Il Commissario Domenico Arcuri ha firmato l’ordinanza con la quale si dispone “di procedere alla stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d’uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la societa’ Bending Spoons Spa”.
Con questa ordinanza viene di fatto scelta l’app per il trattamento dei contagi. La scelta di Arcuri ha tenuto conto anche “che la società Bending Spoons Spa esclusivamente per spirito di soliderietà e, quindi, al solo scopo di fornire un proprio contributo, volontario e personale, utile per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in atto, ha manifestato la volonta’ di concedere in licenza d’uso aperta, gratuita e perpetua, al commissario straordinario per l’attuazione ed il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e alla Presidenza del consiglio del ministri, il codice sorgente e tutte le componenti applicative facenti parte del sistema di contact recing gia’ sviluppate. Nonche’ per le medesime ragioni e motivazioni e sempre a titolo gratuito ha manifestato la propria disponibilità a completare gli sviluppi informatici che si renderanno necessari per consentire la messa in esercizio del sistema nazionale di contact racing digitale“.
Tecnologia bluetooth e garanzia di anonimato: ecco come funzionerà l’app di tracciamento
L’app dovrebbe chiamarsi Immuni. Si comincerà dalle regioni più colpite e poi verrà estesa, ha spiegato Domenico Arcuri, Commissario per l’emergenza, che auspica “una massiccia adesione volontaria dei cittadini”.
L’applicazione è quella messa a punto dalla società milanese Bending Spoons in partnership con il Centro Diagnostico Santagostino di Luca Foresti e con la società di marketing digitale Jakala. L’app ha partecipato alla selezione del ministero dell’Innovazione, insieme ad altre 300 proposte, ed è basata sulla tecnologia bluetooth.
La Commissione Ue ha dettato le regole per il sistema di tracciamento: anonimato e niente geolocalizzazione, le app dovranno utilizzare il bluetooth ed essere usate su base volontaria per minimizzare il trattamento dei dati personali.
Perché è stata scelta la tecnologia bluetooth? Perché deve “stimare con sufficiente precisione” (circa 1 metro) “la vicinanza” tra le persone. “I dati sulla posizione dei cittadini non sono necessari né consigliati ai fini del tracciamento del contagio, l’obiettivo delle app non è seguire i movimenti delle persone o far rispettare le regole” perché questo “creerebbe rilevanti problemi di sicurezza e privacy”.
Come si mantiene l’anonimato? Le app devono utilizzare un ID (codice d’identificazione utente, ndr) “anonimo e temporaneo che consenta di stabilire un contatto con gli altri utenti nelle vicinanze”.