I rifugi di montagna, accoglienti e funzionali luoghi di sosta diventati delle tappe turistiche di assoluto interesse per chi ama gli splendidi paesaggi montani italiani. Quando parliamo di rifugi alpini, ci riferiamo a dei punti d’appoggio nati nella seconda metà dell’Ottocento per concedere agli alpinisti un luogo in cui pernottare prima della dura salita. Il rifugio di montagna era un miraggio dopo molte ore di cammino, spesso dopo intere giornate.
Ogni rifugio in Italia nasce quindi come struttura spartana costruita dal Cai fin dal 1863 per poi evolversi nel rifugio alpino che conosciamo oggi. Dopo oltre 150 anni sono oltre 750 i rifugi e bivacchi di Cai, privati e associazioni che spuntano sui monti d’Italia.
Rifugi montani italiani: le migliori strutture
Tra rifugi aperti e luoghi di sosta classici, chalet di lusso in montagna e mete gastronomiche ambitissime, scopriamo insieme quali sono le strutture da non perdere sulle montagne della Penisola.
RIFUGIO BERTONE (AO)
Cominciamo dai rifugi sul Monte Bianco: da questo luogo valdostano il principe delle Alpi si può ammirare in tutte le sue cime e i ghiacciai. Questo rifugio si trova a 2000 m, sul Mont de la Saxe, sull’alta Via n. 1 della valle d’Aosta, a monte di Courmayeur (Ao). Si può giungere qui sia da Planpincieux, in val Ferret, che da Courmayeur attraverso la val Sapin. Da quest’anno wi-fi free per i clienti.
RIFUGIO ZAMBONI-ZAPPA (VB)
Tra i rifugi del Piemonte spicca questo situato ai piedi del Monte Rosa, a 2070 m in alta valle Anzasca, in provincia di Verbania, proprietà della sezione Sem (Società Escursionisti Milanesi) del Cai. Da qui si può partire per indimenticabili scalate o brevi escursioni. Il prato è adatto alle visite turistiche di intere famiglie, perché permette ai bambini di giocare. La presenza di massi erratici è gradita dagli appassionati di bouldering (arrampicata sui massi).
RIFUGIO LUIGI BRIOSCHI (LC)
Numerosi rifugi in Lombardia offrono utili servizi, come questo che sorge sulla vetta del Grignone, a 2410 m. Come altri rifugi di Lombardia è stato rimodernato negli anni Novanta: dispone di 34 posti letto e può ospitare fino a 40 persone a pranzo. Il menu propone generalmente zuppa d’orzo, pizzoccheri, spezzatino, brasato o selvaggina con polenta. Si parte dal colle di Balisio per raggiungere la vetta lungo il versante Est.
RIFUGIO CESARE BRANCA (SO)
Uno dei rifugi in Valtellina più frequentati, che sorge nel Parco nazionale dello Stelvio a 2493 m, situato di fronte al grande Ghiacciaio dei Forni, costruito nella prima metà del Novecento. Raggiungibile da diversi punti, è la base per le attività di scialpinismo e le escursioni organizzate in tutto il Gruppo dell’Ortles-Cevedale.
RIFUGIO GIUSEPPE GARIBALDI (BS)
Ci spostiamo a Brescia, ed esattamente a 2548 m di altezza, sulla rive del lago del Venerocolo, per scoprire uno dei rifugi sull’Adamello più suggestivi. Da qui si parte per la scalata, potendo contare su un luogo di sosta con ben 98 posti letto, raggiungibile da Temù (malga Caldea) in circa 3 ore.
RIFUGIO VAJOLET (TN)
Passiamo ai rifugi del Trentino, facendo tappa a 2243 m nella zona del Catinaccio sotto le Torri del Vajolet, dal quale si possono effettuare scalate di diversa entità. Si raggiunge dalla provincia di Trento grazie ad un servizio di pullmini. Questo rifugio trentino è incluso in un percorso denominato Dolomites trekking 1 che comprende un’escursione di 7 giorni (6 notti) attraverso i rifugi Vajolet, Fronza alle Coronelle, Bolzano, Alpe di Tires, Sasso Piatto e Vicenza.
RIFUGIO ANTONIO LOCATELLI (BZ)
Affascinanti e confortevoli, sono i rifugi sulle Dolomiti, come il rifugio Locatelli, situato a 2438 m in alta Val Pusteria. Questo rifugio sulle Dolomiti dispone di 140 posti letto e di una splendida terrazza panoramica con vista sulle Tre Cime di Lavaredo e il Monte Paterno. Viene considerato come uno dei rifugi aperti in Trentino da giugno a fine settembre, ma può essere raggiunto anche dai rifugi veneti.
RIFUGIO FANES (BZ)
Amanti dei rifugi in Trentino, della montagna e del relax? Questo è il posto che fa per voi, situato a 2060 m all’alpe di Fanes Piccola. Come gli altri rifugi in Alto Adige, offre tanti servizi agli ospiti: il trasporto mediante jeep o gatto delle nevi, l’organizzazione di escursioni verso Ju de Limo, l’omonimo lago e Col Bechei, detto anche Parei. Chicca del posto è la proposta di cucina ladina con un menu a base di canederli allo speck, omelette spezzata, frittelle di spinaci, gulasch, torte di mele e strudel.
RIFUGIO GIUSSANI (BL)
A 2580 metri di altezza, nel cuore delle Tofane, ecco uno dei rifugi in Veneto più belli. Rappresenta un funzionale punto d’appoggio per escursionisti ed alpinisti, offrendo servizio di pernottamento, bar e ristorante. Si arriva qui dopo una lunga e sana passeggiata tra massi con tracce di postazioni belliche della Prima Guerra Mondiale.
RIFUGIO MALGA ZANONI (GE)
Rifugi in Liguria? Ecco una bellissima struttura che sorge sul sito di un’antica malga di pastori, a circa 1000 metri di altura. Per costruire questo rifugio, che dispone di 21 posti letto in camera e diverse camerate, è stato utilizzato il legno delle foreste dell’Aveto in ottica di sostenibilità. L’edificio è anche indipendente dal punto di vista energetico, grazie all’impianto di pannelli solari e riscaldamento a legna con termocamini.
RIFUGIO CREMONA (BZ)
Il rifugio Cremona alla Stua sorge su un dosso di roccia nelle vicinanze del Lago della Stua a 2399 m. con vista panoramica su tutta la Val di Fleres – Pflerschtal. Sono disponibili 35 letti e 20 posti letto in stanzone, oltre ai numerosi e affascinanti aneddoti del gestore del rifugio, noto per la sua proverbiale accoglienza.
Luoghi di sosta per abili escursionisti, affascinanti mete turistiche per chi ama la montagna: caldi ambienti, offerta gastronomica tipica e tanti servizi, ma su tutto vince l’incredibile panorama delle Alpi e delle Dolomiti italiane, una finestra aperta sul paradiso.