Sandro Veronesi ha vinto, con 200 voti, il suo secondo Premio Strega con ‘Il colibrì’ (La neve di Teseo). Lo scrittore aveva già precedentemente vinto nel 2006 con Caos Calmo, che è stato utilizzato come sceneggiatura per un film di Antonello Grimaldi con Nanni Moretti.
Veronesi ha dedicato la vittoria alle sue persone importanti: “Sto pensando alla mia famiglia, ai miei figli, a mia moglie, ai miei fratelli. Sto pensando al mio editore, a Elisabetta Sgarbi, a Umberto Eco che è stato così generoso da fondarla questa casa editrice. Sto pensando agli amici che mi hanno sostenuto, che hanno votato il libro. Sto pensando all’uomo nuovo, che poi è una donna. A tutte le persone nuove che ci sono e a tutte le navi in mare”.
La classifica del Premio Strega 2020: Veronesi batte Carofiglio
Un’edizione memorabile del premio Strega, la prima dopo il Coronavirus, che Veronesi ha celebrato con queste parole: “Solo l’amare, solo il conoscere conta, non l’aver amato, non l’aver conosciuto. La gente cambia, le persone cambiano. C’è un paesaggio diverso, nativi digitali che adesso leggono, che hanno un atteggiamento diverso e questo uno lo percepisce anche s equa dentro sembra che il tempo si sia fermato. Non mi ricordo nulla della prima volta, lo leggo sui libri che c’e’ stata una vittoria”.
Il romanzo è la storia di Marco Carrera, un uomo colpito da tante vicende dolorose. Il colibrì simboleggia l’energia che annienta e fa rinascere, attraverso la perdita e l’amore, il destino e le scelte , la ricerca di se stessi, la psicoanalisi, i sogni, i simboli con tante suggestioni e citazioni letterarie.
Al secondo figlio Gianrico Carofiglio con ‘La misura del tempo’ (Einaudi). Al terzo posto un altro titolo Einaudi, ‘Almarina’ di Valeria Parrella. E Gian Arturo Ferrari è al quarto posto con ‘Ragazzo italiano’, scritto per Mondadori il suo libro d’esordio a 76 anni. Al quinto Daniele Mencarelli già felice del Premio Strega Giovani 2020, per ‘Tutto chiede salvezza’ (Mondadori).