La quinta edizione dello Smart City Index di EY ha analizzato le 109 città capoluogo italiane e ha stilato una classifica del loro sviluppo in termini di reti e infrastrutture. Qual è la loro capacità di innovare e riescono davvero a offrire servizi di qualità ai propri cittadini?
I primi dati del rapporto 2020 analizzano il tema della sostenibilità urbana, prendendo in considerazione quanto le infrastrutture delle città siano smart nei diversi settori del trasporto, dell’energia e dell’ambiente.
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Nella top 5 sono presenti ben tre città metropolitane, mentre Milano si trova in quinta posizione. I grandi centri? Solo due si aggiudicano un posto tra i primi 30: Firenze è 20esima e Venezia è 30esima. Le altre si classificano tutte oltre il 40esimo, mentre Catania resta in ultima posizione.
Trasporti, Energia e Ambiente sostenibile: vince Trento
Trento primeggia per trasporti, energia e ambiente, mentre Mantova è al quarto posto e in top 10 si trovano Bolzano, Brescia, Bergamo, Pordenone e Ferrara. Nella top 20 rientrano poi Modena, Parma, Udine, Reggio Emilia, Padova, Treviso e Monza.
La mobilità elettrica è l’ambito che ha registrato gli incrementi più significativi negli ultimi anni: le colonnine di ricarica nei comuni mostrano dei tassi di raddoppio ogni due anni negli ultimi quattro anni (+92% negli ultimi due anni), e sono quindi più che quadruplicate dal 2014 (+357%).
Le auto elettriche ed ibride sono più che triplicate negli ultimi quattro anni (+259% dal 2016). E sono sempre di più le città che incentivano il parco auto meno inquinante, come la possibilità per le auto elettriche di accedere alle Ztl oppure di non pagare la sosta nelle strisce blu.
Attenzione crescente anche per la mobilità “lenta” o “dolce” che riguarda biciclette e pedoni: aumentano le estensioni delle piste ciclabili (+22% dal 2014) e delle aree pedonali (+8% dal 2016).
Infine l’Italia migliora globalmente anche sul campo della mobilità condivisa: Milano, che è la prima per intensità di sharing mobility, contava a fine 2019 oltre 3 milaauto in sharing con sei operatori (di cui tre elettrici), e 4.800 biciclette in sharing (+49% rispetto al 2017).