Parla Maria Capobianchi, che dirige dal 2000 il laboratorio di virologia dell’ospedale Spallanzani di Roma, l’istituto italiano in prima linea sulle emergenze legate alle malattie infettive: è stata lei a isolare il Sars-Cov2 dal primo paziente diagnosticato in Italia.
La Capobianchi spiega a che punto siamo con il contagio e con la lotta a questa terribile pandemia. “Per quanto riguarda i vaccini ci sta lavorando su “piattaforme”, le basi di partenza del vaccino, che poi sono adattate a ogni specifico virus: c’è stata un’accelerazione importante, ma ovviamente serve tempo e rigore, per valutare l’efficacia dei possibili vaccini. Non bisogna farsi prendere dalla fretta”.
Cosa pensa della sperimentazione di farmaci che agiscono sul sistema immunitario, come quelli utilizzati per l’artrite reumatoide?
“In questo caso parliamo di farmaci host directed, perché non agiscono sul virus ma sulla risposta dell’organismo a questo, per esempio bloccando la risposta infiammatoria. L’ipotesi è che in alcuni casi la risposta difensiva dell’organismo possa essere eccessiva, contribuendo ad aggravare la malattia. Questa potrebbe essere una delle spiegazioni del fatto che in alcuni casi il virus sembra colpire in modo molto aggressivo anche persone giovani e sane. Questa classe di farmaci quindi non blocca il virus, ma inibisce l’eccessiva risposta difensiva al virus stesso”.
Come proteggersi dal Coronavirus: i consigli dei ricercatori italiani
La ricercatrice che ha isolato il Virus mortale del nostro secolo spiega anche come proteggersi dal contagio: “Stiamo ancora imparando a conoscere questo virus, ma i principi di base sono quelli che già conosciamo: come la maggior parte dei virus che colpiscono l’apparato respiratorio, il Coronavirus entra nell’organismo attraverso le vie respiratorie, soprattutto naso e bocca. Possiamo essere raggiunti dalle goccioline che le persone vicine a noi emettono quando tossiscono, starnutiscono o parlano, oppure contagiarci toccando oggetti o persone che sono contaminati: per questo è fondamentale rimanere distanti dagli altri, e lavarsi spesso col sapone che contiene sostanze che sciolgono l’involucro del virus, oppure con altri disinfettanti”.
C’è un’altra grave epidemia che si sta sviluppando parallelamente al Coronavirus ed è la cosiddetta “infodemia”, l’epidemia di informazioni non sempre attendibili che circolano. Maria Capobianchi pensa che sia estremamente pericolosa: “ E’ un problema serio, ripeto continuamente che bisogna ascoltare fonti ufficiali, autorevoli: si vedono in giro troppe notizie del tutto prive di fondamento, che purtroppo rimbalzano e vengono riprese anche dai media”.
In merito al Coronavirus fidiamoci solo delle fonti ufficiali e rispettiamo le regole, ricordandoci che siamo in buone mani: quelle dei medici e dei ricercatori italiani, che prima del resto del mondo, hanno capito qual è il nemico con cui abbiamo a che fare e come combatterlo!