Pirelli è un brand che ha davvero poco bisogno di presentazioni: quest’azienda è considerata un’icona a livello mondiale per quel che riguarda il mondo degli pneumatici e rappresenta senza dubbio un grosso vanto per il Made in Italy.
I numeri che quest’azienda italiana può vantare sono a dir poco altisonanti: nel 2018 il numero di dipendenti è risultato superiore a 31.000, il fatturato ha superato i 5 miliardi di euro mentre gli utili netti sono stati pari a 442 milioni di euro.
Nel mondo, le aziende del settore in grado di competere con Pirelli si contano su una mano: oltre a Continental, Goodyear, Bridgestone e Michelin, infatti, nessuna società riesce a sviluppare dei business così corposi.
Pirelli: una storia tanto notevole quanto antica
Al di là dei numeri, Pirelli è una realtà ammirevole, un vero e proprio simbolo dell’imprenditoria italiana più sana e lungimirante.
Questa grossa S.p.A. multinazionale ha infatti alle spalle una storia davvero antica, la quale ebbe inizio nel lontano 1872.
Il fondatore, ovvero Giovanni Battista Pirelli, fondò la G.B. Pirelli & C., creò in quel di Milano la G.B. Pirelli & C., piccola azienda specializzata nella produzione di articoli in gomma elastica.
Già negli anni successivi l’azienda iniziò a toccare settori merceologici diversi, occupandosi dapprima di liste di gomma per carrozze e, in seguito, di pneumatici per velocipedi.
Il secolo tra il Novecento e il Duemila
Il lasso temporale più ricco di notizie e di innovazioni è sicuramente quello tra il Novecento e il Duemila, un secolo in cui l’azienda non ha praticamente mai smesso di crescere e ha mutato costantemente la propria vision per poter rispondere al meglio alle richieste di mercato.
Nei primi decenni del Novecento Pirelli inizia ad occuparsi di quello che sarebbe divenuto, in seguito, il suo indiscusso core business, ovvero della produzione di gomme per autovetture e veicoli di altro tipo.
Il riscontro ottenuto sul mercato è subito eccellente, di conseguenza l’azienda investe in tecnologia per perfezionare costantemente le proprie proposte e, allo stesso tempo, diversifica i propri prodotti per soddisfare svariate esigenze.
Contemporaneamente, l’azienda apre tantissimi nuovi stabilimenti produttivi, sia in Europa che in altri continenti, e i suoi numeri crescono in modo esponenziale nell’arco di breve tempo.
Pirelli rivolge i suoi mercati in tutto il mondo, di conseguenza parallelamente alla floridezza del mercato interno, anche le esportazioni fanno registrare dei segnali sempre molto positivi che portano il brand ad imporsi come una delle realtà più influenti su scala globale.
Sono innumerevoli le novità presentate da Pirelli a livello di prodotto, e non mancano neppure alcuni brevetti grazie a cui l’azienda riesce a sovrastare in modo ancor più netto la concorrenza internazionale.
La società Pirelli riesce a fronteggiare molto bene anche la fase di recessione verificatasi nei primi anni Novanta, e anche il lasso temporale compreso tra il Duemila ad oggi è molto ricco di novità degne di menzione.
Pirelli dal Duemila a oggi
In questo lasso temporale sono diverse le fasi rilevanti dal punto di vista dell’assetto societario, oltre a ciò è utile sottolineare che Pirelli ha toccato anche dei settori completamente nuovi, forte anche di una Brand Reputation ampiamente consolidata nel corso della sua lunga storia.
Pur mantenendo gli pneumatici per auto e altri veicoli il suo core business indiscusso, Pirelli ha iniziato a produrre anche capi d’abbigliamento, materassi, senza trascurare il settore energetico, con un particolare riguardo verso le fonti rinnovabili.
Ci sono davvero pochi dubbi sul fatto che Pirelli continuerà ad essere un punto di riferimento anche per quel che riguarda il futuro dei pneumatici, e in questo periodo dell’anno, in cui molti automobilisti sono alle prese con la canonica installazione delle gomme invernali, e-commerce rivenditori ufficiali di questo marchio quali EuroImportPneumatici sono letteralmente presi d’assalto.
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