Napule è mille culure, raccontati in musica per tutta una vita, per Napoli e per l’Italia intera Pino Daniele è, semplicemente, poesia. Pino Daniele è suono vibrante di chitarra, gioco di corde e intreccio di dita che inventano nuove melodie. Pino Daniele è voce, timbro originale, unico, inimitabile. Pino Daniele è suoni e parole, preziosa eredità musicale di cui essere orgogliosi. Pino Daniele è cultura mediterranea, arte eterna che resiste al tempo e allo spazio. Pino Daniele è.